Buccia di Banana/2014: Spacciano ancora Gambaletti

Era chiaro che prima o poi ci sarei arrivata. Dopo le mie osservazioni sul color carne, sui calzini e sulla sindrome da coscia bianca, non potevo non approdare a questo oggetto a dir poco inquietante che non solo viene continuato a produrre, ma addirittura portato con orgoglio sulle passerelle: il gambaletto!!!

Il mio dizionario della moda (versione 2004, quindi forse un po’ vecchiotto) recita, alla voce gambaletto: “calza di nylon autoreggente, al polpaccio o al ginocchio, comoda da indossare sotto ai pantaloni“. La nuova definizione, colorita dalla mia personalissima opinione, suona così: “calza di nylon strizza polpaccio o schiaccia ginocchio (perchè per auto-reggersi da qualche parte si deve pure aggrappare), anti-estetica, anti-sesso e con il potere di invecchiare chiunque la indossi. Meglio portata sotto ai pantaloni, ma fate in modo che non la veda nessuno.” Ecco. Mi sembra una definizione più calzante…;)

Eppure eccole là, sfilare fiere alle gambe ossute e slanciate delle donne-da-passerella, a fare da contorno ai più svariati look, proposte per la primavera/estate così come per l’autunno/inverno (tanto, c’è talmente tanto caos climatico&psichico che avere la coscia nuda a gennaio e le calze a luglio sembra non destare nessunissimo problema). Ecco, il vero dettaglio da tenere presente è la gamba-ossuta-slanciata: il problema del Santo Gambaletto è, appunto, la sua naturale abilità nello stroncare le zampe al 90% della popolazione femminile, dando uno stop visivo ad altezza polpaccio (aiuto) o peggio ancora sotto al ginocchio (che se ce l’hai un pochino cicciottello ti uccide)!!!Infatti, a poco serve guardarli nelle sfilate, nelle campagne pubblicitarie o nei cartelli vetrina. La disgraziata inutilità del gambaletto ed il suo uso improprio lo si può notare per strada, quando passeggiando emergono scorci inquietanti come questi…E, come ben vedete, non è un problema cromatico. Chiaro, il gambaletto color carne è IL MALE, ma non è che con il grigio andiamo meglio…e nemmeno con quelli bianchi da sposa con tanto di ricamini. Avrete sempre quell’appeal da vecchia zia bon ton un tantinello frigida! Anche con la variante nera, che incredibilmente viene addirittura spacciata per sexy&seducente ed abbinata ad abiti con spacco (quindi che la mostrano ad ogni passo, ad ogni accavallamento di gambe…brrr, brividi di terrore), non si può vedere. Se tutti i siti le suggeriscono particolarmente indicate da portare sotto i pantaloni (e io, stupidamente, mi chiedo…ma perchè, una paio di calzini non sono comodi lo stesso?), la Moda urla il loro sdoganamento anche con gonne corte, abitini e abiti lunghi; perfette che sbucano sotto i cappotti, simpaticissime nelle varianti colorate o fantasia. Certo, sono perfette, soprattutto quando dopo una giornata che le avete indosso vi lasciano quel simpaticissimo segno circolare tutto intorno al ginocchio con il doppio svantaggio di sembrare tatuate e soprattutto di aver impedito al sangue di circolare liberamente in su e giù e aver contribuito in maniera indiretta alla prossima formazione di cellulite e ritensione idrica. Alè, tre danni in un unico prodotto! Viva la convenienza
Se il gambaletto più tremendo è senza dubbio quello di nylon, altrettanto sdubbiata mi lascia la versione in cotone (che a casa mia può chiamarsi anche calzettone…forse), così come anche la fashionissima opzione altezza caviglia-ma-un-po’-più-in-su, che portate con il sandalo aperto sono una vera chiccheria!!! Insomma, di gambaletto non se ne salva UNO! Ah, e sugli uomini hanno lo stesso effetto delle ballerine…quindi, abbiate almeno il cuore di non indossarli insieme!

Altrimenti il prossimo uomo che incontrerete potrebbe essere LUI…(e non mi dite che vi fa piace, perchè con quel calzino lì e quel calzino là è inguardabile)!

(E su questa campagna pubblicitaria “innovativa” prometto che vi dirò la mia prestissimo. Ora sono ancora troppo sconvolta). Buon lunedì