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Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci (al 18 agosto)

Creato il 19 agosto 2015 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Continua l'appuntamento con il tabellone completo del Calciomercato con costi dei cartellini, plusvalenze, ingaggi, ammortamenti di tutte le squadre di Serie A.

Gli ingaggi inseriti sono quelli lordi (calcolati con una tabella di conversione rispetto a quelli netti spesso dichiarati dalle squadre o dagli organi di informazione), ma non sempre contribuiscono nella loro totalità al calcolo della cifra presente nell'ultima colonna. Questo perché l'ingaggio che "pesa" sul bilancio è calcolato come differenza rispetto allo stesso valore dell'anno precedente (esempio: se un giocatore è stato in prestito nella squadra X per tutto il 2014/15 e viene poi riscattato dalla stessa società nel 2015/16 lo troverete fra i nuovi acquisti, nella tabella sarà presente il suo stipendio, ma quell'ingaggio non verrà aggiunto nel calcolo dell'ultima colonna perché il calciatore veniva regolarmente pagato dalla squadra X anche nella stagione precedente). Superata la data del 30 giugno, tutti i giocatori attualmente svincolati che non hanno ancora rinnovato il contratto con le proprie squadre sono stati inseriti fra le cessioni. Se qualcuno troverà nel corso dell'estate un accordo con la sua squadra per restare verrà ovviamente tolto dalla tabella cessioni.

Il tabellone riepilogativorelativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totalie il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):

Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci (al 18 agosto)

Improvvisa come un fulmine, in un'insolitamente piovosa domenica post-Ferragostiana si è abbattuta sul calciomercato la notizia del passaggio di Kovacic dall'Inter al Real Madrid. Ma se il posto dove cade fulmine non si può mai prevedere (a meno di non avere a disposizione una DeLorean capace di viaggiare nel tempo...), l'addio del croato ai nerazzurri era pronosticabile eccome come sa chi legge da tempo questa rubrica. Dal giorno dell'acquisto di Kondogbia, come potete leggere QUI, ho ripetutamente ipotizzato che Kovacic non avrebbe chiuso la campagna acquisti ad Appiano Gentile. Non perché io abbia particolari doti di preveggenza o una DeLorean nel garage, ma perché i vincoli del Fair Play Finanziario parlavano abbastanza chiaramente: l'Inter ha l'assoluta necessità di chiudere la campagna acquisti con un attivo sul bilancio dato dalle operazioni di mercato di almeno 30 milioni, un obiettivo che forse avrebbe potuto raggiungere liberandosi dei 4-5 esuberi ancora in rosa ma senza avere così i fondi necessari per mettere a segno gli ultimi colpi in entrata utili non solo per rinforzare la squadra ma anche per rimpiazzare numericamente i giocatori ceduti.

Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci (al 18 agosto)

Per i 17 posti dedicati ai " giocatori non cresciuti in Italia" dal regolamento d'iscrizione alla Serie A di quest'anno, l'Inter ha infatti per il momento proprio 17 calciatori e quindi non ha più grossi problemi di rosa "extralarge": Brozovic, Carrizo, Dodò, Guarin, Handanovic, Hernanes, Juan Jesus, Kondogbia, Medel, Miranda, Montoya, Murillo, Nagatomo, Palacio, Schelotto, Taider e Vidic. Ne potrà quindi comprare tanti quanti ne verranno venduti da qui in poi, anche se resta addirittura plausibile l'ipotesi di non inserire Vidic fra i 25 della "Lista Serie A" fino a gennaio dato l'infortunio che lo terrà sicuramente fuori dai campi fino a Natale, rimandando così un'ultima cessione alla sessione invernale del mercato. Presa in pieno la previsione Kovacic, ora c'è da capire cosa potrà fare l'Inter dei soldi incassati con lui da qui a fine agosto.

Per farlo, va innanzitutto ricordato che la mia previsione di bilancio di mercato finale a +30 per sottostare ai vincoli del Fair Play Finanziario è ottimistica e presume un ottimo lavoro dal punto di vista dell'aumento dei ricavi commerciali. Non mi stupirei se alla fine l'attivo di mercato fosse ancora maggiore: ciò non vorrebbe dire che i dirigenti non hanno speso tutto quanto era possibile spendere, ma sarebbe invece un'indicazione importante del fatto che i soldi da ricavare tramite le operazioni di mercato erano ancora di più di quanto previsto. Fatta la premessa, vediamo dalle tabelle la situazione a oggi, dando per scontato il passaggio di Kovacic al Real Madrid in attesa dell'ufficialità e prendendo momentaneamente per buone le voci che parlano di 35 milioni come costo del cartellino: l'Inter ha migliorato il suo bilancio annuale con le operazioni di mercato di 44,5 milioni e ha un attivo nel solo bilancio costi-ricavi dei cartellini di 17,6 milioni. Dati che smentiscono le conclusioni troppo affrettate di chi sosteneva che Thohir stesse mettendo in piedi una campagna acquisti onerosa senza tenere in alcun conto i vincoli del Fair Play. Vediamo infatti che il +44,5 del bilancio annuale raggiunge e supera l'obiettivo +30, lasciando probabilmente margine per nuove operazioni in entrata fatte salve tutte le avvertenze sui calcoli esposte in precedenza (anche considerando che dalle eventuali uscite di Nagatomo, Taider, D'Ambrosio, Schelotto e Andreolli potrebbero prodursi risparmi compresi fra un range di 10 e 20 milioni a seconda delle condizioni di vendita). Da una situazione di mercato totalmente bloccato per mancanza di fondi come era fino a Ferragosto, l'Inter può invece ora riprendere con rinnovato slancio i tentativi per portare ad Appiano Gentile gli altri 4 giocatori richiesti da Mancini. In primo luogo a questo punto non me la sento di escludere categoricamente la possibilità che venga deciso di acquistare Perisic a titolo definitivo alle cifre richieste dal Wolfsburg o con un leggero sconto. A bilancio ci sarebbe davvero poca differenza fra un prestito molto oneroso e un acquisto a titolo definitivo e il cash per l'operazione dovrebbe essere arrivato proprio dall'operazione Kovacic. Fra ammortamento annuale e stipendio, il croato dovrebbe pesare sul bilancio annuale circa 7 milioni di euro (ipotizzando un costo del cartellino di 17 milioni). Per quanto riguarda gli altri obiettivi, date le cifre di acquisto che vengono ipotizzate dai principali organi di informazione, Criscito peserebbe fra cartellino e stipendio fra gli 8 e i 9 milioni, Perotti 5, Felipe Melosarebbe costato meno di 5 se non avesse rinnovato con il Galatasaray mentre ora acquistarlo diventa sicuramente più complicato e oneroso, Fabio Coentrao 7 solo di stipendio annuale. Insomma, rimane comunque difficile prenderli tutti, ma sicuramente aumentano le chance che quasi sicuramente uno e probabilmente almeno un paio riescano a essere acquistati dai nerazzurri in queste due ultime settimane di mercato.

Concludo questa lunga parte dedicata all'Inter con due annotazioni. La prima è che la cessione di Kovacic era già stata messa in conto come soluzione probabile di fine mercato al momento dell'acquisto di Kondogbia, Jovetic e compagnia, quindi è anche grazie alla consapevolezza di poterlo cedere che sono stati messi a segno alcuni colpi nelle scorse settimane. La seconda è che se per quest'anno l'Inter pare essere sulla buona strada per soddisfare le richieste Uefa, non si può ignorare che l'anno prossimo la situazione rischia di essere ancora più dura se non si riusciranno a centrare i soldi della Champions League (ma in parte anche con quelli...). Questo perché, a conti fatti, di quei 44,5 milioni di attivo racimolati fino a oggi nessuno è un risparmio dei costi strutturale, ovvero ripetibile nella prossima annata. Il risultato è infatti stato raggiunto con 52,9 milioni di plusvalenze che sono nel bilancio 2015/16 ma non si ripeteranno nel 2016/17, mentre i costi fra stipendi, ammortamenti e prestiti sono aumentati per ora di 7,4 milioni e questa cifra viene invece in gran parte riportata anche nei bilanci successivi. Se pensate che per la stagione 2016/17 l'Uefa chiede all'Inter addirittura il pareggio di bilancio (e quindi un aumento dei ricavi o un taglio dei costi di ulteriori 30 milioni rispetto al 2015/16), capite che anche nella prossima stagione i dirigenti nerazzurri saranno chiamati a equilibrismi finanziari simili a quelli di quest'anno con la necessità di fare tante buone plusvalenze con giocatori ritenuti non indispensabili per evitare il rischio di essere costretti a utilizzare i giocatori migliori (per esempio Icardi) per coprire le falle di bilancio con una sola, altissima, plusvalenza.

Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci (al 18 agosto)

Passiamo ora alla Roma, la seconda squadra italiana costretta a fare mercato con un occhio al Fair Play Finanziario. Dopo gli elevati incassi ottenuti con le cessioni di Romagnoli e Bertolacci, i giallorossi hanno ulteriormente riempito le casse societarie con l'uscita di Yanga-Mbiwa destinazione Lione. Al suo posto è già praticamente arrivato Rudiger, che oggi dovrebbe sostenere la seconda parte delle visite mediche prima di firmare il contratto. Le ultime notizie parlano per lui di un prestito oneroso a 4 milioni di euro (nelle tabelle ho inserito questa cifra, che varierò eventualmente nel prossimo aggiornamento se cambieranno i termini della questione). Inoltre sembra a un passo da Trigoria anche Digne e anche lui verrebbe ingaggiato con la formula del prestito... guardando la lista dei giocatori acquistati dalla Roma si nota che praticamente tutti i nuovi arrivi sono stati presi con questa formula e non perché Pallotta ha improvvisamente finito i soldi, ma proprio per ottimizzare le spese rimanendo all'interno dei vincoli sottoscritti nell'accordo transattivo con l'Uefa firmato a maggio. E' sintomatico notare come la Roma - punita, ma per un'infrazione meno grave e quindi con pene più lievi - abbia puntato esclusivamente su prestiti annuali, mentre l'Inter quando ha potuto ha spinto per ottenere prestiti biennali. Poiché questi prestiti sono tutti con obbligo di riscatto (dichiarato o comunque concordato fra le parti), è chiaro che la Roma agendo così ha la fondata speranza di avere le mani libere già a partire dal prossimo mercato, mentre per l'Inter la strada del risanamento finanziario è più lunga e induce a procrastinare il più possibile ogni pagamento.

Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci (al 18 agosto)

In testa alla nostra classifica delle squadre ad aver inciso di più sul bilancio annuale rimane il Napoli anche se, come previsto, i partenopei hanno iniziato a rientrare di un po' di soldi spesi con la cessione di Inler al Leicester. Come abbiamo visto nelle scorse settimane sono davvero tanti i giocatori che potrebbero lasciare la squadra nelle ultime due settimane di mercato (per ora addirittura in quattro non sarebbero iscrivibili dato il contingentamento delle rose) e riportare vicino al pareggio, se non in attivo, il bilancio delle spese. Grazie a queste cessioni è sempre possibile per De Laurentiis completare la campagna acquisti con altri due giocatori, che pare potrebbero ricoprire i ruoli di difensore centrale e centrocampista avanzato. Per il primo nome è ancora in ballo Maksimovic del Torino, anche se per il momento Cairo tiene duro, mentre per il secondo si parla di Soriano della Sampdoria che però è dato anche in orbita Milan.

Con l'abbattimento dei costi dell'Inter dato dall'affare Kovacic, il Milan è sempre più solo al comando come spese per i cartellini e come costi totali. I rossoneri sono sempre in attesa di un segnale per fiondarsi a Parigi e portare a Milanello Ibrahimovic prima della fine del mercato, ma a due settimane dallo "stop alle contrattazioni" la dirigenza dei PSG non vuole mollare e continua a pretendere la permanenza dello svedese in squadra fino alla fine del contratto. E' uno di quei gialli del mercato che avranno una soluzione certa solo alle 23 del 31 agosto. Prima ogni colpo di scena è possibile...

Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci (al 18 agosto)

L'unica squadra che si può avvicinare alle elevate spese del Milan (se non addirittura superarle almeno per i costi totali) è la Juventus, ancora alla ricerca di un trequartista e di un secondo giocatore (fino a ieri sera sembrava più un centrocampista, in queste ore invece pare quasi fatta per Alex Sandro che dovrebbe arrivare a Torino per circa 22 milioni, con una peso totale sul bilancio di 9 milioni fra cartellino e ingaggio e 45 come "costi totali pluriennali"). I bianconeri, in attesa dell'ufficialità per il terzino sinistro brasiliano, sono l'unica squadra la cui posizione nella nostra tabella è inusuale. Non è infatti strano trovare fra le squadre più virtuose quelle che da bilancio hanno più bisogno di plusvalenze ogni anno ( Fiorentina e, soprattutto, Udinese e Palermo), le squadre che lottano contro i vincoli del Financial Fair Play ( Inter e Roma) e quelle che sfruttano un bilancio su anno solare per far valere più le plusvalenze che le spese nella sessione estiva. La Juventus invece non ha grossi problemi di bilancio e dopo la cessione di Vidal ha sicuramente soldi da spendere (l'offerta per Alex Sandro lo dimostra), ma pare stia facendo molta fatica a decidere su chi puntare per il ruolo di trequartista. Le decine di nomi uscite dalle varie fonti giornalistiche in questi giorni non hanno chiarito alcunché se non che di certezze ce ne sono davvero poche e quindi alcuni passano direttamente alle invenzioni giusto per dare in pasto al pubblico qualche notizia. I casi sono due: o la società è bravissima a non far trapelare nulla dei suoi movimenti oppure c'è uno strano immobilismo e una preoccupante indecisione, visto e considerato che nessuno a Vinovo nega la necessità di completare la squadra. Inutile ripetere anche oggi i possibili nomi già fatti nelle scorse settimane. Aggiungo rispetto ai precedenti aggiornamenti che sembra definitivamente sfumato Gotze, così come pare difficilissima la pista Isco nonostante l'arrivo di Kovacic al Real Madrid abbia affollato ulteriormente il parco di centrocampisti offensivi degli spagnoli. Da ieri sera è tornato di moda il nome di Mkhitaryan del Borussia Dortmund, reduce da una stagione abbastanza negativa (5 gol e 7 assist in 42 presenze) ma partito bene in questa (6 gol e 3 assist in 4 partite). L'armeno, ammesso che i tedeschi lo cedano, a Torino rappresenterebbe sicuramente una soluzione di ripiego causa incedibilità di tutti gli altri obiettivi e toccherebbe ad Allegri provare a farlo rendere sui livelli di quando giocava allo Shakhtar Donetsk (29 gol e 13 assist in 42 presenze nel 2012/13).

La Fiorentina infine ha messo a segno il colpo Kalinic ma è un'altra squadra dalla quale ci dobbiamo aspettare diversi movimenti da qui a fine mercato: magari non grandi nomi, ma diverse uscite (al momento tre giocatori non potrebbero essere iscritti nella lista dei "25") e qualche entrata per completare la rosa.

Ricordo che, per convenzione, per gli acquisti in prestito e le cessioni concluse dopo il 15 agosto utilizzo un coefficiente annuo per il conteggio degli stipendi di 0,833 pari a 10 mesi su 12.

I dettagli delle singole operazioni di tutte le squadre di Serie A, insieme alle principali Big Europee sono disponibili direttamente sul sito di Fantagazzetta.com, che ringraziamo, al quale potete accedere attraverso questo link.


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