La notizia era stata ferale per i molti fanz del gruppo demenrock più piceno del mondo. Quando gli Agrikola Pius, gli autori di pietre miliari come Innamorarsi a Macerata, Citanò come Malibù e Cioetta, si sciolsero, qualche mese fa, abbiamo assistito a scene di panico per le strade: ragazzine in lacrime, dimostrazioni, occupazioni di cabine telefoniche in disuso. Abbiamo visto gente arrampicarsi sul faro di Cristo Re per attaccarci uno striscione con scritto «’rpensetece». Abbiamo visto assalti ai vucumprà in cerca di una copia pirata dell’ultimo disco. Abbiamo visto ragazze strapparsi magliette firmate, processioni con le foto dei cinque Agrikoli, madri disperate perché i loro figli non erano più gli stessi, appelli al Tg1 di mezzanotte e cinque.
Oggi finalmente la buona novella: gli Agrikola tornano insieme. Con qualche ritocco nella formazione ma tornano. Sono già chiusi in sala prove per creare qualcosa di nuovo, con quel loro sound misto tra acid rock e buzzurfolk e quelle facce un po’ così che abbiamo noi che abbiamo visto Colbuccaro. Le bocche sono cucite sui progetti futuri. Si vocifera di tournè americane ma è presto per dirlo. Quel che è certo è che sono pieni di energia ed entusiasmo, pronti a regalare ai loro innumerevoli fanz un nuovo disco pieno di poesia e trasgressione.
Luca Luzzatto Craiaz.
Video da "Concert in therete le mure" - Cioetta.
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