Bushido: le 7 virtù del Samurai (2)

Data: 23 aprile 2014 Autore: Stefano Bresciani

Bushido: 7 virtù del Samurai La seconda di sette virtù nel bushido è detta “yu” e significa eroico coraggio, audacia, generosità.

Anche se il coraggio mi ha sempre intrigato molto, in questo periodo mi sto soffermando sull’aspetto “generoso” del Samurai e voglio condividere con te i miei pensieri. Puoi in ogni momento aggiungere il tuo punto di vista in calce all’articolo… ci vuole solo un po’ di “coraggio”!

Come si può diventare generosi? Questa la mia riflessione… e converrai con me che nessuno nasce generoso. L’inclinazione naturale che abbiamo sin da neonati è quella di soddisfare i nostri bisogni, nutrirci in primo luogo e poi pian piano iniziamo a percepire qualcos’altro… che c’è qualcun altro oltre a noi.

Da bambini iniziamo a capire che il mondo non ruota intorno a noi, anzi. Andando a scuola e poi entrando nel mondo del lavoro, ci accorgiamo l’importanza degli altri e che è altresì importante imparare a dare e a condividere. La generosità, lo spirito “guerriero” ma “generoso” va coltivato, allenato costantemente.

Non tutti però hanno voglia di farlo, costa fatica e molto spesso non si viene ripagati con la stessa moneta. Almeno non subito… C’è molta vicinanza tra il concetto cristiano di generosità e quella espressa tra le virtù del Bushido, in certe traduzioni letterarie che escono dalla canonica interpretazione di “yu” (eroico coraggio).

Ciascuno faccia come ha deciso nel suo cuore, non di malavoglia o per forza, poiché Dio ama il donatore allegro. (2 Corinti 9:7)

Non era nemmeno giusto dare per mettersi in mostra. Anania e Saffira lo fecero e la pagarono cara. (Atti 5:1-10)

Che cosa significano questi due estratti, indipendentemente da chi li abbia scritti o dal tuo credo? Io credo che sia importante agire con il cuore, più che con il denaro, non per costrizione o sentimento d’obbligo verso qualcuno o qualcosa, ma per spontaneità. Lo spirito puro, sincero, amorevole, dona senza pretendere nulla in cambio. Donare e condividere lo fa sentire bene perché segue il proprio istinto generoso, perché sente di voler fare qualcosa per gli altri. Non si sente forzato e men che meno vuole mettersi in mostra. Lo fa e basta. Questa a mio opinabile parere credo sia lo specchio della generosità d’animo.

Sono convinto che anche ai tempi dei Samurai, quando servivano o si battevano, era per difendere il loro Signore, senza pretendere alcunché in cambio.

E tu, caro lettore, come la pensi?

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Bio
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Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente. Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe). Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore. avatar