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Brebemi, modello classista universale

Creato il 10 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Quante Brebemi si faranno non si può ancora sapere, tuttavia il Bettoni ci prova: l'autostrada business un po' deserta ma originale "è un modello". Il presidente dell'autostrada l'ha detto in una riunione del Lion's, a Cremona, quindi alla presenza del farmacista Federico Zamboni, di Giandomemico Auricchio (Camera di Commercio), nell'unica riunione dove un simile prototipo poteva essere propagandato. Unica? Quelli fanno sul serio. Non basta la scuola dei borghesi, dei manager, dei professionisti, dei patrimoni o dei redditi aurei che bisogna far fruttare correndo molto più che sull'A4, e neanche soddisfa la sola sanità privata, neppure ci si contenta dello yacht di lusso formato pop: ci vuole anche l'autostrada classista e poi la Tav. Privatizzare lo stato sociale con il solito metodo della liberalizzazione e della privatizzazione è stato utile ad attivare una girandola d'affari - paga lo Stato, non si scherza su questo - e allora si va alla conquista di altri settori, sempre a pagamento dei dipendenti tartassati, in attesa di martoriare più di prima le partite Iva. Proprio per questo non è originale il modello Brebemi! Ci credono lor signori e proveranno realmente a fare il bis!

Dal punto di vista ambientalista "Salviamo il Paesaggio" e Legambiente prodigano critiche che non fanno fatica a reperire. Limitarsi a una critica di settore, da ambientalisti o economisti, non basta proprio. Il peggio è che l'autostrada che arriva a Pozzuolo Martesana (!!!!) e non a Milano replica il cattivo modello che divaricando le già esasperate disuguaglianze economiche ha fatto pagare allo Stato il conto dei desideri della classe dirigente. E dalle parti di Pozzuolo Martesana arriverà certo il manager dieci o venti minuti prima che viaggiando sull'A4, tuttavia ci sono studenti delle scuole superiori che salgono sul bus e arrivano tardi a scuola o non ci arrivano. Ma contano di più i manager della classe business, i ragazzi della formazione professionale qualcuno li considera poco. E' un'era però in cui molti hanno l'impressione che ciò che merita non sia valorizzato.

Certo che la politica serve a legittimare proprio questi eccellenti manager, legiferando, normando, finanziando, con liberale libertà che davanti alle case popolari diventa miopia, sordità, lotta ai furbastri e ai falsi poveri, e al cospetto dei precari, sottopagati, disoccupati e fragili diventa ringhioso riformismo anti-welfare. E' un costo il nostro welfare: ricordiamolo che molti economisti lo pensano e lo dicono! Non è la politica la responsabile diretta: è il mondo imprenditoriale che trionfa convincendo gli "eletti dal popolo" e la stessa maggioranza. Ci sono giornalisti pronti a spiegarlo ai fedeli lettori che la Brebemi rispetta l'ambiente e migliora l'economia.

L'esperienza della vanità del mondo e della nullità e dell'ingiustizia dunque è aspra, è di massa e da tanto tempo.

C'è chi non si lamenta troppo perché agisce. Ecco fra gli altri un link

La critica anti Brebemi di Salviamo il Paesaggio

L'economia e la politica, però, possono guardare anche altrove, per esempio qui

http://www.left.it/2015/02/09/loccasione-perduta-del-partito-sociale/

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