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“Buongiorno postino” di Michaël Escoffier e Matthieu Maudet, Babalibri

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

postinoProprio ieri sono stati resi noti i vincitori del Premio Nazionale Nati per Leggere 2013, il riconoscimento che il noto e importante progetto per la promozione della lettura in età prescolare assegna annualmente ai libri, agli autori e ai promotori più meritevoli.

Diverse le sezioni in cui si organizza il Premio, ciascuna con un differente vincitore (per maggiori dettagli leggete qui)
Nella categoria “Nascere con i libri” dedicata ai piccolissimi – dai 18 ai 36 mesi – è stato reputato il più meritevole l’albo “Buongiorno postino” degli autori francesi Michaël Escoffier e Matthieu Maudet, edito da Babalibri.

Un robusto cartonato, di formato quadrato, con bordi accuratamente stondati – come si confà ai libri per i più piccini.
La storia però, pur nella sua semplicità e chiarezza, è tutt’altro che banale e scontata e si rende interessante anche per i bambini più grandicelli, a mio parere anche oltre i tre anni di età.

La forma scelta per la resa del testo è il fumetto. Grandi nuvolette, quindi, con poche parole; una narrazione giocata sul dialogo e affidata, principalmente, alle agili e gaie illustrazioni, che presentano anch’esse, nelle forme e nella costruzione, similitudini con il mondo dei cartoon e delle vignette.

Il successo dell’albo risiede indubbiamente nel bonario, divertente, e insieme spiazzante, finale a sorpresa; spassoso, ma anche spunto di riflessione, fornito in maniera assolutamente naturale, senza moralismi o noiosi insegnamenti.
Perché i bambini, a differenza di noi, non giudicano per categorie preconcette e confezionate; sono molto più fluidi, il termine “diverso” li tange poco o non li tange affatto e sono perfettamente in grado di includere senza farsi tante domande su similitudini o differenze.
Se non ci fosse la società intorno a loro a dividere e discriminare.

Ecco: il merito del libro è farsi interprete fresco e aperto dell’animo infantile e della sua spontaneità nell’accettazione.
Che si voglia intendere diversità in generale, o adozione nel particolare, il racconto ci ricorda, e ci manifesta col potere di un sorriso, che un miscuglio colorato di code, zampe, gusci e zanne è bello tanto quanto, se non di più, un’omogeneità di tratti e caratteristiche.

Un allegro postino strombazzando sulla sua bicicletta se ne va carico di pacchi per quella che sembra un savana.

Il primo scatolone, di dimensioni grandi assai, è da consegnare ad una coppia di genitori ippopotamo.
Si apre l’involto e ne esce un cucciolone viola come mamma e papà, con tanto di pannolino già fornito. Seguono commenti, consueti, sulle somiglianze.

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Il secondo pacco, più piccino, va portato fin nella giungla e tocca di arrampicarsi fin sopra un alto albero.
Stavolta i destinatari sono una famigliola, assai sorpresa, di scimmie. Saltano fuori due scimmiotti, maschietto e femminuccia, il ritratto dei genitori sorridenti.

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E l’ultima scatola? Il nostro infaticabile postino, senza mai perdere il sorriso, si spinge fin nei ghiacci polari per portarlo a due panciuti pinguini innamorati.
Felicissimi i due ne traggono un grande uovo che subito inizia a schiudersi…
Ma dal guscio rotto salta fuori….una piccola, verde coccodrillina!

Mamma e papà pinguino sono ben sorpresi sì, ma infondo…cosa importa? “Il postino si è sbagliato ancora” sentenziano contenti…
Ancora? Cosa significa “ancora”? Facile da svelare! Al richiamo dei genitori accorrono subito gli altri figlioletti, ansiosi di conoscere la sorellina. Tre teneri, vivacissimi, sgambettanti….scopritelo voi!

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Un albo per parlare di diversità con lo stesso linguaggio dei bambini: quello della spontaneità e della naturalezza.
Un messaggio semplice e direttissimo, immediato, autoevidente, senza nemmeno bisogno di un testo a fare da spiega.
Solo i commenti inteneriti di un papà e una mamma felici di una varietà che è ricchezza e la corsa frenetica di una masnada di curiosi fratellini dopo la quale, è facile immaginarlo, ci saranno abbracci, baci e poi giochi tutti insieme.

Un libro per parlare di famiglie adottive, per narrare la normalità, e l’importanza, della diversità, per raccontare che ogni luogo e ogni amore possono essere condivisi, non è importante essere simili per essere accettati o amati.

Ma anche un racconto divertente per ridere, stupirsi, con la forza di un finale dirompente e brillante, dietro il quale c’è un mondo, che speriamo sia sempre più il nostro.

(età consigliata: dai 2 anni)

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