Alfred Tennyson
La chiesa dell’Abbazia di Waltham
Alfred Tennyson (1809-1892): “Sonate selvagge campane…” nella traduzione di Paolo Statuti
Sembra che le campane che suonano in questa poesia fossero quelle della chiesa dell’Abbazia di Waltham. Si ritiene che Tennyson si trovasse ad High Beach, nelle vicinanze della chiesa, e che sentisse sonare le campane. In quel momento infuriava un forte temporale e le campane erano mosse più dal vento impetuoso, che dalle mani del campanaro.
Sonate selvagge campane,
Per scacciare le nubi nel cielo,
La gelida luce e l’anno che muore;
Sonate e lasciatelo andare.
Sonate e scacciate ciò che è vetusto,
Accogliete liete ciò che arriva:
L’anno che va, lasciatelo andar via;
Scacciate il falso e accogliete il giusto.
Sonate per scacciare il duolo
Per quelli che non sono più tra noi,
Per uguagliare poveri ed agiati,
Sonate in aiuto di chi è solo.
Sonate per scacciare vecchi conflitti,
E una causa che non cessa mai;
Sonate per una vita migliore,
Con più miti maniere e più diritti.
Sonate per scacciare peccati e flagelli,
La mancanza di fede dei tempi;
Per scacciare le tristi rime,
Ed accogliere tutti i menestrelli.
Per scacciare il falso orgoglio e le pene,
La maldicenza e il rancore;
Per accogliere l’amore del vero,
E il comune amore del bene.
Per scacciare la follia fatale,
E l’angusta brama dell’oro;
Per scacciare le migliaia di guerre
E accogliere lunghe ere di pace.
Sonate e accogliete le gesta e con esse
Un cuore e una mano più gentili;
Scacciate via il buio della terra,
E accogliete il Cristo che dev’essere.
1850
(C)by Paolo Statuti