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BUNGA BUN-GATE: Berlusconi non teme Ruby ma le Rubavideo!

Creato il 15 gennaio 2011 da Enmig

Silvio trema.foto dagospia
Gli è appena sfuggito lo scudo ed ora ha una spada di Damocle puntata contro che potrebbe colpirlo fatalmente.
Noi non sappiamo se Berlusconi sia andato a letto con Ruby.
Sappiamo però che sulla vicenda diverse cose suonano strane, molto strane.
Sappiamo che nonostante l’odore (“odore di santità” disse Silvio a Vespa), Berlusconi non è un santo. Lo conferma indirettamente anche Ruby: “Credo di essere stata una delle poche che non è mai stata con il presidente”.
Ma soprattutto è Repubblica che getta luci inquietanti sulle “sere rilassanti” del premier.
Gli inquirenti avrebbero interrogato una ragazza, che ha chiarito come si svolge un festino ad Arcore. “A cena 20/25 ragazze, più della metà straniere, e tre uomini: il Cavaliere, l’immancabile Emilio Fede, Carlo Rossella, presidente di Medusa. [...] Dopo cena, si scende in quella che tutti chiamano “la sala del bunga bunga”. È più o meno una discoteca, un banco con l’asta per la pole dance, divani, divanetti, “camerini” dove le ragazze si travestono da infermiere, da poliziotte, tutte con il seno nudo e poi improvvisano uno striptease (stripper anche la Minetti), mimano scene di sesso. Devono essere “convincenti”, “spregiudicate”, disinvolte e molto disinibite ché le performance migliori saranno premiare con un invito a restare per la notte (allo spettacolino sono presenti Rossella e Fede).”
Sappiamo che neanche Ruby è molto castigata, vedere per credere i video che girano su internet sulle sue esibizioni in night clubs.
E se diamo credito a G. D’Avanzo di Repubblica, pare che interrogata in agosto dalla procura abbia detto: “La seconda volta vado ad Arcore il mese successivo.[...] Silvio mi dice subito che gli sarebbe piaciuto se fossi rimasta lì per la notte. Lele Mora mi aveva anticipato che me lo avrebbe chiesto. Mi aveva anche rassicurato: non ti preoccupare, non avrai avance sessuali, nessuno ti metterà in imbarazzo. E così fu. Cenammo e dopo partecipai per la prima volta al “bunga bunga”. (Ruby descrive agli stupefatti pubblici ministeri milanesi la cerimonia con molta vivezza). Io ero la sola vestita. Guardavo mentre servivo da bere (un Sanbìtter) a Silvio, l’unico uomo. Dopo, tutte fecero il bagno nella piscina coperta, io indossai pantaloncino e top bianchi che Silvio mi cercò, e mi immersi nella vasca dell’idromassaggio.” foto dagospia
Dunque Ruby, seppure l’unica vestita, partecipò ad un bunga bunga. Sarà stata toccata dal presidente?
D’Avanzo scrive che la Cassazione più volte ha considerato la sola “palpazione concupiscente” come un atto sessuale. E gli atti sessuali con una minorenne in cambio di denaro, fanno condannare per prostituzione minorile.
Sappiamo che Silvio donò alla bella Rubacuori “solo 7000 euro e una collana di Damiani”, o almeno questo lei ammise in una intervista al Fatto. Saranno pochi, ma per una marchetta paiono sufficienti. Sia pure marchetta di alto bordo, e minorenne.
Da oggi sappiamo anche che la signorina Karhima Rashida el Marhug (al secolo Ruby) mentiva quando in un’intervista alla Stampa diceva “io sono stata a casa del Premier solo una volta ma lui pensava che fossi una 24enne. Appena ha scoperto che io ero minorenne non ha più voluto rivedermi”.
Mentiva perché dai tabulati del suo cellulare si scopre che è stata ad Arcore almeno quattro volte. Una è nota: a San Valentino, con Emilio Fede che la accompagnava.
Poi Berlusconi, la minorenne “a sua insaputa”, l’ha rivoluta con sè anche a Pasqua e Pasquetta e il primo di Maggio.
E soprattutto per tre giorni (e notti) di fila: il 24,25,26 aprile Ruby chiama continuativamente da Arcore.
Noi non sappiamo se Berlusconi fosse o meno a conoscenza della vera età di Kharima fin dall’inizio.
Sappiamo che molto probabilmente lo sapeva 26 giorni dopo l’ultimo incontro. Ossia il 27 maggio, quando fece chiamare dal suo caposcorta la questura (dove era stata fermata Ruby). ”So – dice il caposcorta – che da voi c’è una ragazza che è stata fermata. E’ una persona che conosciamo e dunque volevamo sapere che cosa sta succedendo. Anche il presidente la conosce, anzi aspetta che adesso te lo passo”. A quel punto parla Berlusconi: ”Dottore – dice – volevo confermare che conosciamo questa ragazza, ma soprattutto spiegarle che ci è stata segnalata come parente del presidente egiziano Mubarak e dunque sarebbe opportuno evitare che sia trasferita in una struttura di accoglienza. Credo che sarebbe meglio affidarla ad una persona di fiducia e per questo volevo informarla che entro breve arriverà da voi il consigliere regionale Nicole Minetti che se ne occuperà volentieri”. Ora, lasciate perdere che Berlusconi faccia passare Ruby per la nipote di Mubarak (gaffe vergognosa: il nipote maggiore del presidente aveva solo 12 anni quando morì per un malore cardiaco), e fate attenzione a quel “affidarla”. E’ il verbo che tradisce Berlusconi, perché solo i minorenni “si affidano”. Dunque Berlusconi qualche settimana dopo gli incontri sapeva che Ruby era minorenne.
Non sappiamo quali prove abbia in mano la procura. Si parla di intercettazioni compromettenti (tra cui quella di Fede), di pagamenti in denaro e di testimonianze chiave. Si parlava di foto e filmati sui festini in Sardegna sul pc di Ruby (poi smentito) e ora si parla di foto e video sui cellulari di altre escort. Non sappiamo quanto sia scottante questa roba, ma sappiamo che la procura ritiene di avere prove così evidenti non solo da incolpare il premier con pesanti accuse come concussione e sfruttamento della prostituzione minorile, ma anche da poter richiedere il processo con rito immediato.
Insomma uno scontro frontale tra i due poteri montesquieiani, giustizia e governo, di cui non sappiamo chi riuscirà alla fine ad avere la meglio.
Certo sappiamo chi sicuramente ne uscirà malconcio: l’Italia. Va bene, comunque.
Siamo disposti a rischiare, a patto che i dolori siano solo gli ultimi postumi di una lunga malattia e i primi sintomi di una rapida convalescenza.

 


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