Buon Compleanno Mr Darcy!!

Ho letto Orgoglio e Pregiudizio quando avevo diciassette anni e non mi è piaciuto. Che un'adolescente vuole passione, sensazioni forti, qualcosa come I dolori del giovane Wether o Le Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo per intenderci. Jane Austen mi sembrava davvero troppo quieta. Ora, molti anni e molte "inquietudini" dopo, devo dire che trovo un'immenso piacere tra le sue pagine. 

Tra tutti i romanzi della Austen Orgoglio e Pregiudizio è di certo il mio preferito, anche per colpa anche della mini-serie della BBC con il mio adorato Colin Firth. E lo scorso 28 gennaio il romanzo ha compiuto due secoli. Fu pubblicato infatti nel 1813 anche se fu scritto molto prima, nel 1796. Ma il titolo scelto da Jane Austen, Prime Impressioni non piacque all'editore che non lo pubblico', se non molto piu' tardi e con il titolo che tutti conosciamo.

 Pride and Prejudice (BBC 1995)

Ed ora, in pieno XXI secolo, siamo nuovamente in balia di un torrente di diffusa "janeaustenmania". Le nuove pubblicazioni uscite in concomitanza con il compleanno di Mrs Darcy ed Elizabeth Bennet si sprecano, e a duecento anni dalla sua pubblicazione è lecito chiedersi il perché. Non solo perché Orgoglio e Pregiudizo non sia passato di moda, ma perchè ancora oggi Jane Austen sia adorata e riverita in tale modo. Basta fare un gior su internet per scoprire che esistono Jane Austen societies ai due lati dell'oceano, giochi interattivi, libri di cucina. Esiste persino una serie di libri gialli in cui Jane Austen diventa detective (sono pure stati tradotti in italiano). Qualcosa che rasenta il feticismo culturale insomma. Cosa che non si puo' dire sia successa con Charles Dickens e tantomeno per un tempo famossisimo Walter Scott chs sarebbe gia' stato dimenticato da molto tempo se non fosse stato per i vari Ivanhoe del cinema e della televisione...

Ma non è stato sempre cosi'. Jane Austen non e' sempre stata famosa, o perlomeno cosi' famosa. E' solo a partire dagli anni Settanta del XIX secolo infatti, che la fortuna critica di Jane Austen viene resuscitata grazie soprattutto alla smielata biografia del suo scialbo nipote, James Edward Austen-Leigh, responsabile dell'averci tramandato il ritratto zuccheroso della zia di campagna che dal suo perfetto cottage nella perfetta campagna inglese, scriveva romanzi per passatempo. Inutile dire che  questa immagine alla saccarina ha trovato grande favore con i lettori del periodo vittoriano durante il quale il culto della domesticità viene elevato all’ennesima potenza. Poi, negli anni Settanta, la Austen viene rispolverata come rivoluzionaria eroina proto-femminista. Con buona pace di chi la considerava l'incarnazione della vita tranquilla... 

Certo, i dettagli ambientali e il contesto storico sono cambiati con il tempo, ma le tematiche del romanzo - la pena dell’amore non corrisposto, sentimenti, le relazioni familiari, i limiti ci pongono i nostri stessi preconcetti, le ambizioni sociali, quelle sono sempre attuali.  Il genio della Austen sta nella capacitá di osservare al microscopio l’animo e il comportamenteo umano raccontando allo stesso tempo una storia avvincente. E questa non è una qualitá che passano con il tempo...