"Burilandia"

Elezioni amministrative. E' tutto un fiorire di opinioni, parole, parolacce, preventivi e consuntivi. Questo nel panorama nazionale. Se andiamo nei piccoli Comuni, come quello dove abito io, in cui votano 19.000 persone, il discorso diventa una "macchietta".
Sono vent'anni che vivo qui e ci sono venuta con gioia credendo che in un paese si potesse dare un contributo politico maggiore che in una grande città. Sorvolo su ciò che è stato, per me e per chi legge, sarebbe deprimente!Tra due settimane anche qui ci sarà il ballottaggio, non tra due avversari di partiti opposti, ma tra due candidati espressione dello stesso partito.Che pena! Nonostante le new entry di persone giovani, i due candidati sindaci si circondano di uomini e donne, sempre gli stessi, invecchiati e accaniti come 20 anni fa. Per un posto di consigliere o di assessore, per guardare e farsi guardare quando si va al bar e pavoneggiarsi in piazza, per parlare in pubblico (e qui mi vengono i brividi per la nostra bella lingua che certo non è il pezzo forte dei genzanesi), magari anche per pensare di aver fatto qualcosa di buono per i propri concittadini, ma sempre senza pudore e umiltà.Sembrano, questi pseudo politici provinciali, gli ospiti di una casa di riposo che giocano un'interminabile partita a scacchi, incanutendo e spruzzando saliva dalle bocche ormai sdentate.Comunque si sono sistemati loro e i propri rampolli, chi in Provincia, chi alla Regione,chi alla Asl, chi al Comune. Devo dire che questa lezione, l'unica in fondo, l'hanno imparata dai fratelli maggiori della politica italiana.
Per ridere