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Calendario che è

Da Galadriel
Calendario che è come Calendario che è!
Certo, che ne Giulio Cesare ne tanto meno Papa Gregorio potevano immaginare nemmeno lontanamente cosa sarebbe diventato il calendario nell’era moderna.
Oggetto cult, dove donne puerpere famose e non, tute blue, uomini e donne in carriera posano per denunciare, promuovere e scandalizzare, e…chi più ne ha, prego si accomodi.
Il calendario che è nell’era moderna, occasione di opportunità per tutti e tutte le sex symbol, che sfornando foto coperte da veli mossi da energie “eoliche” mettono in bella mostra le proprie doti e beltà cosi come madre natura le ha fatte e che pare riesca a dare tanta prosperità, magari a scapito di qualche povero figlio o figlia di un dio minore, coadiuvata, perchè no da fotoritocchi grafici e medicali che paiono essere in grado di donare se non eguagliare la perfezione assoluta.

Calendario che è

Cindy Crawford "Calendario Max "


Su tutti fa da precursore del genere la rivista Max che fin dai primi anni Novanta ha messo a nudo attrici e modelle "mozzafiato". La prima importante bellezza ad aver posato in pose erotiche per il calendario di "Max" fu la modella Cindy Crawford seguita a ruota dalla scandinava tricolor nazionale Anna Falchi che deliziò i lettori di "Max" con il suo corpo statuario, dando vita ad una sorta di scontro titanico tra la statua delle libertà USA e la più modesta italica statua.

Calendario che è

Anna Falchi "Calendario Max"


Il calendario oggi diventa una delle tante fonti di pubblicità e di notorietà, ma anche di tradizione, come quello storico e sempre presente dell’arma dei carabinieri, dove ormai pare sia divenuto un vero e proprio oggetto da collezione.
Venne realizzato per la prima volta a Firenze nel 1928, per iniziativa del generale Gino Poggesi, all'epoca Ispettore della III Zona Carabinieri. Successivamente, nel 1934 e sino al 1944, la sua realizzazione venne affidata al Museo storico dell'Arma dei Carabinieri.
A causa degli eventi bellici la pubblicazione fu interrotta per essere ripresa solo nel 1950, a cura del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, che ne ha curato ininterrottamente la pubblicazione, alimentando così una tradizione molto apprezzata che fa sì che il calendario sia oggetto, ormai da tempo, di grande attenzione da parte di collezionisti o di appassionati di cimeli militari.

Calendario che è

Calendario dell'arma dei carabinieri


Rientra nella tradizione il fatto che i militari dell'Arma siano soliti fare dono ogni anno del calendario ad amici, conoscenti e a coloro con cui si relazionano normalmente per motivi di servizio; il crescente interesse per tale pubblicazione, che ogni anno è dedicato ad un tema attinente alla storia o all'attività dell'istituzione, fa sì che il calendario sia esposto negli esercizi pubblici, nelle sale di attesa e all'interno di studi professionali e negli uffici pubblici. Infatti il calendario, la cui tiratura è molto elevata (per l'anno 2013 la tiratura è stata di 1.200.000 copie, di cui 8.000 in inglese, francese, spagnolo e tedesco, non è in vendita nelle edicole ma può essere acquistato solamente dal personale dell'Arma, in servizio ed in congedo, dall'Ente editoriale dell'istituzione.
Ogni anno il nuovo calendario viene presentato con apposite cerimonie che ne diffondono i contenuti e le valenze, non solo pubblicistiche.

Calendario che è

Calendario dell'arma dei carabinieri 2013


Che dire poi del calendario nella sua veste più sacral religiosa? Scopo del calendario liturgico è quello di contenere le norme liturgiche che disciplinano praticamente le ricorrenze e le celebrazioni liturgiche di tutti i giorni dell'anno liturgico di ogni singolo rito liturgico all'interno di ogni confessione cristiana.
Il calendario liturgico, essendo legato all'anno liturgico come sopra scritto, nel perseguire il proprio scopo non contrasta la struttura e le norme dell'anno liturgico, anzi ne attua praticamente le disposizioni. Ma per capire immediatamente il significato “religioso del calendario, basta pensare alla cosa più importante nello stesso calendario: l’anno! Senza la determinazione dell’anno, non possiamo sapere se le ricorrenze sono giuste o sbagliate.

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Calendario liturgico


Insomma, l’umano essere non si smentisce mai, sempre pronto e speculare su tutto e tutti pur di trarne un beneficio, un interesse, un…bel calendario da appendere.

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