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Ca’ Roman

Da Ghezzo Claudio @GhezzoClaudio

Ca’ RomanFormatasi inizialmente come isolotto sabbioso, creato dall’accumulo dei sedimenti all’interno della laguna di Venezia, l’area di Ca’ Roman si è succes sivamente modificata, con la costruzione della diga dei Murazzi e di quella del porto di Chioggia, favorendo la crescita del litorale e l’avanzamento di circa 3 metri della spiaggia che si verifica ogni anno. L’ Oasi LIPU Ca’ Roman riunisce gli ambienti tipici dei litorali veneziani, che vanno dalla spiaggia sabbiosa alle dune fino alla pineta retrodunale. Responsabili della formazione delle dune sono le radici di alcune specie come l’ammofila, mentre nella fascia boschiva retrodunale, protetta dal vento, si sviluppa il bellis simo olivello di Boemia e l’apocino veneto, una specie rara e tipica di questi habitat.

Sono oltre 100 le specie di uccelli, sia residenti che di passo, censite entro i confini dell’oasi, a testimonianza del suo elevato valore di diversità bio logica. Tra quelle sedentarie pos sono essere osservate il martin pescatore, il gabbiano comune e il gabbiano reale, mentre tra gli ospiti estivi spiccano cuculo, succiacapre, rigogolo e zigolo nero. Si segnala la pre senza nel periodo invernale del falco pellegrino e dello sparviero, entrambi a caccia di piccoli uccelli che si rifugiano lungo il muraglione della diga.

Ma il grande interesse naturalistico dell’oasi e il suo primario significato di conservazione della natura sono rappresentati da due uccelli migratori che ogni anno dai primi di aprile a metà luglio tornano qui per nidificare, il fratino e il fraticello. Durante questo periodo è pos sibile seguirne il comportamento riproduttivo e la deposizione delle uova, perfettamente mimetiche, in semplici conche scavate nella sabbia. In collaborazione con il comune di Venezia, la LIPU è riuscita a proteggere le colonie di questi uccelli, minacciati dal disturbo di un turismo incontrollato e dalla pulizia delle spiagge con mezzi meccanici, grazie a efficaci misure di pre venzione ed informazione, vietando temporaneamente l’accesso alle aree di nidificazione opportunamente segnalate ed eseguendo la pulizia manuale della spiaggia prima di aprile.

Il fratino è un piccolo trampoliere che ama la terraferma e si nutre di insetti catturati in corsa lungo la battigia; a Ca’ Roman nidificano da 40 a 80 coppie, su una popolazione italiana di 2000–3000 coppie. Il fraticello appartiene alla famiglia delle sterne, uccelli somiglianti per colorazione ai gabbiani ma più eleganti nella forma e nel comportamento; si nutre di pesciolini che cattura con abili tuffi e in Italia nidifica con circa 3000 coppie, di cui 100–120 si riproducono a Ca’ Roman.

I detriti di battigia costituiscono una ricca fonte di cibo per una grande quantità di organismi tra cui piccoli crostacei e numerosi insetti. Sulla spiaggia si pos sono ritrovare le conchiglie di alcuni molluschi tipici dell’alto Adriatico. Nella fascia di sabbia nuda abita anche la cicindela, un coleottero dotato di grande agilità e velocità di movimento. Tipico dell’ambiente dunoso è invece lo scarabeo stercorario. Nell’oasi trovano rifugio altre due specie di coleotteri, Phaletia bimaculata e Scarites laevigatus, in via di estinzione a causa della pulizia delle spiagge con mezzi meccanici. L’attività di sensibilizzazione dei turisti e di protezione della colonia di fratini e di fraticelli viene facilitata dalla pre senza di un Sentiero natura e di un capanno per l’osservazione dei nidi, dal servizio di sorveglianza e di informazione, dalla distribuzione di una sintetica guida illustrata e dalla pre parazione di itinerari per le visite guidate.

 

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