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Caino di jose’ saramago

Creato il 04 settembre 2014 da Speradisole

CAINO DI JOSE’ SARAMAGO

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Un buon libro

Si intitola “CAINO” di José Saramago. (Editore: Feltrinelli)

Non si legge tanto in fretta, non ci sono dialoghi, che spezzano la scrittura, ma sono incorporati nel racconto, senza particolare evidenza.

Lo scrittore immagina Caino che, dopo l’uccisione del fratello Abele, col segno sulla fronte, vaga per il mondo biblico ed incontra tutti i personaggi e le situazioni più interessante del racconto dell’Antico Testamento.

Nel retro della copertina si legge:

A vent’anni dal “Vangelo secondo Gesù Cristo”, José Saramago torna a occuparsi di religione. Se in passato il premio Nobel portoghese ci aveva dato la sua versione del Nuovo Testamento, ora si cimenta con l’Antico. E per farlo, sceglie il personaggio più negativo, la personificazione biblica del male, colui che uccide suo fratello: Abele. Capovolgendo la prospettiva tradizionale, Saramago ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Al contrario, il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini. È un dio che rifiuta, apparentemente solo per capriccio e indifferenza l’offerta di Caino, provocando così l’assassinio di Abele. Cacciato e condannato a una vita errabonda. Il destino di Caino è quello di un picaro che viaggia a cavallo di una mula attraverso lo spazio e il tempo, in una landa desolata agli albori dell’umanità. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, questo simpatico avventuriero un po’ mascalzone attraversa tutti gli episodi più significativi della narrazione biblica: la cacciata dall’Eden, le avventure con l’insaziabile Lilith, il sacrificio di Isacco, la costruzione della Torre di Babele, la distruzione di Sodoma, l’episodio del vitello d’oro, le prove inflitte a Giobbe, e infine la vicenda dell’arca di Noè. (Alla fine della quale, con un colpo da maestro, l’autore cambia radicalmente il corso della storia umana). Riscrittura ironica e personalissima della Bibbia, Caino è un’eccezionale invenzione letteraria e una potente allegoria che mette in scena l’assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini.

L’opera maggiore di uno scrittore nel pieno della sua maturità. Forse mai così libero, lucido e vivace.

Un brano tratto da pag 105 (trascritto come lo scrittore lo presenta, senza maiuscole e senza punti):

«Allora caino raccontò a lilith l’episodio di un uomo di nome abramo a cui il signore aveva ordinato di sacrificargli il figlio, poi quello di una grande torre con cui gli uomini volevano arrivare al cielo e che il signore abbattè con un soffio, subito dopo quello di una città dove gli uomini preferivano andare a letto con altri uomini e del castigo di fuoco e zolfo che il signore aveva fatto cadere su di loro senza risparmiare i bambini, che non sapevano ancora ciò che avrebbero voluto nel futuro, successivamente quello di un enorme assembramento di gente alle pendici di un monte che chiamavano sinai e la fattura di un vitello d’oro che adoravano perciò morirono in tanti, quello della città di madian che osò uccidere trentasei soldati di un esercito denominato israelita e la cui popolazione fu sterminata fino all’ultimo bambino, quello di un’altra città, chiamata gerico, le cui mura furono abbattute dal clamore di trombe fatte con corni d’ariete e poi la distruzione di tutto quanto vi era all’interno, compresi, oltre a uomini e donne, giovani e vecchi, anche i buoi, le pecore e i giumenti. Ecco ciò che ho visto, concluse caino, e molto altro per cui non mi bastano le parole. Credi realmente che quanto hai appena raccontato accadrà nel futuro, gli domandò lilith. Contrariamente a quel che si suole dire, il futuro è già scritto, quello che noi non sappiamo è leggere la sua pagina, disse caino mentre si domandava tra sé e sé dove mai fosse andato a prendere quell’idea rivoluzionaria».

“La storia degli uomini è la storia dei loro fraintendimenti con dio, nè lui capisce noi, né noi capiamo lui”

José Saramago



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