Finalmente potrò ricominciare a scrivere su Giustopersapere, dopo una quasi devastante sessione d’esami che mi ha consumato praticamente ogni molecola di ATP e che, come si può vedere da questa mia ultima affermazione, ha cambiato per sempre la mia percezione del mondo. Non chiedetemi se in meglio o in peggio.
E con mia grande sorpresa la mia percezione non sembra l’unica cosa cambiata: nell’orale di ieri ero l’uomo più tranquillo che sia mai esistito su questa nostra madre terra. Dovete sapere che non mi sono mai considerato un maestro nell’esposizione orale, anzi, lo posso ammettere senza vergogna, facevo (abbastanza) schifo. Eppure ieri tutto è filato liscio. Non solo! Io ero addirittura quello che faceva battute prima dell’inizio delle interrogazioni, ovvero quando recependo gli odori nell’area 41 di Brodmann della corteccia cerebrale, ovvero l’area olfattiva primaria (Ahimè, spero di riuscire a smettere presto di fare tutte queste superflue precisazioni) è possibile, grazie alla rielaborazione di neuroni situati con tutta probabilità nell’area di giunzione dei lobi (Accidenti, basta!) comprendere lo stato di tensione e ansia generalizzata che invade i corridoi universitari.
In altre parole nel momento apicale di ansia, io facevo battute per stemperare la tensione. E una volta davanti alla professoressa stessa (non sono stato abbastanza fortunato da beccarmi un assistente) la mia voce era calma e rilassata. No, no, no, non è come potreste supporre, non ho fatto uso di valeriana, tantomeno di valium o di altre sostanze psicoattive inibitorie. È semplicemente successo. Senza nessun motivo apparentemente logico.
Sperando che non sia un cambiamento solo temporaneo, prometto che da domani scriverò meglio, oggi ero un po’ arrugginito.
Jean
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