Mercoledì 28 Marzo 2012 09:15
Il direttore cambogiano di Conservation International, Seng Bunra ha riconosciuto che la Timber Green assuma gli abitanti dei villaggi per abbattere tronchi all'interno della zona della diga, ma nega che il permesso si estenda all'area protetta. "Questo [impresa] in Thma Bang opera nel distretto di Koh Kong, ...abbattono alberi solo nel bacino della diga" ha spiegato, aggiungendo che un piccolo numero di lavoratori ha poi continuato ad abbattere alberi illegalmente, di propria iniziativa. Ma la reazione dei militari ai giornalisti che fotografavano tronchi, suggerisce che le operazioni siano coordinate da una singola azienda:
quando cinque militari, con fucili d'assalto, hanno fatto irruzione da una Toyota Camry senza targa e hanno circondato i due giornalisti del Phnom Penh Post che avevano appena fotografato un furgone all'interno della Cardamon Forest, pieno di giovani tronchi di palissandro. I militari hanno sostenuto che fosse illegale fotografare veicoli, in quanto appartenenti ad una società privata.
Dopo aver preteso dal fotografo la cancellazione delle schede di memoria, gli uomini sono tornati e hanno passato un telefono cellulare a Chut Wutty, che si è ritrovato coinvolto in una lunga e animata conservazione con un uomo che si era identificato come il capo della sicurezza del Timber Green. Allora il giornalista ha preso il telefono e chiesto all'uomo dall'altro capo se fosse davvero il responsabile della sicurezza della Timber Green, domanda a cui questi ha risposto con un "what’s wrong? prima di riattaccare. La Timber Green non figura sugli elenchi e non risulta identificabile in altro modo, e il Phnom Penh Post non è riuscito a contattarla per commentare la vicenda.
Appena fuori dal villaggio di Russey Chrum, cinque della polizia militare e funzionari dell'amministrazione forestale, sono seduti attorno al fuoco mentre aspettano semi nascosti. Sou Sophal, ranger dell'amministrazione forestale, dice che di essere lì per catturare i tagliaboschi illegali, ma non i camion che trasportano tonnellate di palissandro. La pattuglia ferma invece i motociclisti di passaggio. "Tutti i camion che trasporto legname hanno regolare licenza", afferma. Ma non sa dire il nome dell'impresa a cui la licenza è stata concessa: "Io non conosco il nome dell'impresa perché è competenza del mio superiore, ma penso che abbiano una licenza." Il ranger ha poi confermato di non istituire blocchi la notte, ossia proprio quando passa stragrande maggioranza dei camion carichi di legname illegale.
La pattuglia Sou Sophal fa parte di un programma coordinato da Conservation International, che integra le forze dell'Amministrazione forestale e della polizia militare ed è stato istituito all'interno della Cardamom Forest nel 2000 e riconosciuto ufficialmente con un decreto del 2002.
Il ricercatore anonimo, sostiene che i funzionari che lavorano con Conservation Internazional al checkpoint sulla strada n. 48 - l'unica che conduce a Thma Bang - concedono ai camion di palissandro di passare in cambio di una 'tassa'. "In pratica chiudono un occhio di attività illegali, permettendo alla Amministrazione Forestale e ai taglialegna di continuare il loro business, per mero interesse e convenienza politica", sostiene.
Quando il Phnom Penh Post ha intervistato il direttore cambogiano di Conservation International, Seng Bunra, questi ha negato la presenza di abbattimento su vasta scala in corso nella Cardamon Forest.
In seguito, il Phnom Penh Post non è riuscito a parlare di nuovo con Seng Bunra. Il direttore regionale David Emmett ha riattaccato senza lasciare commenti, e quindi ha spento il telefono.
Secondo il ricercatore anonimo, Conservation International si trova in una difficile posizione, trovandosi di fronte individui potenti, con forti protezioni in un governo già si suo ostile alle associazioni che esprimono critiche, ma resta il dubbio di dove sia il limite dell'accettabile. "E' una sfida enorme, e ci sono equilibri delicatissimi, ma le associazioni ambientaliste internazionali non possono fare del greenwashing per il governo - ha aggiunto il ricercatore - Un punto chiave, che fa di questo caso qualcosa di diverso dalle altre aree forestali della Cambogia, è che qui c'è una grande associazione internazionale, che riceve fondi da donatori in tutto il mondo per proteggere la foresta".
Meas Chan, 42 anni, il capo del vicino villaggio Pruch, minimizza la portata del disboscamento illegale nella sua zona. "Quando [l'azienda] venire e vuole comprare [legname], se l'associazione dice che la foresta ne sarà danneggiata, allora non possiamo far nulla. Ma se dicono che non sarà interessata, allora si può fare ".
Stung Tatai non è l'unico progetto di abbattimenti di alberi per la costruzione della diga nelle Cardamom Forest in cui Conservation International è rimasta coinvolta nel disboscamento illegale.
Nel 2009, Kim San ouk, un funzionario dell'Amministrazione forestale che collaborava con Conservation International, è stato arrestato dopo essere preso in flagrante al confine vietnamita, nella provincia di Takeo, con un carico di legname di lusso del valore di decine di migliaia di dollari. Il legname proveniva da un'area coperta da un programma di protezione delle foreste di Conservation International, presso la diga di Stung Atai, dove è stato concesso in licenza l'azienda Import Export MDS per abbattere gli alberi nell'area del bacino (anche la MDS, contattata dal Phnom Penh Post, è risultata introvabile).
Secondo Jeremy Ironside, consulente dell'associazione Flora and Fauna International, che ha lavorato nella provincia di Pursat dal 2002, la MDS invece di fare il suo lavoro si è accaparrata quanto più palissandro possibile nella circostante foresta protetta: "Sono venuti per abbattere l'area del bacino, ma quel che hanno fatto è stato portare via tutto il palissandro dalla foresta. Non mi risulta alcuna radura nell'area del bacino" ha aggiunto, anche perché a suo dire nel sito della diga non era conveniente abbattere legname. Da allora, secondo lui, nulla è cambiato, né nella cultura organizzativa di Conservation International, né nell'Amministrazione Forestale.he Forestry Administration. "Il coinvolgimento di organizzazioni di conservazione con l'estrazione delle risorse in quella zona è piuttosto sorprendente," ha aggiunto. Il ricercatore anonimo riferisce di un quantitativo di legname del valore tra i 40.000 e gli 80.000 dollari, abbattuto illegalmente e trasportato ogni giorno lungo quattro strade che portano fuori dalla Cardamom Forest, passando davanti ai posti di blocco co-gestiti da Conservation International. "Se vieni in Cambogia per fare conservazione, magari finisci col fare conversazione", ha detto il ricercatore.
Conservation International ha commentato sul sito di mongabay.com spiegando che l'associazione "non supervisiona l'esecuzione, né mantenere o facilita alcun checkpoint o ranger all'interno o all'esterno CCPF" (la Cardamom Forest).
Ma, osserva il sito Redd Monitor, Conservation International fornisce all'Amministrazione Forestale provenienti dal suo Global Conservation Fund. Quest'ultimo riceve i suoi fondi dalla Fondazione Moore, la quale sostiene di finanziare "l'ampliamento, la creazione e la gestione a lungo termine delle aree protette", secondo quanto riporta il sito Conservation International, e sostiene, mantiene o facilita qualsiasi checkpoint o guardia-parco all'interno o all'esterno del CCPF "e "sostiene il sistema di sorveglianza on-site e di esecuzione del Conservation International’s Cambodia Program volto ad assicurare una protezione immediata all'area, minacciata dal taglio illegale e le attività di caccia". (Fine)