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Buoni pasto elettronici e nuova esenzione

Creato il 03 settembre 2015 da Studiocassaro

Buoni pasto elettronici e nuova esenzioneDal 1 luglio 2015 la legge di Stabilità 2015 ha previsto l’aumento del limite di esenzione fiscale applicabile ai buoni pasto elettronici da euro 5,29 ad euro 7,00 .In linea generale ricordiamo che il servizio di somministrazione di alimenti ai dipendenti può essere realizzato con diverse modalità, anche affidandolo in appalto a terzi ovvero, in mancanza del servizio, concedere i buoni pasto. Con il buono, il lavoratore entra in possesso di un titolo dal valore predeterminato che permette il consumo di un pasto o di un servizio sostitutivo presso esercizi pubblici convenzionati. La novità riguarda soltanto i buoni pasto elettronici, allo scopo di favorire l'uso di strumenti tracciabili e potenziare la lotta all’evasione mentre per i buoni cartacei il limite di esenzione  fiscale resta fissato ad euro 5,29.Il valore di riferimento è quello nominale, ossia quello indicato sul buono pasto e l'importo del buono che eccede tale limite giornaliero costituisce retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali. Il buono pasto elettronico rappresenta per l'azienda un costo deducibile e l’IVA, integralmente detraibile, sconta l'aliquota agevolata al 4%. Il buono pasto elettronico concesso dall’azienda ai dipendenti è fruibile mediante carta magnetica dotata di microchip, in una rete di locali convenzionati provvisti di terminale Pos in grado di leggere la card.
Ricordiamo altresì che i ticket devono essere distribuiti ai dipendenti in base alle giornate di effettiva presenza e sono utilizzati, durante la giornata lavorativa anche se domenicale o festiva, esclusivamente dai prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno o parziale.I buoni pasto possono essere utilizzati solo per fruire di servizi ristorativi e non danno diritto al resto in denaro, non possono essere convertiti in denaro, né dare diritto a ricevere prestazioni diverse da quelle previste, inoltre, non sono consentiti nè l’utilizzo da parte di soggetti diversi dai dipendenti dell’azienda nè la loro cessione o commercializzazione.Ricordiamo infine che per fruire della detassazione i buoni pasto devono essere rivolti alla generalità dei dipendenti ovvero a categorie omogenee degli stessi.
Buoni pasto elettronici e nuova esenzione

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