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Calcolo ritenuta d’acconto con le nuove percentuali: software, domande e chiarimenti

Da Raffa269

Calcolo ritenuta d’acconto con le nuove percentuali: software, domande e chiarimentiIn questo articolo vedremo come si effettua il calcolo della ritenuta d'acconto in fattura a seconda delle diverse attività, situazioni soggettive, regimi fiscali adottati che possono modificare la percentuale di applicazione e la base imponibile su cui applicarla cercando di dare spunti, risposte, chiarimenti alle vostre domande.

Che cosa è la Ritenuta d'acconto

La ritenuta d'acconto non è altro che un prelievo che ci viene applicato dal nostro cliente (se soggetto passivo di imposta in linea generale) su quanto dovuto e che viene versata dal nostro cliente allo Stato mediante il modello F24. (Questo è in modo molto semplice quello che chiamasi in linguaggio tecnico meccanismo della sostituzione di imposta in cui un Soggetto/Cliente/ Sostituto che sta a monte trattiene una somma a titolo di imposta o acconto al Soggetto/Fornitore/Sostituito che sta a valle). In tal modo lo Stato riesce a concentrare su cliente più facilmente raggiungibili il prelievo fiscale (e farselo anche anticipare prima del dovuto) altrimenti dovrebbe inseguire milioni di piccoli contribuenti e sarebbe molto più costoso.

Su cosa si applica: Quali voci entrano nel calcolo della ritenuta d'acconto in sintesi

In estrema sintesi cerchiamo di quantificare e qualificare le voci su cui si applica la ritenuta d'acconto in fattura e dopo realizzeremo le fattispecie più particolari facendo anche alcuni esempi.

La prima voce soggetta sicuramente ritenuta racconto l'onorario compenso professionale che avete definito un vostro cliente. La seconda voce riguarda il contributo previdenziale integrativo addebitato al cliente solitamente come seconda voce indicata in fattura. Successivamente avremo le spese forfettarie definiti anticipatamente con il cliente e aventi ad oggetto costi e spese strumentali all'esecuzione dell'attività.

Avremo poi le indennità riconosciute al professionista cui mi ricordo la più divertente che ho letto è quella dedicata all'assenza da studio secondo cui il professionista addebitata in fattura i costi derivanti dalla mancata presenza a studio cliente. Anche questa sarà soggetta calcolo della ritenuta d'ascolto.

Una volta quantificato il montante relativo alla base imponibile su cui applicare la ritenuta d'acconto ci manca la percentuale da applicare.

Ritenute a titolo di acconto e ritenute a titolo di imposta

Vi ricordo comunque che noi abbiamo due tipologie macro... Ritenute a titolo d'acconto che potremmo definire come una anticipazione del pagamento delle tasse delle imposte che non completano il versamento ma rappresentano solamente un'autotassazione da scomputare poi nella dichiarazione dei redditi perché sono spesso applichiate nel caso di soggetti aventi personalità giuridica che non esercitano prestazioni di lavoro autonomo. Diverso invece sono di ritenute a titolo di imposta che invece estinguere l'obbligazione tributaria in toto.

Inoltre oltre a queste due macro tipologie distinte per la finalità ne esistono anche altre che variano in base alla natura del reddito da cui si originano e che sono: ritenute a titolo di acconto su redditi di lavoro dipendente, sui redditi di lavoro autonomo, sui redditi di capitale e sui redditi diversi.

Aliquote da applicare nel calcolo

Iniziamo con la categoria è quella di lavoro autonomo per i quali viene prevista l'applicazione di una ritenuta di acconto sui compensi erogati a fronte di prestazioni professionali occasionali e non calcolata con un'aliquota delle 20% sul 100% del reddito incassato nel caso di professionisti residenti nel territorio della Repubblica italiana, Oppure del 30% nel caso di soggetti non residenti.

Con la stessa percentuale del 20% del 30% se residenti viene applicata anche nei seguenti casi:

  • Compensi per prestazioni occasionali;
  • Compensi terra prestazioni derivanti da rapporti di agenzia mediazione rappresentanza sia di carattere occasionale che non;
  • Compensi derivanti anche dalle indennità di cessazione di rapporti di agenzia limitatamente al caso in cui siano erogate a persone fisiche o società di persone;
  • Indennità per la cessazione di funzioni notarili;
  • Compensi erogati cambia agenti ho venditori a domicilio;
  • Proventi derivanti la partecipazione di associati per il solo lavoro;
  • Prestazioni derivanti dall'utilizzazione di marchi brevetti opere dell'ingegno (20% anche se percettore non residente);
  • Compensi erogati a sportivi professionisti sempre nell'ambito di attività non caratterizzati dall'imprenditorialità ho anche compensi erogati sotto forma di indennità oppure rimborsi (23%);
  • Ultima fattispecie che mi capitata di recente è rappresentata dai compensi percepiti dagli eredi di un lavoratore autonomo che subentreranno nel rapporto richiedendo l'applicazione della ritenuta sempre nella misura del 20%.

Potete aiutarvi con la tabella di seguito descritta

Una volta capito quanto effettuare dovrete poi versare entro il 16 del mese successivo a quello di erogazione del compenso la ritenuta applicata al vostro fornitore professionista versando il modello F24 ed indicando il costi tributo 1040 o altro codice tributo dipendente dalla tipologia di prestazione effettuata.

A tal proposito vi segnalo l'articolo dedicato alla compilazione del modello F24 per il versamento delle ritenuta dove troverete anche come si compila quello con il codice tributo 1040.

Scarica Calcolo Ritenuta in xls

Software calcolo ritenuta d'acconto - Foglio di calcolo

Dopo questo avete spero tutti i riferimenti e principali strumenti per calcolarvi la ritenuta :-)

Agenzie che si valgono in via continuativa reddituale dell'opera di dipendenti conti terzi

Nel caso di compensi erogati a titolo di provvigioni per prestazioni derivanti da rapporti di agenzia mandato mediazioni commissione rappresentanza anche non abituali è necessario distinguere il caso in cui si applichi una ritenuta di acconto del 20% calcolata però sul 50% del reddito dal caso in cui si applica il 23% sul 20% del compenso percepito nel caso in cui la controparte presenti una dichiarazione nella quale afferma dichiara che si avvale della prestazione continuativa e abituale di dipendenti. Tale dichiarazione dovrà essere spedita entro il 31 dicembre dell'anno antecedente a quello in cui si vuole usufruire di questa decurtazione nell'applicazione della ritenuta e si impegna anche a comunicare eventuali variazioni che possono inficiare tale beneficio alla controparte entro 15 giorni dall'avvenimento del presupposto.

Professionisti non residenti in Italia

Nel caso di compensi erogati nell'ambito di prestazioni professionali a soggetti non residenti il 30% applicato titolo di ritenuta d'acconto sull'intero reddito corrisposto al professionista o semplicemente fornitore sarà a titolo di imposta e non di acconto. Sarà poi lui a dover richiedere nel proprio paese il riconoscimento del credito a titolo d'imposta e se lo dovrà deportare dalle proprie tasse.

Forse vi serve un'ultima cosa ancora: se state leggendo questo articolo e vi rendete conto che avete sbagliato nel calcolare o versarla in ritardo leggete l'articolo dedicato al ravvedimento operoso sulle ritenute d'acconto che vi consentirà di ridurre in modo considerevole le sanzioni o multe prima che vi vengano applicate nella misura del 30% dall'agenzia delle entrate!!!

Esempio di rappresentazione delle spese in fattura

Riferimento normativo

Calcolo ritenuta d’acconto nuove percentuali: software, domande chiarimenti

Articolo 23 del DPR 600 del 1973

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