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Brunel vira a NordEst

Creato il 22 febbraio 2012 da Rightrugby
Brunel vira a NordEst C'è un po' di sorpresine nella nazionale annunciata poco fa da Jacques Brunel. Di fatto, a ben guardare, l'impegno esterno all'Aviva Stadium con l'Irlanda ben si presta ad esperimenti - c'è poco da perdere -  pur sempre nel solco e coi protagonisti già prescelti dalla nuova gestione.
La formazione Azzurra annunciata:
15 Andrea Masi (Aironi), 14 Giovanbattista Venditti (Aironi), 13 Tommaso Benvenuti (Benetton), 12 Alberto Sgarbi (Benetton), 11 Luke McLean (Benetton), 10 Tobias Botes (Benetton), 9 Edoardo Gori (Benetton), 8 Sergio Parisse (c) (Stade Francais), 7 Robert Barbieri (Benetton), 6 Alessandro Zanni (Benetton), 5 Marco Bortolami (Aironi), 4 Quintin Geldenhuys (Aironi), 3 Lorenzo Cittadini (Benetton), 2 Leonardo Ghiraldini (Benetton), 1 Michele Rizzo (Benetton).
In panchina: 16 Tommaso D'Apice (Aironi), 17 Fabio Staibano (Aironi), 18 Antonio Pavanello (Benetton), 19 Simone Favaro (Aironi), 20 Fabio Semenzato (Benetton), 21 Kristopher Burton (Benetton), 22 Gonzalo Canale (Clermont)
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La prima cosa che salta ... all'orecchio è che in campo si parlerà veneto: dieci titolari su quindici, tredici su ventidue sono da Treviso. Questo non è tanto sorprendente, riflette un dato di fatto evidenziato dalle performance in Europa, rafforzato dal numero attualmente scarsino di italiani di livello all'estero e dagli infortuni. E, qualcuno aggiunge con un po' di malizia, senza un tocco di diplomazia "geopolitica", il peso biancoverde avrebbe potuto essere ancor più rilevante.
Venendo alle scelte per reparto, prima linea "vergine" tutta trevigiana, col debutto-ritorno direttamente in acqua alta, per restare in ambito Veneto, di Michele Rizzo (nella foto) a fianco di Cittadini e dell'esperto Ghiraldini, mentre i rincalzi sono due Aironi, d'Apice e il richiamato Staibano; coraggiosa ma intelligente a nostro avviso, la scelta di Brunel di "approfittare" della indisponibilità di Castrogiovanni per partire con una linea tutta nuova, "vergine" dal punto di vista dei pregiudizi arbitrali, che han sinora grandemente limitato l'efficacia Azzurra in una fase di gioco cruciale per i nostri.
La seconda linea torna "zona franca" Aironi: Bortolami guadagna il posto titolare dopo la buona prova romana, a fianco del "Bakkies de'noantri" Geldenhuys; in panchina c'è ancora Pavanello, ancora fuori l'altro saltatore Van Zyl. Scelta forse criticabile se si guarda la singola gara, ma il Sei Nazioni è un torneo: prima di pensare al  "manuale Cencelli", preferiamo considerare più probabile che l'intenzione del coaching staff sia preservare il sudafricano- trevigiano da uno scontro molto fisico - e molto "sporcamente scafato" - coi due O', per averlo fresco e carico quando servirà davvero, cioè contro Richie Gray & compagni scozzesi.
Confermata la terza linea per quello che sarà uno scontro stellare con uno dei migliori reparti al Mondo, forse il migliore in assoluto sulla carta: il super sfruttato (dal suo club) capitan Parisse è ancora affiancato dai due Benetton-classici Zanni e Barbieri (caro Mallett, ci voleva un francese per capire che sono i due flanker migliori che abbiamo? Ah, quelle scelte a Dunedin ... vabbè non ci pensiamo più). La copertura in panchina è offerta dal mastino Favaro.
La seconda sorpresa dopo la prima linea è quasi una sfida alla critica locale, arriva in mediana: prosegue anzi vien rilanciato l'esperimento "alla Parra", il criticatissimo Tobias Botes apertura titolare, con il (quasi) altrettanto discusso Ugo Gori in mediana. E' una scelta di rupture (nell'ambito delle possibilità a disposizione) ma ha una sua logica: per esempio, restituire confidenza al criticato sudafricano di Treviso, confermando a lui e a tutti (management di Treviso per primo) che Botes all'apertura - e a piazzare - non è stata una boutade abortita ma è una precisa scelta, che potrebbe rappresentare la via maestra per il ruolo che da sempre la critica italiana considera cruciale. Gli altri due specialisti Benetton Semenzato e Burton sono pronti in panca.
Al centro torna Sgarbi per ricostituire la coppia veneta con Benvenuti, al largo è confermato il terzetto variegato (non solo per club di appartenza ma anche per tassi di esperienza combinati alle età) Masi-Venditti-McLean, mentre l'esperto e versatile Gonzo Canale è in panchina. Una (speriamo non) gufata: Se Venditti ha approfittato del clima (casalingo, non certo atmosferico) per marcare, abbiamo visto il quasi altrettanto giovane italo-australiano capace di aprire varchi nelle linee difensive sia francesi che inglesi, tanto colossali da trovarsi isolato; chissà che ora non arrivi la volta più fortunata  .... Solo per dire, il ruolo di ala chiusa ci pare molto adatto a McLean, che offre ottima affidabilità anche in fase di copertura tattica (sui calci).
Ci veniva detto un mesetto fa che Brunel avrebbe cambiato poco nel Sei Nazioni, riservandosi di delineare il futuro nei test match estivi; beh,invece  qui abbiamo un buon due terzi e forse più di futuro delineato e schierato. 

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