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Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani

Creato il 26 aprile 2012 da Wally26

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani

La Resistenza italiana costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana. L’Assemblea Costituente era infatti formata dalle varie anime della Resistenza, le quali elaborarono la nostra Costituzione ispirandola ai princìpi della democrazia e dell’antifascismo.  Sottolineo il gerundio presente “ispirandola“, a riprova del fatto che l’assetto politico italiano non si e’ ancora sviluppato in una  Democrazia matura (ad esempio i cittadini non eleggono direttamente i propri rappresentanti politici e le maggiori imprese che trainano l’economia nazionale sono a partecipazione statale), bensi’ sia ancora a tutti gli effetti una Repubblica di tipo socialista, con tutti i ‘contro’ che cio’ implica.

Un amico romeno mi faceva notare le somiglianze fra l’Italia e la Romania, due nazioni in cui lo Stato controlla tutte le risorse e in cui i giovani che non fanno ‘parte del carrozzone’, quindi i giovani che non hanno i ‘contatti giusti’ o genitori danarosi,  sono costretti ad emigrare all’estero in cerca di lavoro.

I credo politici dei resistenti erano diversi: c’erano fra loro comunisti (Grigate Garibaldi), azionisti (Ferruccio Parri), monarchici, socialisti (Brigate Matteotti), cattolici (Fiamme Verdi), liberali (Brigate Osoppo), repubblicani, anarchici (Brigate Bruzzi Malatesta), autonomi, ma li univa momentaneamente il rigetto del nazi-fascismo. Il 25 aprile, quindi, e’ la festa di tutti, dei cattolici come dei comunisti, dei repubblicani e di tutti quelli che hanno contribuito alla ‘Campagna d’Italia‘, cioe’ a quell’insieme di operazioni militari condotte dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale dal giugno 1943 al maggio 1945 per invadere e costringere alla resa il Regno d’Italia, al fine di provocarne la fuoriuscita dall’Asse (Italia, Germania, Giappone).

Ricordiamo oggi anche tutti i giovani caduti appartenenti alle forze alleate: americani, inglesi, canadesi, australiani e tutti gli altri provenienti dai paesi del Commonwealth britannico, inoltre i caduti polacchi e brasiliani.

Trailer dal film di Spike Lee, “Miracolo a Sant’Anna“;

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani
Nella foto da sinistra a destra e dall’alto in basso:

truppe del Commonwealth nel deserto; civili cinesi sepolti vivi da soldati giapponesi; sommergibile tedesco sotto attacco; forze sovietiche durante un’offensiva invernale; truppe sovietiche in azione a Berlino; aerei su una portaerei giapponese si preparano per il decollo.

Ricordiamo anche il motivo per cui e’ stato necessario il sacrificio di tante vite umane, cioe’ la necessita’ fermare la follia omicida delle potenze dell’Asse, che avevano stretto un Patto d’Acciaio basato sulle affinità ideologiche dei regimi autoritari che le governavano (il Nazional Socialismo sotto le spoglie del Fascismo in Italia e in Giappone e del Nazismo in Germania) con cui si mirava a costituire un “Nuovo Ordine” che avrebbe visto la supremazia della Germania in Europa, dell’Italia nel Mediterraneo e del Giappone nell’Estremo Oriente. Sul piano politico l’Asse mirava a contrastare il capitalismo delle democrazie occidentali* (Regno Unito, Francia e Stati Uniti) ed il comunismo dell’Unione Sovietica. (Wikipedia)

*Non stupisce che nelle anime della sinistra italiana persista tutt’oggi l’avversione verso la forma di  capitalismo di stampo americano, a cui si tende ad additare in toto la responsabilita’ per l’attuale crisi finanziaria mondiale. A tal proposito ascolta la conferenza organizzata ieri dall’Universita’ Roma Tre per presentare libri di Riccardo Bollofiore: “La crisi capitalistica, la barbarie che avanza” e “La crisi globale, l’Europa, l’euro, la sinistra” e “Titanic Europa, la crisi che non ci hanno raccontato” di Vladimiro Giacchè.

Ricordiamo infine le conseguenze storiche del secondo conflitto mondiale:  la divisione dell’Europa in sfere d’influenza americana e sovietica con la creazione della NATO e del Patto di Varsavia e le tensioni proseguite con la cosiddetta Guerra Fredda, tensioni ancora oggi non risolte il cui epicentro si e’ spostato, in seguito alla caduta del comunismo in Russia, dai due principali attori agli stati satelliti delle due sfere di influenza.

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani

Notare nel simbolo della Repubblica Italiana la stella comunista.

Durante la annuale ricorrenza del 25 Aprile, non mi pare ci si soffermi abbastanza, se non per niente, a riflettere sulle nostre colpe storiche: aver aderito al Fascismo ed esserci alleati con Hitler, colpe che hanno trascinato tutto il mondo nel secondo conflitto mondiale. Puntualmente si indulge nel risaltare l’operato eroico dei partigiani, su cui fanno leva le sigle sindacali e la sinistra per rivendicare con livore la bonta’ dell’ideologia che ha permesso la nascita della Repubblica ed ascriversene il merito esclusivo, mentre ci si dimentica di dare il giusto peso al ruolo delle altre anime della Resistenza e soprattutto al determinante ruolo degli Alleati, senza i quali non ci saremmo mai potuti liberare. Questo fatto significativo crea continue grottesche occasioni per alimentare sia un sentimento nazionale anti-fascista ormai anacronistico, a parer mio, perche’ in realta’ e’ di fatto inesistente in politica (Fini e’ diventato socialista, Cicchitto viene dal PSI e cosi’ Berlusconi, che e’ rimasto socialista nell’anima e che ha fatto fortuna con Craxi. Mica mi citerete quel buffone di Scilipoti? Siamo seri…) ed e’ al piu’ circoscritto nei club ultras di qualche squadra di calcio e di qualche associazione di fascistelli, sia un surreale e ingiustificato sentimento anti-americano.

Ingiustificato, anche perche’ oltre alla Liberazione, dobbiamo agli americani anche la nostra rinascita economica,  altro punto dolente puntualmente taciuto.

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani
Per chi volesse approfondire l’argomento, ecco un libro fondamentale per noi europei: “Marshall Plan Days“, di Charles P. Kindleberger, architetto del Piano Marshall, pubblicato dalla ottima casa editrice Routledge.

Iniziato nel 1948 termino’ nel 1951. Ricordiamo che il “boom” economico italiano degli anni ’60, e’ stato una conseguenza di quel piano.

(Cito da Wikipedia) – “Il Piano Marshall fu uno dei piani politici-economici statunitensi per la ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Marshall affermò, in quell’occasione, che l’Europa avrebbe avuto bisogno di ingenti aiuti da parte statunitense e che, senza di essi, la gran parte del Continente avrebbe conosciuto un gravissimo deterioramento delle condizioni politiche, economiche e sociali. Pur rimanendo sul vago, relativamente a quelli che avrebbero dovuto essere i caratteri del Piano, in primo luogo perché se ne volevano predisporre i termini con gli europei, il segretario di Stato si augurò che da esso sarebbe potuta scaturire non solo una nuova e più proficua epoca nella collaborazione tra le due sponde dell’Atlantico, ma anche una prima realizzazione di quei progetti europeisti finora caratterizzati da una certa vaghezza utopistica. Nello stesso tempo diverse centinaia di consiglieri economici statunitensi furono inviati in Europa, mentre fu consentito a studiosi ed esperti europei di visitare impianti industriali e di frequentare corsi d’istruzione negli Stati Uniti. I risultati furono poi senza dubbio positivi, almeno nell’ottica degli Stati Uniti e dei sostenitori dell’economia di mercato, sotto il profilo della diffusione in Europa – favorita da una capillare azione di propaganda – di concetti quali la “libera impresa“, lo “spirito imprenditoriale”, il “recupero di efficienza“, l’”esperienza tecnica” e la “tutela della concorrenza“, allora in alcuni Paesi quasi del tutto assenti. Inoltre esso indicò agli europei che l’interdipendenza poteva costituire una soluzione alle tensioni ed ai conflitti che, da sempre, avevano caratterizzato la loro storia.

È scontato ricordare che i nemici degli Stati Uniti, nonché la storiografia d’impronta marxista, abbiano visto nel Piano Marshall nient’altro che uno strumento per perpetuare il cosiddetto dominio degli Stati Uniti sull’Europa e per rendere le economie del Continente funzionali alle esigenze del sistema produttivo statunitense. Questa interpretazione – definita “imperialista” – fu particolarmente sostenuta negli anni sessanta e settanta sulla spinta dell’insegnamento dello storico Walter LaFeber. Alcuni studi più recenti, invece, sostengono che – pur favorendo una certa interdipendenza tra i due sistemi economici (quello statunitense e quello europeo), che comunque sarebbe stata probabilmente inevitabile in ogni caso – il Piano Marshall non ostacolò ma anzi favorì la ripresa economica del Vecchio Continente e, soprattutto, non impedì all’industria europea di diventare, nel giro di pochi anni, un temibile concorrente di quella statunitense.”

Restando in tema di antiamericanismo e di propaganda di sinistra, e’ stato indicativo il comunicato di Luigi De Magistris rilasciato lo scorso 29/09/2011 sul suo blog, il quale parlando delle “quattro giornate di Napoli” si e’ espresso cosi’:

“La città di Napoli sta celebrando Le Quattro giornate. Dal 28 settembre, fino al 1 ottobre, il Comune è impegnato a ricordare, insieme alla cittadinanza, l’estremo sacrificio realizzatosi 68 anni fa. Nel 1943, infatti, Napoli si ribellò all’oppressione nazifascista: unica città d’Italia ad autoliberarsi dalle truppe di occupazione tedesche e dalla dittatura di Mussolini. Napoli accolse, dunque, i militari alleati da città già libera, stremata e ancora sanguinante, mutilata e offesa, ma comunque libera per suo merito.”… Ho ascoltato le domande e le riflessioni dei giovani studenti, ho ricordato loro quanto sia importante difendere i valori democratici che la Resistenza ci ha consegnato e che sono ancora attuali: la libertà, l’uguaglianza, la tolleranza. Quei valori e quella Resistenza vivono nella nostra bella Costituzione, su cui Piero Calamandrei investiva tutta la speranza di futuro della nostra democrazia”;

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani

De Magistris, il ‘pasionario leninista’, parla nel video della funzione rivoluzionaria del diritto accennata nella seconda parte dell’articolo 3. della Costituzione e di “come e’ importante il ruolo della Repubblica e dello Stato di fare ogni cosa per rimuovere gli ostacoli che di fatto rendono i cittadini diseguali” (notare il perfetto italiano), e cita “Lettere dal Carcere” di Antonio Gramsci, “uno dei libri piu’ belli sul sangue della Resistenza” (sangue comunista, ovviamente).

Traducendo, De Magistris ha detto ai ragazzi del liceo Pansini di Napoli, che la Costituzione Italiana prevede l‘intervento autoritario dello Stato nella societa’ per eliminare ogni diversita’ di censo e classe e uniformare la societa’ sconfiggendo le ingiustizie sociali, e che in tal caso una resistenza e’ necessaria.

Ha poi aggiunto che: “Dobbiamo stare attenti a chi vuole modificare la Costituzione perche’ dobbiamo avere come obbiettivo il bene comune e l’utilita’ sociale“. Ha portato qui un esempio scontato per fare propaganda, quello della privatizzazione dell’acqua, che non puo’ essere oggetto di profitto: “Andate a parlare di borse e di mercati e di speculazioni nel Centro Africa, o nell’ America Latina (come ho scritto in un precedente post, sono i due paesi piu’ citati per avvalorare la tesi di una lotta di classe contro i “capitalisti”. La verita’ pero’ non e’ cosi’ semplice:”Viaggio nella corruzione africana“), vogliamo incominicare a pensare che il bene comune non e’ consumare tanto, troppo e sempre? Il bene comune non e’ avere ma esserecitazione erudita da “Essere o Avere” del sociologo socialista tedesco Erich Fromm della Frankfurt School, centro di diffusione del neo-marxismo radicale, fondata in Germania negli anni ’20?  -  non e’ quanto hai, ma chi sei che conta. Conta di piu’ essere una velina, una escort,  o un’operaio o studente che si alzano la mattina e devono vedere come fare per portare qualcosa a casa?“.

Poi venitemi a dire che non e’ vero che i ragazzi dei licei statali vengono indottrinati ai valori della sinistra… Un paio di assemblee con De Magistris, un anno di lezioni di storia contemporanea col prof. marxista, un pizzico di “Servizio Pubblico” ed ecco che te li ritrovoi per strada con striscioni di questo tipo:

Buon 25 aprile: oggi e’ la festa di tutti gli italiani

Purtroppo per noi, un dibattito pubblico serio sulla Resistenza continua a mancare e cosi’ anche una riflessione costruttiva sulla natura e il futuro della nostra Repubblica, oggi piu’ che mai in evidente crisi. Continuando con questa assurda diatriba ideologica, in Italia non si fara’ mai il passo decisivo verso una democrazia matura:  io quindi,  fino a prova contraria, continuo a tifare per Mario Monti.


Filed under: Politica Italiana, Storia, Valori della Sinistra Tagged: 25 aprile De Magistris

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COMMENTI (1)

Da OK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
Inviato il 26 aprile a 18:12
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"25 APRILE, certo che bisogna ricordare per SEMPRE che ciò che stiamo vivendo con lacrisi attuale è una conseguenza dell " Grande Guerra " 1915 -1918 che della Seconda Guerra Mondiale 1940-45, dove in tante Nazioni sorsero più campi di concentramento, dove in questi LAGER morirono milioni di PERSONE come le stesse DUE GUERRE MONDIALI con l'aiuto sempre dei nazi fascisti e real casa SAVOIA fecero subire agli Italiani e in TUTTA ITALIA MORTE E DISTRUZIONE che però fa un poco dimenticare che prima delle Due Guerre Mondiali già UNIRE l'Italia ha portato alla MORTE altrettante persone ed il primo LAGER campo di concentramento Italiano dove si torturavano Persone si uccideva..si fucilava era in Italia ! Era operante dentro alla FORTEZZA DELLE FENESTRELLE in Piemonte ( oggi è visitabile) Come anche da ricordare per SEMPRE visto che le DUE GUERRE MONDIALI ne sono una conseguenza..e " VINCENDO poi come si sa la REPUBBLICA.." per i vari moti sorti in tutta Italia contro il volere imposto SAVOIA come ad esempio quello avvenuto a Genova pochi anni prima della Grande Guerra..dove i bersaglieri del Generale La Marmora fece eseguire il SACCHEGGIO di Genova con uccisione da parte della soldataglia reale di DONNE e BAMBINI, RAPINE, PROFANAZIONI DI CHIESE, BOMBARDAMENTI DI MORTAIO, FUCILAZIONI che il Comune di Genova ha ricordato ponendo in Genova centro una targa alla memoria di questi vili fatti in Piazza Corvetto nel 2008 che cita testualmente: NELL'APRILE 1849 LE TRUPPE DEL RE DI SARDEGNA VITTORIO EMANUELE II AL COMANDO DEL GENERALE ALFONSO LA MARMORA SOTTOPOSERO L'INERME POPOLAZIONE GENOVESE A SACCHEGGI BOMBARDAMENTI e CRUDELI VIOLENZE PROVOCANDO LA MORTE DI MOLTI PACIFICI CITTADINI AGGIUNGENDO COSì ALLA FORZATA ANNESSIONE DELLA REPUBBLICA DI GENOVA AL REGNO DI SARDEGNA DEL 1814 UN ULTERIORE MOTIVO DI BIASIMO AFFINCHé CIò CHE è STATO TROPPO A LUNGO RIMOSSO NON VENGA PIù DIMENTICATO " IL COMUNE DI GENOVA POSE " Novembre 2008 Morando **