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cambiamenti all'orizzonte

Da Dony
Sapevo della sua esistenza dal 2010.
Era spuntato fuori contemporaneamente al fibroma uterino.
Solo che il fibroma uterino mi fu asportato perche' causava pesanti emorragie, mentre il fibroadenoma al seno era del tutto asintomatico, e in quanto privo sia di malignita' che di tendenze a degenerare, venne lasciato dove stava, anche se tenuto sotto controllo a distanza nel tempo.
E' passato qualche anno e questo piccolo ospite indesiderato ma tutto sommato discreto si è trasformato in qualcosa di piu' invadente.
Sempre del tutto privo di pericolo per la mia vita, si è pero' ingrossato al punto da creare una deformazione piuttosto evidente.
Con i problemi psicologici che non sto a descrivere, perche' in maggioranza siete donne che leggete questo blog e penso li possiate immaginare.
La settimana scorsa ho visto la senologa.
Ne abbiamo parlato a lungo e abbiamo deciso per l'intervento.
Mi tolgono il fibroadenoma, ed essendo un intervento demolitivo, perche' asportando quello se ne andra' in fumo anche quel poco seno che mi è rimasto a causa dei disturbi alimentari, mi faranno contemporaneamente la mastoplastica.
Mentre la dottoressa mi spiegava i dettagli tecnici dell'operazione, la mia mente ha fatto un salto indietro nel tempo...
Mi sono rivista durante l'adolescenza, quando portavo una terza di cui essere orgogliosa e io invece, per coprire quello che per me rappresentava una vergogna, indossavo maglioni larghi e sformati d'inverno, e magliette di tre taglie piu' grandi d'estate...mettermi in costume poi, neanche a parlarne, a parte quello intero e rigorosamente castigato...
Poi un flash di me durante l'anoressia...il seno che rimpicciolisce sempre di piu', la seconda che sostituisce la terza, e poi la prima che sostituisce la seconda...e in mezzo a quelle due odiatissime protuberanze uno spazio tale che perfino un tram avrebbe potuto farci manovra, con le mie adorate ossa che contavano piu' di ogni altra cosa in primo piano.
Pensieri che ora non mi appartengono piu'.
La dottoressa ha finito di parlare e io sono tornata al presente.
Magrezza per me è qualcosa di irrinunciabile ancora oggi, ma non significa piu' magrezza malata e spigolosa, significa magrezza in un corpo che contempla anche qualche morbida rotondita', in una sola parola...armonia, un po' artificiale nel mio caso, ma a 40 anni va bene così...
Pensare questo per me è un altro passo verso la guarigione.
Ora sono in lista d'attesa per l'intervento.
La dottoressa ha parlato di qualche mese, la lista è lunga e la precedenza viene data alle pazienti con il cancro, com'è giusto che sia.
Intanto ho tutto il tempo per migliorare i miei valori ematici, che l'ultima volta erano gia' meno tremendi del solito, ma devono diventare perfetti o quantomeno piu' che accettabili se voglio che l'esecuzione dell'intervento non venga ostacolata da eventuali controindicazioni all'anestesia generale.
Anche aumentare qualche chiletto non sarebbe una cattiva idea, in questo caso sono un po' meno fiduciosa nelle mie capacita', ma prometto di impegnarmi e mettercela tutta!
E poi aspetto anche la chiamata per la valutazione con il chirurgo plastico, lì decideremo che tipo di protesi impiantare, ma non è il mio problema prioritario...non ho nessuna intenzione di strafare, vorrei solo ridare al mio seno una forma decente, per me stessa e per il mio compagno, anche se lui mi ha sempre fatta sentire bellissima nonostante tutto, e quando gli ho parlato della mastoplastica mi ha chiesto se era proprio così necessaria (amore lui ).
A diventare maggiorata non ci penso proprio, sia chiaro!

cambiamenti all'orizzonte

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