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C’è chi resta, ma c’è chi parte…

Da Denderina

C’è chi resta, ma c’è chi parte…

Chi resta sono io, chi parte sono le mie due compagne arabofone Sara e Valentina. <3"><3"><3

Il 15 Settembre sono volate ad Amman, capitale della Giordania, per iniziare una nuova avventura: l’Erasmus.

Sara ha deciso di aprire un blog per raccontare la Giordania vista dai suoi occhi, e far comprendere a noi occidentali, che il Medio Oriente è pieno di tesori di valore inestimabile. Mettete da parte i pregiudizi e godetevi il viaggio tramite le sue foto e le sue parole, seguitela su:

Giordania In Itinere

Stasera voglio parlarvi dei colori di Amman.

Ero appena uscita in balcone per ritirare i panni dallo stendino (a proposito: siamo uscite vincitrici dal nostro primo scontro con la lavatrice!) quando sono rimasta abbagliata dalla luce del tramonto. Alzo gli occhi e il cielo si presenta come una distesa senza fine di sfumature di rosa. Montagne di nubi che si rincorrono fino a confondersi e ad amalgamarsi. Una miscela di colori caldi e avvolgenti che non lascia spazio al freddo e alla tristezza. La malinconia o l’angoscia sono sensazioni impossibili da provare davanti ad uno spettacolo del genere. L’unica cosa che puoi fare é lasciarti travolgere e correre tu stesso dietro a quella massa di onde colorate. Cominci a rilassarti e una nuova carica di energia e di positività ti circonda. Tutto ciò avviene nell’arco di trenta secondi, poi torni con i piedi per terra e continui a ritirare i panni.
Le sfumature di rosa le ritrovo tra le spezie che i piccoli negozianti vendono ai lati delle strade del centro città: spezie profumate, con nomi mai sentiti, dal profumo esotico.
Poi c’é il colore della sabbia, del deserto, della terra. Un beige che ti coccola e che non ti lascia mai solo perché questo é anche il colore che ritrovi sul viso della gente, sul volto dei bambini che giocano nei parchi, al riparo sotto l’ombra di un ulivo.
C’é il bianco delle case, delle ringhiere, e quello di Piazza Hashemite, il bianco che cerca di allontanare il calore del sole, che ad Amman si fa sentire molto in questi giorni; il bianco che insieme al rosso dona i colori alle diffusissime kefiah, panni che molti uomini arabi portano sulla testa, simbolo della solidarietà verso la causa palestinese.
C’é l’arcobaleno di colori che riveste i veli di quelle donne che decidono di indossarli: sottili cortine che le separano dal mondo e che le proteggono con tenerezza, senza nessuna violenza, veli che portano con orgoglio e con stile.
Infine c’é l’azzurro intenso del cielo e della cupola della moschea dedicata al Re Abdullah. Sono questi i colori che finora ho carpito, ma sono certa che la tavolozza non é ancora completa.
Buonanotte (leila sa’ida, in arabo) da me e dalla luna di Amman.

I colori di Amman



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