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#calciofemminile: intervista a Alice Tortelli, giovane difensore del Firenze e della nazionale under 17

Creato il 01 maggio 2014 da Simo785
Alice Tortelli con la maglia della nazionale - Gentile concessione dell'Ufficio Stampa dell'A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

Alice Tortelli con la maglia della nazionale – Gentile concessione dell’Ufficio Stampa dell’A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

Oggi abbiamo il piacere di ospitare al Bar Frankie, Alice Tortelli. Alice gioca nel Firenze e nonostante la giovanissima età, 16 anni compiuti a gennaio, vanta già molte esperienze da titolare in Serie A ed è stata una delle artefici del terzo posto mondiale conquistato in Costa Rica dall’under 17. Da difensore e da fiorentina, il suo idolo non può che essere Gonzalo Rodriguez, un pilastro della Viola di Montella. Il suo sogno è di continuare a giocare a calcio ma adesso pensa a vivere giorno per giorno senza pensar troppo al futuro.
E ora conosciamo meglio Alice.

 

Intervista a cura di Andrea Grasso e Max Sesti

- Ciao Alice. Com’è nata la tua passione per il calcio?

La mia passione per il calcio è nata quando ero piccolina e andavo a vedere mio fratello agli allenamenti. Un giorno il suo allenatore Fabio, siccome mi vedeva sempre giocare fuori dal campo, mi chiese di provare. Da quel giorno non ho più smesso.  

 

- Siete da poco tornate in Italia dopo la fantastica avventura nel mondiale in Costa Rica. Al vostro ritorno siete state abissate da richieste d’amicizia su facebook, foto e feste da parte delle vostre compagne di squadra. Che emozioni avete provato?

Un’emozione strana perché forse non l’avevamo mai provata! Sicuramente felice perché vuol dire che anche il calcio femminile sta trovando spazio e sempre più persone si stanno appassionando, nonostante lo sottovalutassero prima.

 

- Nelle interviste che avete rilasciato in queste settimane, avete sempre detto che la forza della squadra era l’unione fra voi compagne. Un altro elemento importante, però, è rappresentato anche da mister Sbardella che andavate sempre ad abbracciare dopo un gol. Che rapporto avete con lui?

Un rapporto molto bello. É un allenatore che quando può ha sempre la battuta pronta, che oltre a farti divertire ti insegna molto. Poi vabbè ci sono momenti in cui deve comportarsi in maniera più severa ma se vuoi imparare e giusto che lui si comporti così.  

 

Alice Tortelli con la maglia della nazionale - Gentile concessione dell'Ufficio Stampa dell'A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

Alice Tortelli con la maglia della nazionale – Gentile concessione dell’Ufficio Stampa dell’A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

- Avete affrontato la massima competizione calcistica a livello mondiale e saper restare concentrate non è semplice, soprattutto quando si è molto giovani. Come gestivate la tensione e il pre-partita?

Eh sì, cercavamo sempre di riuscire a trasformare la tensione in carica. Ascoltavamo sempre una canzone “voglio coraggio” dei Sun durante il viaggio che ci portava allo stadio.

 

- Come vi preparava e vi caricava mister Sbardella?

Ci caricava e ci preparava cercando di farci rimanere tranquille, mettendoci a nostro agio e non facendoci sentire troppo l’ansia.  

 

- In Costa Rica avete giocato in stadi bellissimi da più di 20.000 posti e a ogni partita erano sempre pieni. In Italia, invece, è quasi una “fortuna” se trovate il campo in erba. Quali sensazioni avete provato a giocare in stadi affollati di persone lì solo per voi?

Sensazioni molto forti, forse irripetibili (speriamo di no). Ci sentivamo fortunate e onorate di giocare in stadi del genere… Brividi!  

 

- Dopo l’esperienza con la nazionale siete tornate a pieno regime con la vostra squadra. È stato faticoso riabituarvi ai ritmi del campionato italiano?

Forse le prime due partite, soprattutto per il fuso orario e anche perché la stanchezza iniziava a farsi sentire! La prima settimana e stata davvero dura! 

 

 - Sabato avete giocato con il Fimauto Valpolicella, uno scontro diretto per la salvezza che avete vinto ma non senza sofferenze. Quanto era importante vincere?

Era fondamentale vincere per riuscire a raggiungere il nostro obiettivo cioè evitare i play out ma come dice sempre il mister, ancora non siamo nulla. 

 

Alice Tortelli con la maglia del Firenze - Gentile concessione dell'Ufficio Stampa dell'A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

Alice Tortelli con la maglia del Firenze – Gentile concessione dell’Ufficio Stampa dell’A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

 - A pochi minuti dalla fine del primo tempo siete passate in vantaggio ma nel secondo tempo il Valpolicella è partito meglio e ha trovato quasi subito il pareggio su rigore. Non vi siete arrese e nei cinque minuti finali avete trovato due gol che hanno chiuso la partita. Quanto ha influito la tenacia del vostro mister Fattori per vincere la partita?

La forza della squadra e anche dell’allenatore è stata fondamentale per portare a casa questo risultato positivo. 

 

 - Come valuti nel complesso la partita?

Secondo me è stata una partita in cui meritavamo la vittoria.

 

- Il Firenze è in lotta per la salvezza e si sta contendendo l’ottavo posto con la Res Roma. Quanto ci credete alla salvezza senza passare dai play-out? Un commento sulla stagione attuale e un pensiero per il futuro della squadra?

Ci crediamo molto nella salvezza senza passare dai play out. É stata stagione combattuta, fatta di alti e bassi. Forse in alcune situazione potevamo restare più concentrate, soprattutto negli ultimi minuti della partita. Siamo una squadra molto giovane che potrebbe ottenere grandi risultati. 

 

- In Costa Rica avete affrontato diverse realtà calcistiche con una cultura del calcio femminile più avanzata. Che cosa manca secondo te al calcio femminile italiano per raggiungere i livelli di altri paesi europei?

Secondo me manca un po’ di “intelligenza” se così si può definire di alcune persone che vedono il calcio femminile come un’anomalia, una stranezza. Noi calciatrici ci stiamo mettendo tutte noi stesse per far si che in Italia si raggiunga il livello degli altri passi europei. 

 

 - Cosa si può fare secondo per far apprezzare di più questo sport?

Per far apprezzare di più questo sport si potrebbe pubblicizzarlo un po’ di più, nelle scuole, nelle feste per lo sport, in televisione. Per arrivare dritti alle persone. 

 

Alice Tortelli con la maglia del Firenze - Gentile concessione dell'Ufficio Stampa dell'A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

Alice Tortelli con la maglia del Firenze – Gentile concessione dell’Ufficio Stampa dell’A.C.F. Firenze Mattia Martini. Fotografo Cristiano Martini

- Quali sono i tuoi prossimi obiettivi calcistici?

Sono ancora giovane, però mi piacerebbe continuare il mio cammino con l’under 17 e con la prima squadra del Firenze. 

 

- Chi è il tuo idolo (maschile o femminile)?

Uno dei miei idoli maschili è Rodriguez della Fiorentina, troppo forte. Poi, secondo me, Gabbiadini é una tra le giocatrici più forti. L’ammiro molto e mi è piaciuto molto essermi confrontata con lei in Firenze-Verona. 

 

 - Qual è il tuo sogno nel cassetto riguardo la vita privata?

Non saprei quale sia il mio sogno nel cassetto riguardo la vita privata, non mi piace fantasticare, vivo la vita giorno per giorno.

 

Ringrazio Alice, per aver risposto alle domande e per aver concesso ai lettori la possibilità di farsi conoscere meglio. Ringrazio anche Mattia Martini, Addetto Stampa dell’A.C.F. Firenze, per la gentile collaborazione e per la professionalità che lo contraddistingue.

Da me e da tutti gli amici del Bar Frankie, un caloroso in bocca al lupo a Alice, Mattia e all’A.C.F. Firenze per il prosieguo della stagione.

 


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