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Brivido, quando stephen king decise di fare il regista

Creato il 08 giugno 2013 da Cannibal Kid
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BRIVIDO, QUANDO STEPHEN KING DECISE DI FARE IL REGISTABrivido (USA 1986) Titolo originale: Maximum Overdrive Regia: Stephen King Sceneggiatura: Stephen King Ispirato al racconto: Trucks di Stephen King Cast: Emilio Estevez, Pat Hingle, Laura Harrington, Yeardley Smith, Christopher Murney, Holter Graham, Frankie Faison, Giancarlo Esposito, Maria Maples, Stephen King Se ti piace guarda anche: Final Destination, Duel
Avevo un film in testa. Per anni il suo ricordo mi ha tormentato.Non riuscivo a capire quale fosse. Ricordavo di una pellicola vista da bambino insieme ai miei genitori con dei camion guidati da nessuno che uccidevano le persone. Pensavo fosse Duel di Steven Spielberg. Quando l’ho visto delusione. Delusione parziale, perché comunque si tratta di uno dei film più geniali che Spielberg abbia mai girato. Solo non era quello il film che avevo riposto in un cassetto della memoria della mia infanzia. C’era un camion omicida, ma non era quello il film. Per anni ho vagato per le strade di mezzo mondo, fermando tutti i camionisti e chiedendo loro se avevano visto quella pellicola. Qualcuno mi rispondeva Duel ma io dicevo che no, non era quello, porca paletta! Qualcun altro mi suggeriva Teresa, il film di Dino Risi con Serena Grandi in versione porno camionista, eppure non si trattava nemmeno di quello.

BRIVIDO, QUANDO STEPHEN KING DECISE DI FARE IL REGISTA

"Sono Stephen King, me li vuoi dare 10 euro, stupido Bancomat?"

Poi un giorno di pioggia l’ho incontrato per caso. Non Licia. Il film con i camion assassini. Ci sono finito contro su IMDb, mentre cercavo non so cosa. Sono rimasto colpito da quel titolo: Brivido. Quando ho visto le immagini del film, mi è davvero venuto un brivido. L’avevo trovato. Avevo trovato quel film! Con mia somma sorpresa, ho scoperto inoltre che si trattava di una pellicola diretta da… Stephen King?! Non avevo idea avesse mai fatto il regista, invece Brivido è il suo esordio e per il momento anche ultimo film come regista. Sarà un caso? In effetti non si tratta di un capolavoro cinematografico e King è sicuramente più un re con la macchina da scrivere che non con la macchina da presa. Eppure non è nemmeno una pellicola diretta tanto male. Si tratta di un B-movie anni ’80 con tutte le ingenuità e i difetti che ciò comporta, ma allo stesso tempo anche con tutti i pregi del caso.

BRIVIDO, QUANDO STEPHEN KING DECISE DI FARE IL REGISTA

"A chi devo fare una pompa per tornare a recitare?"

E' una tipica tamarrata 80s. Di quelle alla Mr. Ford. La colonna sonora è persino firmata dagli AC/DC. E il protagonista principale è Emilio Estevez, non un attore cane come gli action heroes tanto amati dal mio blogger rivale, però certo nemmeno uno conosciuto per la raffinata recitazione. Di recente con Bobby ha semmai dimostrato di saperci fare più dietro la macchina da presa, un po' come Ben Affleck. Inoltre abbiamo una rassegna di scene splatter, di spassose battute sboccate, di quelle che abbondavano negli anni Ottanta e che poi il vento del politically correct avrebbe spazzato via, almeno dalle pellicole americane mainstream. Il tutto con una trama che, per quanto ideata dallo stesso maestro King, è ridotta all’osso ed è più che altro il semplice pretesto per mostrare una raffica di morti ammazzati, lezione mandata giù a memoria qualche anno più tardi dalla saga di Final Destination e da un sacco di altri horror. Si tratta quindi di una fiera del trash in piena regola, e proprio per questo il divertimento è garantito. Il film mostra in maniera evidente i segni del tempo, soprattutto nel tratteggio piuttosto superficiale e schematico dei personaggi, ma la storia della rivolta delle macchine è ancora oggi parecchio attualizzabile. Concentrandosi su internet, smart phone e nuove tecnologie, ne potrebbe uscire in maniera facile un remake pronto da dare in pasto alle nuove generazioni. La sceneggiatura di Brivido 2.0 si scrive da sola.
Tra le chicche del film, uno dei personaggi a un certo punto dice: “Andiamo dritto per dritto,” manco fosse Maccio Capatonda, quindi c’è un’apparizione di Stephen King anche in veste d’attore nella primissima scena e inoltre segnalo la presenza in un piccolissimo ruolo di Giancarlo Esposito, futuro Gus Fring della serie Breaking Bad, che pure qui non è che faccia una bella fine…

A sorpresa, rivedere oggi Brivido non mi ha regalato grossi brividi. Mi aspettavo una figata, invece è solo una trashata clamorosa che mi ha regalato giusto qualche sorriso. Resta comunque un piccolo (s)cult movie della mia infanzia. Soprattutto, sono contento di aver realizzato una delle mie missioni esistenziali ed essere finalmente riuscito a scovarlo. Anche se poi, come spesso accade, certe cose sarebbe meglio farle restare nel posto che gli compete, tra i ricordi di infanzia. (voto 6+/10)
Post pubblicato anche su L'OraBlù, insieme al nuovo minimal poster da brividi curato da C[h]erotto.
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