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Bruno Manghi, La Cgil è prigioniera della retorica della sinistra – da Formiche

Creato il 05 novembre 2014 da Paolo Ferrario @PFerrario

Come valuta lo stato dei rapporti tra governo e sindacati tra articolo 18 Jobs Act?

L’articolo 18 costituisce un problema inesistente per gran parte dei cittadini. Compresi i lavoratori dipendenti, visto che si parla di poche decine di casi per regione e che tutto ruota attorno all’entità dell’indennizzo da riconoscere alla persona licenziata. Tutto si complica quando le cose diventano simboliche. Come avvenne con la vicenda delle 35 ore nel 1997, che evaporò nell’arco di tre mesi ma sembrava dovesse far crollare l’Italia.

Sarà un punto simbolico, ma le tensioni tra Renzi e Susanna Camusso hanno raggiunto l’apice.

La CGIL è la realtà sindacale più prigioniera della retorica. Si sente l’erede della sinistra politica, e con un riflesso condizionato sta commettendo gli stessi errori dell’epoca del referendum sulla scala mobile. È difficile evitarli, poiché se si alleva uno stuolo di militanti in una logica identitaria poi è complicato uscirne.

Ma la riforma del lavoro merita il via libera?

È un provvedimento che contiene elementi sensati e innovativi. Non so se faciliterà gli investimenti produttivi. Valutiamo con pragmatismo

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tutto l’articolo qui  La Cgil è prigioniera della retorica della sinistra. Parla Bruno Manghi – Formiche.


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