I “bermuda” esistono da sempre. Nati per fornire una soluzione al divieto imposto da una legge locale alle donne di mostrare le gambe completamente nude, dopo poco entrano anche nell’armadio maschile (meno male poi sono arrivate le minigonne). L’origine di questo capo di abbigliamento proviene dall’omonima zona situata nell’arcipelago britannico (sì, lì dove c’è il famoso triangolo capace di azioni&sparizioni al limite dell’incredibile). Ed è proprio in queste zone che questo pantalone corto al ginocchio veniva spesso indossato in maniera formale, corredato di giacca e cravatta. Dalle nostre parti, invece, ha sempre avuto una connotazione casual, quasi sportiva. Bene. Per la prossima primavera estate siete pronti a vedere un esercito di pseudo-hipster e proto-fashion-fighetti armati di bermuda strettissimi e giacche eleganti?!? Io ancora non lo so, guardo queste immagini con voi e provo a meditare…
In casa mia i bermuda sono sempre girati, da donna ma anche da uomo. Quando ero piccola e poco consapevole li ho indossati anche io, ma non li ho mai amati. Per via di quella mezza lunghezza un po’ bastarda che io, essendo nana, non ho mai sopportato. Ma forse su un uomo è una lunghezza accettabile, quella che li vede fermarsi circa 5 cm sopra al ginocchio. Purtroppo, però, la fantasia di ignobili creativi ha pensato bene di fare delle varianti a filo ginocchio o, peggio ancora, a spezza-rotula (o metà ginocchio). Ma quelli che temo mi inquietano di più sono quelli più corti, circa 10-15 cm sopra al ginocchio: praticamente degli shorts!!! La seconda perplessità riguarda la larghezza. Lo stringersi di questi bermuda fino a diventare un pantalone stretto intorno alle gambe dell’uomo non mi fa impazzire, soprattutto se le gambette sono eccessivamente magre e depilate…Ma non li trovi adatti nemmeno per gambe gonfie ed iper-palestrate. Insomma, è un capo davvero non adatto a tutti, sopratutto con le proporzioni rinnovate di questa primavera… Il terzo dubbio riguarda la calzatura con cui viene abbinato. Dopotutto, è pur sempre un completo con giacca…ma allo stesso tempo sono pur sempre pantaloni corti. Quindi, ecco riapparire lunghi calzettoni di filo di scozia modello tirolese-alla-riscossa, ma sotto, invece del sandalo aperto (davvero, quello NO, vi prego) scarpe stringate dai colori sgargianti, slippers borchiate (per dare un tocco di cattiveria a questo outfit finto bon ton) o sneakers…Se poi volete essere davvero alternativi, basta il braccialetto da polpaccio, orpello estetico lontano parente del ferma calzino di una volta!Questo mix tra formale ed informale, eleganza sdrammatizzata e riesumazione dello street-fashion in chiave hipsteriana è già un trend di tutti i modaioli reali o presunti. Quindi, indipendentemente dall’abbinamento giacca-bermuda, il problema è sempre il solito: lo vedremo in giro talmente tanto che ci verrà la nausea prestissimo. Garantito. Che la giacca sia sportiva o elegante, alcuni accessori utili per corredare il completino possono essere, a scelta: la sciarpina da finto fricchettone (preferibile in colori sgargiantissimi), il papillon da vero fashion addicted (meglio se vintage), il cravattino (rigorosamente fine) o il fazzolettino della tasca della giacca. Et voilà, il perfetto gentleman è confezionato!Se volete generare dei contrasti che stridono ancora di più provate con il doppio petto con sotto una bella camicia hawaiiana (così, per generare simpatia) o adottare una mise elegante con giacca da sera e corredarla di scarpe da tennis degli anni che furono con calzino di spugna rigato. Una chiccheria. Ma con questo completo, must della prossima stagione, l’imperativo è: osare!E sono certa che ad osare saranno in parecchi, facendo a gara a chi riesce ad essere più strano e particolare (e ridicolo). Io sono per lo spezzato (o bermuda o giacca) e, se proprio devono fare coppia, almeno che tutto abbia una coerenza formale: decidete chi volete essere e…siatelo. Ma senza follie aggiunte. A meno che non sia una follia del genere…;)
Che ne dite? No, non di lui, dell’esercito in giacca&bermuda?!?