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#Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci al 20.01

Creato il 21 gennaio 2015 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Come fatto in occasione della sessione estiva del calciomercato, anche nel corso del mese di gennaio 2015 ospiteremo una sintesi delle analisi di Marco De Santis. Con cadenza settimanale, Marco andrà a caccia delle informazioni sulle singole operazioni, mettendo in evidenza non solo l'impatto in termini di costo/vendita del cartellino del calciatore, ma anche il suo impatto complessivo sul bilancio della squadra (stipendio, ammortamenti, ecc.).

#Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci al 20.01

E' la Sampdoria ad aver movimentato questa settimana di calciomercato. Prima con il "tormentone" Muriel: il suo trasferimento e quello di Coda dall' Udinese alla Samp hanno rischiato di saltare per via delle precarie condizioni fisiche del colombiano. Il tiramolla si è concluso però con un lieto fine: le due squadre si sono accordate per uno sconto rispetto al prezzo originariamente concordato e l'Udinese ha accettato di pagare lo stipendio al giocatore fino a metà marzo.

#Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci al 20.01

Mentre si adoperavano per risolvere la situazione dei due giocatori dell'Udinese, i blucerchiati dicono di aver concluso anche il clamoroso ingaggio di Eto'o. Dopo una prima parte di stagione all' Everton, dove ha giocato da titolare poco meno della metà delle partite segnando tre reti, il camerunense ha sfruttato una clausola del suo contratto che gli permetteva di liberarsi gratis per tornare in Italia. Solo il tempo ci potrà dire se questo acquisto sarà un ulteriore salto di qualità nella sorprendente crescita della Sampdoria o se si tratta di un nuovo caso di giocatore che viene a "svernare" nel nostro campionato portando a casa l'ultimo buon contratto della carriera. In ogni caso la squadra di Ferrero è l'assoluta regina di questa prima fase di mercato. Ricordo che i blucerchiati hanno un bilancio su anno solare, cosa che permette loro più margini di manovra in questa fase della stagione: eventuali sforamenti del budget potranno infatti essere colmati anche nel corso del mercato estivo.

#Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci al 20.01

Le cosiddette "big" hanno vissuto una settimana particolarmente tranquilla. L'unico spostamento che ha fatto un po' parlare, in attesa dell'ufficialità sulla cessione a titolo definitivo di Jedvaj dalla Roma al Bayer Leverkusen che porterà un bel gruzzolo nelle casse giallorosse (circa 2,5 milioni di plusvalenza da investire sull'acquisto della seconda metà di Nainggolan), è stato l'arrivo di Suso al Milan al posto di Saponara, prestato all' Empoli. Né il Milan né il Liverpoolhanno fatto chiarezza sulla cifra spesa dai rossoneri per garantirsi il giocatore con sei mesi d'anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto con i Reds. Poiché fonti inglesi parlano di un costo "simbolico" ho inserito in tabellone una cifra di 100 mila euro, compatibile con un eventuale premio di valorizzazione a favore degli inglesi. Il poco movimento delle grandi ci permette un paio di considerazioni su due situazioni, quella riguardante l'acquisto in prestito con riscatto obbligatorio di Shaqiri all' Inter e quella riguardante i vantaggi e gli svantaggi che avrebbe la Juventus dalla cessione di Pogba a giugno.

Per quanto riguarda Shaqiri, alcune fonti sostengono che l'ammortamento del giocatore andrebbe già contato da questo semestre essendo obbligatorio il riscatto. Dal canto suo, però, Fassone dell'Inter ha più volte sottolineato come per questa stagione sia l'arrivo di Shaqiri che quello di Podolski graveranno sulle casse nerazzurre solo per la parte relativa al loro ingaggio. A mio avviso chi dice la verità in questo caso è Fassone e ne ho avuto ulteriore conferma grazie al lettore Andrea Bovenzi, che mi ha fatto notare un caso simile riguardante la Roma di qualche anno fa ( Borriello). Andando a riguardare i comunicati ufficiali del periodo, si nota che i giallorossi sono stati costretti - in quanto società quotata in borsa - a iniziare fin da subito l'ammortamento di un giocatore acquistato con "obbligo di riscatto" (con obbligo sancito dal contratto e non con un semplice "gentlemen's agreement"), mentre questa costrizione non c'è per le società non quotate. Essendo l'Inter non quotata in borsa e convenendo ai nerazzurri rinviare l'inizio dell'ammortamento al prossimo bilancio, ritengo opportuno considerare zero l'ammortamento per questi primi sei mesi di contratto dello svizzero.

#Calciomercato 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci al 20.01

Passando alla Juventus, che ieri ha acquistato il primavera Lirola, si discute molto sulla eventuale scelta di cedere a giugno di Pogba per una possibile cifra di 100 milioni. Fra i vari analisti e tifosi c'è una netta divisione fra chi pensa che un evento di questo tipo possa permettere alla Juve di investire nel bilancio 2015/16 tutti e 100 i milioni incassati e chi dice che in realtà una plusvalenza così alta sia poco sfruttabile in chiave mercato perché si incassa tutta in un anno, mentre i costi di numerosi acquisti di livello andrebbero a incidere su molti bilanci futuri mettendo velocemente in crisi la struttura economica della squadra. La verità, come spesso capita, sta nel mezzo. O se non proprio nel mezzo, di sicuro non è una delle due scritte sopra. Il problema di conclusioni di questo tipo è che semplificano troppo uno scenario nel quale invece le variabili sono numerose e non tutte prevedibili. Partiamo quindi dalle certezze: 100 milioni di plusvalenza di sicuro sono manna dal cielo per i conti societari, al di là di quando verranno spesi sono soldi che prima non c'erano e ora ci sarebbero; è però vero che i 100 milioni ricadrebbero tutti sul bilancio 2015/16 e non avrebbero effetti benefici sui bilanci successivi; è altrettanto vero che spese ingenti di rafforzamento nella campagna acquisti 2015/16 porterebbero a grossi deficit nei bilanci successivi se non fossero accompagnate da aumenti in una o più voci di ricavi. E proprio qui casca l'asino. Tutti i ragionamenti fatti in questi giorni nascono dall'ipotesi che nulla vari a bilancio se non questa megaplusvalenza in entrata e le spese dei nuovi acquisti in uscita. Ma ovviamente non sarà così. Da una parte solo i massimi dirigenti societari possono fare ipotesi credibili su come i ricavi potranno aumentare anno per anno nel prossimo futuro, quindi solo loro sanno se ingenti spese nel 2015/16 potrebbero poi essere coperte da un aumento futuro delle entrate. Dall'altra, anche in assenza di ricavi in grande aumento, portare un numero maggiore di campioni in squadra potrebbe dare il via a quell'effetto "volano" con il quale fanno campagna acquisti già molte big europee: ogni anno si vende un top player per coprire il buco di bilancio e finanziare i "grandi" acquisti della campagna trasferimenti successiva. Un meccanismo che però funziona solo se di top player ne hai diversi e se riesci a rimpiazzarli sempre con giocatori che aumentano il loro valore nel tempo e possano essere rivenduti. In conclusione, la mia personale opinione è che in caso arrivino nelle casse societarie questi 100 milioni, un approccio piuttosto neutro rispetto al "rischio" sarebbe quello di aumentare i costi di circa 30 milioni (intesi qui come la somma di stipendi e ammortamenti, non come il disavanzo relativo al costo dei cartellini), in modo da avere almeno un triennio nel quale questo aumento dei costi sia già sicuramente coperto dai soldi intascati con la cessione di Pogba (esempio: 33×3=99 con i tre bilanci dal 2015/16 al 2017/18 chiusi rispettivamente a +66, -33, -33). 30 milioni su un bilancio annuale sono una bella cifra per rinforzare la squadra se pensate che il solo Tevez pesa a bilancio per più di 10 milioni annui. Allo stesso tempo, per sperare che l'effetto "volano" duri si dovrebbe investire di più su giocatori ancora nel pieno dell'attività, che possono pure essere già campioni affermati e costosi ma che in futuro possano essere rivenduti per ripianare i bilanci in in caso di necessità, piuttosto che su giocatori destinati a chiudere la carriera a Torino o ad andare via a parametro zero per limiti d'età o scelte di vita (come capiterà con Tevez). Nel frattempo, una squadra così rinforzata avrebbe più chance di incassare soldi grazie alle sue vittorie e di coprire anche con questi premi i maggiori costi, senza dover per forza vendere qualcuno...

I dettagli delle singole operazioni di tutte le squadre di Serie A, insieme alle principali Big Europee (Real Madrid, Barcelona, Atletico Madrid, Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Arsenal, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Shalke 04, Bayer Leverkusen, PSG e Monaco) sono disponibili direttamente sul Blog "Calcio e Altri Elementi", al quale potete accedere attraverso questo link.


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