Calabria, crolla il numero di giovani imprenditori

L’Italia non è un Paese per giovani: questo è ormai tristemente noto. In perfetta concordanza con il negativo trend nazionale, risulta essere anche la regione Calabria così come emerge da uno studio dell’istituto Demoskopica condotto dal 2009 ad oggi, osservando il “sentiment” e le cariche assunte dai giovani imprenditori della regione Calabria. Ebbene, i dati elaborati dall’istituto Demoskopica risultano essere tutt’altro che rassicuranti e fotografano una situazione preoccupante per il mondo dell’imprenditoria calabrese e, soprattutto, per i giovani. Infatti, sono circa 2.600 gli imprenditori under 30 in meno rispetto al 2009 e, in direzione opposta a confermare il trend di progressivo invecchiamento, si registra il dato inerente alle cariche rivestite nelle aziende dagli over 50 che crescono del 10,1%.

Ma quali sono le ragioni alla base di tale invecchiamento della classe imprenditoriale calabrese in linea con il dato nazionale? Su tutte almeno tre: il difficoltoso accesso al credito, le condizioni istituzionali sfavorevoli e la scarsa formazione manageriale. Nello specifico, tali fattori incidono in misura eterogenea sull’invecchiamento della classe imprenditoriale calabrese. Il primo ostacolo in ordine di importanza per i giovani imprenditori (considerando tali gli under 40) riguarda l’accesso al credito e ai finanziamenti bancari (per il 28,4%) seguito dalle condizioni istituzionali poco favorevoli (per il 22,7%) che riguardano le condizioni non favorevoli di fiscalità e l’incertezza sul mercato del lavoro. Incidono significativamente anche la scarsa formazione manageriale e l’elevata sfiducia nei confronti dei giovani, come affermato rispettivamente dal 13,6% e dal 12,5% degli intervistati. Meno rilevanti tra gli “ostacoli” la scarsa cultura finanziaria (citata dal 9,1%) e lo scarso orientamento culturale all’imprenditoria (citato dall’8,1%).

Andando a guardare, poi, il dato disaggregato per le cinque province calabresi, il trend risulta più evidente nella provincia di maggiori dimensioni e tradizionalmente con la maggiore vocazione imprenditoriale, ossia Cosenza: nella provincia più settentrionale della Calabira la contrazione riguarda ben 1.057 giovani imprenditori in meno dal 2009 ad oggi, ossia il 40,2% sul totale regionale e il 15,7% in meno rispetto al 2009. Seguono Vibo Valentia (con un decremento del 15,9%), Crotone (con una riduzione del 15,6%), poi Reggio Calabria che fa registrare -10,8% e infine Catanzaro con un -8,8%.

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