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Buchi nella sabbia (Malvaldi)

Creato il 24 novembre 2015 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Dall'ultima sortita in libreria sono tornata con tre libri abbastanza recenti: l'operazione di svecchiamento degli scaffali (su cui pure il vecchio è gradito) sta continuando con successo, tanto che uno dei titoli del bottino è una nuovissima uscita: Buchi nella sabbia, l'ultimo giallo di Marco Malvaldi che, come da tradizione, delizia l'autunno con la sua narrativa vivace e scanzonata, donando al panorama letterario italiano una ventata di freschezza, pur mantenendosi nella tradizione del giallo, di cui segue con perizia le regole.
Buchi nella sabbia (Malvaldi)Buchi nella sabbia è un graditissimo ritorno alle atmosfere storiche che già si erano lasciate apprezzare in Odore di chiuso, il titolo dell'autore pisano che, personalmente, amo di più. Malvaldi ripropone infatti un giallo in salsa storica, ancora una volta ambientato nella sua Toscana e, di nuovo, sceglie di affidare le indagini ad un personaggio culturalmente importante per la storia e per la storia letteraria d'Italia, anche se marginalizzato ancor più che il Pellegrino Artusi che risolveva l'omicidio del libro precedente. Sto parlando del poeta e giornalista Ernesto Ragazzoni, che, fra le pagine di Buchi nella sabbia (un titolo che omaggia il ritornello della sua Ballata), affianca la guardia reale di Vittorio Emanuele III nella risoluzione di un caso spinoso: il tenore Ruggero Balestrieri viene assassinato durante una rappresentazione della Tosca e, essendo Pisa terra di anarchici e non essendosi ancora spenta l'eco dell'assassinio di Umberto I a Monza e della misteriosa morte di Gaetano Bresci in carcere, immediatamente scatta l'allerta. Saranno stati i cavatori di marmo carrarini ad ordire la morte dell'artista o lui stesso faceva parte di un piano sovversivo facente capo allo stesso Puccini e finalizzato all'assassinio del nuovo sovrano atteso in teatro ?
Giocando abilmente con l'arte teatrale, di cui mette a nudo meccanismi e vizi, e manipolando le pieghe della storia per farne emergere curiosità e aneddoti divertenti senza farsi mancare una buona dose dell'umorismo che lo ha fatto emergere nello scenario editoriale italiano, Malvaldi regala ai suoi lettori un racconto agile, arguto e piacevolissimo, che riproduce la classe di Odore di chiuso. Sembra quasi di veder dialogare a distanza Pellegrino Artusi, Ernesto Ragazzoni e anche Giosuè Carducci (anch'egli spirito irriverente e rivoluzionario), geniale comparsa nel precedente giallo che riemerge talvolta nel nuovo, bizzarro personaggio dell'articolista de La Stampa. Forse per l'unico motivo di essere stato scritto successivamente, Buchi nella sabbia non può superare Odore di chiuso, presentandosi come un testo forse meno spontaneo, a tratti artificioso, ma pur sempre estremamente raffinato ed arguto.

Buchi nella sabbia (Malvaldi)

Regio Teatro Nuovo di Pisa, oggi Teatro Verdi


Consiglio dunque questo breve romanzo agli estimatori di Malvaldi, ma, poiché costoro se lo saranno già procurato, divorandone le pagine una risata dopo l'altra, estendo il suggerimento a chiunque abbia voglia di passare un paio d'ore in compagnia di un autore talentuoso e originale, che sa intrattenere con una scrittura di qualità, mai scontata e davvero prelibata. Una scrittura di cui si attende già con trepidazione una nuova manifestazione.
C.M.Articolo originale di Athenae Noctua. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore e senza citare la fonte.

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