2° DOMENICA TEMPO ORDINARIO ANNO C
Antifona d'Ingresso Sal 65,4
Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te:
inneggi al tuo nome, o Altissimo.
Colletta O Dio, che nell'ora della croce hai chiamato l'umanità a unirsi in Cristo, sposo e Signore, fa' che in questo convito domenicale la santa Chiesa sperimenti la forza trasformare del suo amore, e pregusti nella speranza la gioia delle nozze eterne. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Is 62,1-5
Gioirà lo sposo per la sposa.
Dal libro del profeta Isaìa Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposeranno i tuoi figli;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te. - Parola di Dio
Salmo Responsoriale Dal Salmo 95
Rit. : Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. - Rit.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. - Rit.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome. - Rit.
Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine. - Rit.
Seconda Lettura Cor 12,4-11
L'unico e medesimo Spirito distribuisce a ciascuno come vuole.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole. - Parola di Dio
Canto al Vangelo 2Ts 2,14
Alleluia, alleluia. Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
Vangelo Gv 2,1-12
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.
Dal vangelo secondo Giovanni In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. - Parola del Signore
RIFLESSIONI
- Cogliamo innanzitutto una lezione di metodo per la lettura biblica.
- Veniamo al brano di oggi. Una premessa: ci troviamo di fronte ad una festa nunziale bella e gioiosa, ma non priva di carenze e di povertà. È un fatto reale che noi cercheremo di capire per coglierne il messaggio essenziale di vita. Capire per agire, per essere confortati e incoraggiati.
- L’avvenimento, nel concreto, ha dei connotati che sono molto umani: due ragazzi si amano e si sposano; e per questo fanno festa con gli invitati.
- Gesù è tra gli invitati e partecipa alla festa di nozze.
- La crisi, data dalla carenza di vino: un banale incidente dovuto ad un errore di calcolo o forse alla povertà di una famiglia con risorse limitate.
- Rapporto acqua-vino: Maria si accorge che il vino sta per finire, si accorge della carenza e la segnala a Gesù.
- Maria si accorge della situazione, ha un occhio di attenzione e non si arrende. Con questo atteggiamento esprime la fede, l’attenzione alla povertà in tutti i sensi e il suo non ripiegarsi alla situazione.
- La risposta di Gesù.
- Dove appare tutto questo? Nel racconto c’è un particolare: alla richiesta di Maria, Gesù dà una risposta all’apparenza raggelante, ma il seguito permette di capire: “Non è ancora giunta la mia ora”; il vino non c’è ancora, ma ci sarà presto e sarà legato all’ora.
MESSAGGIO
Manca il vino?
La Parola di oggi ci dice che il vino c’è, donato da Colui che è passato per la sua “ora”: morte e resurrezione; che ha mostrato la sua “gloria”: potenza di salvezza; che ha acceso la fiamma della fede.
GESÙ È COLUI CHE DÀ, anzi CHE È IL VINO NUOVO.
Per la fede in Lui è possibile vivere, fin da ora, la bellezza delle relazioni vere.
Questo vino Lo beviamo ora. Lo berremo ogni volta che attingeremo alla Parola di vita.
Confidiamo in Colei che non si stanca di ripetere: “ Non hanno più vino!”
LITANIE
MARIA E LA PAROLA nei “Misteri della gioia”
Preghiamo dicendo: prega, perché sia feconda in noi la Parola
Maria, in te è scesa la Parola eterna… Maria, in te la Parola eterna è entrata nel tempo… Maria, in te ha preso corpo l’invisibile Parola…
Maria, hai nutrito con il tuo latte l’Onnipotente Parola… Maria, hai avvolto di materno affetto la Parola… Maria, hai condiviso con Elisabetta la gioia della Parola…
Maria, per prima hai sentito l’umano balbettio della Parola… Maria, per prima a Betlemme hai sperimentato il rifiuto della onnipotente Parola… Maria, per prima hai visto con occhi di carne la Parola incarnata…
Maria, hai gioito nel vedere gli emarginati pastori attratti dalla Parola… Maria, sei stata testimone dell’incontro dei Magi d’oriente con la Parola… Maria, hai sperimentato per un istante l’angoscia per aver smarrito al Parola… Maria, nella casa di Nazareth hai gustato la presenza discreta della Parola…