Magazine Diario personale

Brusco risveglio

Da Momo @Kur0M0m0
Così, all'improvviso. Era accaduto tutto così, di colpo. Un incontro per caso, un invito per una persona da poco conosciuta, un pezzo di torta....e infine un bacio. Un vortice di piccoli eventi che si abbatterono su di me come un peso enorme. E mi lasciai schiacciare da quella bestia così strana. In fondo era il mio sogno, o almeno...era solo un assaggio.
Keiko si staccò dalle mie labbra. E mi guardò sconvolta.
"Ti...ti chiedo scusa." disse, per poi prendere la giacca e correre via. Mi lasciò lì, così. Immobile e incantata ancora da quella nuvola rosa che si era creata nella mia stanza. Sentii sbattere la porta, e i suoi passi allontanarsi sempre di più.
Non c'era più. Era davvero come un sogno: svanito nel nulla.
"Per...perchè?" mi chiesi, stordita. Perchè era fuggita? Era forse spaventata da ciò che aveva fatto? In fondo era un bacio, nulla di più. Lei aveva ottenuto ciò che voleva....e pure io, anche se inaspettatamente.
"E adesso? Dovrei seguirla....lei è..." pensai. Lei era il mio sogno. E l'avevo lasciato andare così. Lei era ciò che di colpo, come una scossa, mi rimise a controllare subito il manoscritto.
"Ora ho capito cosa intendeva la professoressa Mauura!" esclamai. Riuscivo a vedere più chiaramente gli errori, le vicende poco approfondite, la magia che mancava.
Era solo questione di stendere le idee su carta...non prima però di aver pulito per terra in soggiorno, dato che c'era ancora la torta a terra! Pulii in fretta e furia e ritornai davanti alla scrivania.
Buttai giù nuove idee, cancellai e scrissi nuovi stralci di testo senza sosta fino alle due del mattino. Poi i miei occhi iniziarono a chiudersi e bruciare un po'.
Forse è il caso di dormire....e domani si continua! Forse....forse è il momento per questo libro..." pensai.
Mi misi a letto, ma non riuscivo a levarmi dalla testa la voglia di rivivere il sogno. Keiko mi aveva baciata....ma era vero?
"Keiko...perchè l'hai fatto?" pensai. Tutte le cose che mi aveva detto, il bacio...mi fece perun istante girare la testa. Poi mi arrivò un messaggio:
"Auguri di buon compleanno....scusa per il ritardo. Papà."
Mio padre mi aveva fatto gli auguri. Ma non mi fece nè caldo, nè freddo. Mentre il sapore del bacio che tenevo ancora sulla mia bocca mi fece venire i brividi di piacere.
"Keiko...perchè?" mi chiesi di nuovo, rivolgendo lo sguardo verso il soffitto. Niente, nessuna risposta dalla mia coscienza. Solo il vuoto nella mia testa. Poi arrivò un altro messaggio:
"A questo punto potrebbe essere Sakura..." pensai, dato che il messaggio di mio padre arrivò così in ritardo. Invece dovetti ricredermi:
"Perdonami....e ancora buon compleanno. Buona notte, e a presto.". Era Keiko.
A quel punto strinsi forte sul petto il cellulare, sognando ancora quel bacio così impetuoso.
"Keiko....devo rivederti. Devo capire molte cose, e...devo ringraziarti." pensai, e così scrissi. Dovevo assolutamente rivederla, così con la scusa che si era dimenticata la tuta, la convinsi a trovarci anche il sabato sera.
Sembrava che tutto stesse succedendo con molta tranquillità e scioltezza. Non vedevo l'ora che arrivasse sabato sera per vederla e capire molto di più di me e di lei.
"Domani devo asolutamente continuare a pensare a lei...no! No! Volevo dire...devo pensare a scrivere!!" pensai cercando di chiudere gli occhi e dormire.
Ero troppo euforica, di colpo avevo ripreso vita. Nonostante il brusco ritorno alla realtà, di colpo avevo ripreso a sognare, come quella notte.

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