Cambio di servitù

L'ingenuità con cui abbiamo accolto l'uscita di scena di Berlusconi dall'esecutivo è il sintomo più evidente di quanto il Cavaliere abbia inquinato anche e soprattutto la nostra percezione dei problemi che ci affliggono e della realtà dolorosa che viviamo. Per quanto non si possa che essere lieti della fine di un governo (e di un  ventennio) inqualificabile e completamente inadatto a risolvere i problemi dell'Italia, in realtà quello che è accaduto non è altro che un avvicendamento imposto con la forza dall'Unione monetaria europea tra un premier che, per i più svariati motivi, non eseguiva gli "ordini" ed uno che invece, forte anche della sua vicinanza alle istituzioni politiche e bancarie dell'Unione, opererà purtroppo per noi sotto dettatura dell'UE, seppur combinando le imposizioni europee con la sua riconosciuta competenza.Le misure che l'Europa ha chiesto al nostro Paese sono così incredibilmente dettagliate, da cancellare totalmente l'autonomia del governo italiano, così come accade anche in Grecia. Dispiace accorgersi che l'unico modo nel quale noi italiani siamo riusciti a mandare a casa Silvio Berlusconi sia stato per volere dei mercati internazionali, che fanno il bello e il cattivo tempo a seconda che un governo esegua o no alla lettera le imposizioni di strutture sovranazionali non elette che decidono le sorti di milioni di individui sacrificandoli sull'altare del debito, dello spread, e di tante altre cose che sono lontane anni luce dal non potersi permettere una vita dignitosa e felice in un paese normale.
By Jitsu Mu L'articolo è liberamente riproducibile a condizione che venga citata la fonte attraverso un link all’articolo