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C'era una volta... La Hesketh Racing

Da Magazinef1 @MagazineF1

La Hesketh Racing, fondata dall'eccentrico Lord Hesketh nel 1973 ha gareggiato in Formula 1 fino al 1978 vincendo il Gran Premio d'Olanda 1975 grazie all'inglese James Hunt. Il nome di questo team è legato soprattutto al Campione del Mondo 1976, che esordì nella massima formula automobilistica con questa squadra rimanendovi fino al 1975, quando fu chiamato dalla Mclaren per sostituire Emerson Fittipaldi.

Storia

Prima della Formula 1


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Lord Hesketh


Figlio di una famiglia aristocratica inglese Lord Hesketh decise insieme a Anthony Horsley (detto 'Bubbles') nel 1972 di creare una sua scuderia per la Formula 3 con l'unico scopo di divertirsi in giro per il Mondo. Data la mancanza d'esperienza come team manager di entrambi la Hesketh non raccolse inizialmente ottimi risultati.

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James Hunt


Grazie all'esperienza in questa categoria cadetta Lord Hesketh conobbe James Hunt, giovane pilota che aveva la fama di essere molto veloce ma poco consistente, mandando spesso all'aria risultati utili tirando troppo al limite la vettura e causando numerosi incidenti (da qui il soprannome che lo accompagnò nella sua prima parte di carriera 'Hunt the Shunt', ovvero Hunt lo schianto).
Per via di questi molteplici incidenti il pilota inglese si trovava senza un sedile per il 1972, rendendosi quindi subito disponibile alla chiamata di Lord Hesketh.
La scuderia inglese nel frattempo faceva sempre più parlare di sé per lo stile da playboy con cui si stava affacciando al panorama automobilistico, arrivando alle gare in Rolls-Royce, bevendo champagne indipendentemente dal risultato ottenuto e alloggiando in alberghi a cinque stelle.
Horsley, inizialmente iscritto come pilota al pari di Hunt, lasciò il volante dopo la prima metà della stagione '72, occupandosi esclusivamente della gestione del team, che per gareggiare affittò un auto della March per la F2 per il resto dell'annata e comprò successivamente per il 1973 una vettura della Surtees.

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Hunt e Horsley sulle loro March F2


Con la nuova vettura Hunt si mise subito in luce nella Race of Champions, gara non valida per il Campionato di Formula 1 che si correva negli anni 70 sul circuito di Brands Hatch, arrivando terzo al traguardo davanti a vetture di gran lunga superiori alla sua. Questa prestazione unita ai costi non troppo elevati della Formula 1 rispetto alla categoria inferiore convinsero Lord Hesketh ad approdare in Formula 1.

Formula 1

1973

Per poter iniziare a correre Hesketh comprò per la sua scuderia una March 731, destinando il compito di svilupparne il telaio al giovane ingegnere proveniente dalla March Harvey Postlethwaite, lavorando nella fabbrica di Easton Neston.

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La March con cui debuttò Hunt in Formula 1


Il team fece il suo debutto ufficiale nel Gran Premio di Monaco 1973 con James Hunt al volante dell'unica vettura iscritta per la gara. Il pilota inglese ebbe subito modo di farsi notare stazionandosi al 6° posto finchè il motore della sua monoposto non cedette, costringendolo al ritiro.
Nella successiva apparizione Hunt raccolse i suoi primi punti arrivando al sesto posto nel Gran Premio di Francia. Migliorò poi arrivando 4° nel Gran Premio di Gran Bretagna.
Nel Gran Premio d'Olanda, alla sua quarta gara in Formula 1 la Hesketh Racing riuscì addirittura a salire sul podio, grazie al terzo posto di Hunt dietro al duo Tyrrell formato da Jackie Stewart e François Cevert, segnando anche il suo primo giro più veloce in carriera.
Dopo due gran premi saltati e altri due fuori dalla zona punti con un ritiro ed un settimo posto, all'ultima gara dell'anno negli Stati Uniti Hunt migliorò ancora arrivando secondo alle spalle dello svedese Ronnie Peterson su Lotus in un Gran Premio funestato dalla morte del francese Cevert durante le prove e il ritiro del Campione del Mondo di quell'anno Stewart, che lasciarono improvvisamente la Tyrrell senza alcun pilota per la stagione successiva.
Hunt chiuse il Mondiale con 14 punti che gli fruttarono l'ottavo posto in classifica piloti, mentre il team Hesketh essendosi iscritto dopo l'inizio del Campionato non partecipò alla classifica costruttori.

1974

Il 1974 fu l'anno della prima vettura targata Postlethwaite, la Hesketh 308 motorizzata Ford Cosworth. Il debutto della nuova monoposto avvenne nel Trofeo Internazionale di Silverstone e fu subito un successo con Hunt che sbaragliò la concorrenza andando a vincere in solitaria.

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La Hesketh 308 impegnata nel Gp di Germania 1974

Il nuovo gioiello di casa Hesketh debuttò in Formula 1 al quarto appuntamento del Mondiale in Spagna arrivando sempre con il pilota James Hunt al decimo posto, a tre giri dal vincitore Niki Lauda su Ferrari.
I primi punti di quell'anno arrivarono nel Gran Premio di Svezia con un terzo posto, risultato eguagliato cinque gare dopo in Austria dove la Hesketh iscrisse anche un secondo pilota, Ian Scheckter (fratello di Jody), che tuttavia non riuscì a qualificarsi.
Con un quarto ed un terzo posto ottenuti negli ultimi due Gran Premi dell'anno la Hesketh Racing chiuse la sua prima stagione completa in Formula 1 con il 6° posto nel Mondiale costruttori a quota 15 punti.

Il glorioso 1975

Per il 1975, il modello 308 che corse nel 1974 fu venduto alla Harry Stiller Racing and Polar Caravans mentre Hunt corse quell'anno con una versione sempre della 308 modificata per la nuova stagione.
Grazie ai progressi fatti da Horsley come team manager il team crebbe la sua competitività facendo dei notevoli passi avanti sia nello sviluppo della vettura sia nei risultati in pista con un Hunt che finalmente aveva raggiunto la sua maturazione come pilota.
Nella gara inaugurale in Argentina James Hunt raccolse subito un secondo posto condito anche dal giro più veloce. Nel Gran Premio successivo in Brasile la Hesketh giunse di nuovo a punti con un sesto posto finale. A questa gara però seguirono una serie di ritiri tra cui spiccò quello di Montecarlo in cui Hunt buttato letteralmente fuori pista nella curva del Mirabeau dal tedesco della Mclaren Jochen Mass, aspettò il suo rivale nel giro successivo per dargli del matto prima di rientrare ai box.

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Hunt precede Lauda nel Gran Premio d'Olanda

A partire dal Gran Premio d'Olanda la Hesketh riprese la via dei punti inanellando una serie di gare molto positive. In Olanda arrivò anche la prima vittoria per Hunt e il suo team grazie a una strategia azzardata venuta in mente allo stesso pilota inglese di montare gomme da asciutto sul tracciato ancora bagnato che andava però asciugandosi. Riuscendo poi a tenere dietro un feroce Lauda che andava rimontando dalle retrovie Hunt conquistò la gara, con Lord Hesketh che fiero della vittoria del suo pupillo corse lungo tutta la pitlane con le braccia alzate.
Dopo questa vittoria James Hunt arrivò altre due volte secondo, due volte quarto e una volta quinto scalando la classifica e finendo l'annata con il quarto posto nel Mondiale piloti vinto quell'anno per la prima volta in carriera dall'austriaco Lauda.
La Hesketh Racing che in quell'anno schierò due vetture in quasi tutte le gare alternando Alan Jones (futuro Campione del Mondo con la Williams nel 1980), lo svedese Torsten Palm, l'austriaco Harald Ertl e l'americano Brett Lunger, riuscì a concludere al quarto posto nel Mondiale Costruttori, potendo contare solo sui punti di Hunt, dato che gli altri quattro piloti non riuscirono ad arrivare tra i primi sei in nessuna gara.

L'addio di Hunt e il declino (1976)

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Nonostante l'ottima annata James Hunt decise di lasciare il team che lo lanciò in Formula 1 per approdare nel team Mclaren come sostituto di Emerson Fittipaldi. I genitori di Lord Hesketh, stanchi di mantenere delle spese così onerose (la Hesketh Racing gareggiò fino a quell'anno senza sponsor, mantenendosi solo sulle spalle del proprio fondatore) decisero di tagliare i fondi, il che portò la scuderia in crisi finanziaria.
Tuttavia, grazie al lavoro di Horsley e alle sponsorizzazioni della rivista per soli adulti Penthouse e del marchio Rizla il nome Hesketh riuscì a sopravvivere. Postlethwaite, al suo ultimo anno nel team inglese, modificò di nuovo il progetto 308.
I piloti scelti per quella stagione furono l'austriaco Haradl Ertl affiancato in alcuni gran premi dai piloti paganti Guy Edwards, Rolf Stommelen e il brasiliano Alex Ribeiro.
Il miglior risultato in stagione fu ottenuto da Ertl nel Gran Premio di Gran Bretagna, chiuso al settimo posto. La scuderia inglese chiuse quindi il 1976 con 0 punti iridati.

1977

Nel 1977 anche il progettista Harvey Postlethwaite abbandonò una Hesketh sempre più in crisi per approdare alla neonata Walter Wolf, lasciando quindi il suo incarico a Frank Dernie che progettò una nuova evoluzione della 308 denominata 308E, guidata dal britannico Rupert Keegan affiancato dal solito Ertl al suo terzo anno alla guida della Hesketh.

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La 308E guidata da Keegan


Dopo alcuni gran premi privi di risultati al fine di portare maggiori finanziamenti alla squadra Horsley schierò un'altra vettura per Hector Rebaque con Ertl che lasciò il suo posto a Ian Ashley. Sia Ashley che Rebaque riuscirono a qualificarsi solamente in due occasioni, entrambe terminate fuori dalla zona punti.
Anche in questa stagione non furono marcati punti con il 7° posto di Keegan nel Gran Premio d'Austria come miglior risultato.

L'ultimo anno (1978)

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Divina Galica

Con un organico sempre più rastremato e con una vettura ormai obsoleta, la Hesketh si avviò nel 1978 verso la sua definitiva chiusura. Nel tentativo di salvare la scuderia Horsley sostituì Keegan con una donna, Divina Galica, che portò con se lo sponsor Olympus che sostituì così la Penthouse.
I risultati della pilota britannica non furono però positivi e nelle prime due gare della stagione Galica non riuscì a qualificarsi. Insoddisfatta per le prestazioni della sua vettura Divina Galica ritornò a gareggiare nelle serie britanniche, lasciando il suo sedile all'americano Eddie Cheever che riuscì a qualificarsi nel Gran Premio del Sudafrica, ritirandosi poi in gara per una perdita d'olio.
Dopo questa sua unica apparizione l'americano fu sostituito dall'irlandese Derek Daly che si mise in luce nel Trofeo Internazionale corso sul circuito di Silverstone, dove complice un asfalto bagnato riuscì a combattere per la vittoria con il pilota della Mclaren James Hunt, dovendo poi rinunciare ai suoi sogni di gloria per via di un sasso che frantumò la sua visiera.

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L'ultima Hesketh che corse con Derek Daly nel 1978


Nonostante la bella prestazione sul tracciato inglese, Daly non riuscì nei suoi tre tentativi in Formula 1 a qualificare la sua vettura e ormai allo stremo dal punto di vista finanziario la Hesketh si ritirò definitivamente dal Circus.

Dopo la Formula 1


Il progetto Le Mans: la Ibec-Hesketh 308LM


La Ibec-Hesketh 308LM, in seguito denominata anche con l'appellativo Ibec P6 o Ibec 308LM Cobra, è stata un'auto da corsa progettata da Harvey Postlethwaite per la 24 ore di Le Mans. Il progetto fu finanziato dal broker del gruppo assicurativo Lloyd di Londra Ian Bracey attraverso la Ian Bracey Engineering Company. Grazie alle conoscenza del progettista la base da cui fu costruita la vettura fu acquistata da ciò che rimaneva della Hesketh. Tuttavia il progetto Ibec precipitò nella lista delle priorità di Bracey e la sede di produzione fu spostata da Slough a Lyncar.
Qui, con una scadenza molto ristretta e pochi fondi si riuscì a completare il telaio in sole 5 settimane con un budget inferiore alle 100.000 sterline (ben al di sotto di quello dei team che puntano alla vittoria nella celebre 24 ore).
Alla sua prima uscita nella 24 ore di Le Mans 1978, con l'equipaggio formato da Ian Grob e Guy Edwards (che portò al team la sponsorizzazione del marchio Chrysler) con lo stesso Bracey come pilota di riserva, la Ibec riuscì a qualificarsi in 13° posizione, ma in gara non brillò per via dei problemi meccanici che si susseguirono sulla vettura chiudendo la gara dopo 19 ore a causa della rottura del motore Ford Cosworth DFV.

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La Ibec 308LM che gareggiò a Le Mans nel 1978


Nel 1981 la Ibec 308LM fece un nuovo tentativo con Tiff Needell e Tony Trimmer alla guida, ma il risultato fu di nuovo molto deludente, non riuscendo di nuovo ad arrivare al traguardo.
Dopo questo episodio la vettura fu convertita per l'uso nel Campionato Thundersports britannico durante la metà degli anni '80.

L'attività motociclistica

Nel 1977 Lord Hesketh decise di costruire la moto che sarebbe dovuta diventare la Rolls Royce a due ruote. Finalmente nel 1981 la moto entra in produzione ma non riesce a riscuotere il successo sperato e dopo nemmeno un anno Lord Hesketh è costretto a dichiarare bancarotta sommerso dai debiti.

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La V 1000

Alla fine del 1982 Lord Hesketh assieme ad altri due soci forma una nuova società: la Hesleydon LTD. Oltre a costruire il modello base V 1000, crea la Vampire, stesso modello dotato però di carenatura super avvolgente. L'avventura però dura altrettanto poco.
Da quel momento le moto marchiate Hesketh vengono costruite, solo su ordinazione, da Mick Broom in un'ala riservata della tenuta di Easton Neston nel Northamptonshire. Dal 2008 in seguito alla vendita della meravigliosa tenuta di Easton Neston ad un magnate russo da parte di lord Hesketh, le motociclette vengono assemblate in un capannone a Turweston (vicino a Silverstone).

Risultati in Formula 1:

Gare disputate: 52Vittorie: 1 (Gran Premio d'Olanda 1975 con James Hunt)Podi: 9Pole Position: 0Giri più veloci: 3Punti: 62Miglior posizionamento Mondiale Costruttori: 4° posto (1975, 33 punti)Esordio: Gran Premio di Monaco 1973 (James Hunt: 9°)Ultima gara: Gran Premio del Belgio 1978 (Derek Daly: Non qualificato)

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