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Brescia: tranquillanti e sedativi per 1 adolescente su 10

Da Informasalus @informasalus


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Brescia: tranquillanti e sedativi per 1 adolescente su 10

In provincia di Brescia un ragazzo su dieci  (10,7 per cento delle ragazze e 7,5 per cento dei ragazzi) almeno una volta ha fatto uso di tranquillanti o sedativi, sostanze psicoattiva più utilizzata dai teenagers dopo alcool e cannabis.  I dati sono stati diffusi dall’associazione Il Calabrone,  cooperativa sociale che ha svolto un’indagine sul consumo di farmaci tra gli adolescenti. La ricerca denominata “Effetti collaterali” e svolta su richiesta del Comune di Brescia ha coinvolto 906 studenti degli istituti superiori cittadini (con un'età media dai 17 ai 18 anni), cui sono stati somministrati questionari ad hoc.
“Abbiamo rilevato una differenza significativa di genere fra maschi e femmine nell'uso di farmaci: le ragazze ne consumano di più, soprattutto farmaci per il mal di testa e per i dolori mestruali, mentre i ragazzi ne utilizzano un po' meno, e ricorrono in prevalenza a quelli per mal di testa, mal di stomaco e farmaci dopanti”, ha spiegato Cristian Marmaglio de Il Calabrone, referente della ricerca.
L'indagine ha anche rilevato che chi consuma alcol ed è abituato al binge drinking utilizza anche quantità maggiori di farmaci per sintomi di malessere fisico. Il consumo di farmaci per il malessere psicologico risulta invece collegato all'uso di cannabis, cocaina, ecstasy, oltre che al binge drinking. “Più in generale minore è la percezione del proprio benessere psicologico fra i ragazzi, maggiore è la possibilità di ricorrere ai farmaci”, ha spiegato Marmaglio.
Nella metà dei casi i farmaci vengono dati i figli dai genitori, nel 30 per cento con ricetta medica. Il 22 per cento di ragazzi dichiara invece di prenderli dalla cassetta dei medicinali di casa, senza chiedere.
“Il mondo giovanile è in continua evoluzione, è necessario disporre di strumenti operativi per intervenire nel modo più corretto, senza dimenticare che dietro la rischiesta di aiuto farmacologico potrebbe celarsi un problema più profondo”, ha sottolineato l'assessore ai Servizi sociali Giorgio Maione, affiancato dal presidente della commissione consiliare Servizi alla persona e Sanità, Giovanni Aliprandi.


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