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Candy Rose..calze, guanti e tanto charme…

Creato il 20 giugno 2014 da Madameg

Siamo sedute a un tavolino di un bar in centro e tra una domanda e l’altra sul burlesque e le sue calze preferite, la performer del Micca Club Candy Rose si racconta e ci racconta la sua passione per il mondo vintage e il Burlesque, la passione per i guanti e per le calze. Accessori di grande femminilità, da riscoprire e con cui giocare….  Dopo l’intervista dello scorso anno a Mitzi Von Wolfang, torniamo di nuovo nel meraviglioso e ammiccante mondo del Burlesque e scopriamo qualcosa in più…

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Candy Rose raccontaci subito qualche curiosità sul tuo nome…direi molto malizioso. Il mio nome nasce dal mio cartone animato preferito Candy Candy.. pensa un po’… mentre Rose, che è un nome molto usato nel Burlesqu e che riprende quello della grande performer degli anni d’oro Gipsy Rose Lee, io l’ho preso come un tributo alla mia città Roseto degli Abruzzi.

Come nasce la tua passione per il Burlesque?Molti mi fanno questa domanda e spesso non so come rispondere… Posso dire che mi è venuta voglia e che poi non mi sono più fermata. Mi ero interessata alla cosa, ero curiosa fin quando non ho deciso di venire a Roma per fare un corso base al Micca Club. Dopo questa prima esperienza sono totalmente impazzita e ho capito che questo era il mio mondo. C’è stata una partecipazione a Lady Burlesque su Sky Uno, poi mi è stata offerta una borsa di studio all’Accademia del Burlesque di Roma, dove oggi insegno e continuo a lavorare come performer.. C’è in me anche una grande passione per il passato, per una femminilità forse persa che secondo me deve essere resa nuova e moderna.

Oltre a essere performer sei anche tra le insegnanti del Micca Club, noto locale della capitale. Secondo te il Burlesque è una moda o una cultura?  Attualmente bisogna ammettere che il Burlesque è una moda e molte si avvicinano ai nostri corsi perché fa tendenza. Dal cinema alla tv molti ne parlano e chi lavora in questo mondo cavalca anche l’onda di questa moda…ma il mondo del burlesque ha dietro le sue paillettes, le piume  e i suoi ammiccamenti una grande cultura. Il Burlesque esiste da più di cento anni e racchiude in sé culture diverse, ogni performer si ispira ad epoche differenti (gli anni ’20 o ’40, l’Ottocento, ecc..) con tutto ciò che quell’epoca rappresenta, interpreta quel mondo e quel periodo e lo fa proprio, plasmando poi il suo stile, il suo marchio di fabbrica, in una combinazione di più elementi.

Parliamo ora di stile… quanta sensualità serve sul palco e quanta nella vita di tutti i giorni?  Forse non è corretto definire il Burlesque come l’arte della sensualità, ma sicuramente sul palco serve, essendoci lo striptease non se ne può fare a meno,  e ogni performer ha il suo modo di essere sensuale. C’è chi è più sexy, più etera, più dolce, più aggressiva e c’è chi invece si affida all’ironia e alla comicità, smontando con simpatia il mito della sensualità a tutti i costi. Nella vita di tutti i giorni serve molto, perché è indicazione di femminilità, di espressione . Ed è qualcosa che ha a che vedere con lo charme, con la gestualità, il modo di porsi. E’ il modo di essere riconoscibili e uniche.

Quali sono i tuoi costumi e accessori preferiti per le tue performance? I guanti e le calze. Il guanto è diventato indispensabile, lo uso sempre, mi piace il gioco e il teasing  che permette di fare. E le calze. All’inizio avevo un’ossessione per le calze, tutte le mie prime esibizioni erano fatte con le calze, rigorosamente da reggicalze, che indossavo sempre e toglievo sempre in modo diverso.

A questo punto è obbligatorio parlare di calze.. quanto sono importanti nel tuo lavoro e quanto ti piacciono? Mi piacciono molto e le uso molto anche. Come dicevo nel mio primo periodo di performer avevo un’ossessione per questo accessorio, era diventato indispensabile e mi divertiva variare nei modelli e nel modo di giocarci. In una performance di burlesque sono fondamentali, anche se  non sono obbligatorie. Non c’è l’obbligo di indossarle o toglierle, ma tutte lo fanno. Le calze, indossarle e toglierle, sono le prime cose che ti insegnano e che insegniamo… sono l’ABC del Burlesque. Anche se per le calze da reggicalze, che sono quelle più indicate per il Burlesque,

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Quali sono le calze che adoperi di più durante gli spettacoli: autoreggente, rete, con la riga, da reggicalze? Calze velate e con la riga da reggicalze. Nell’ultimo periodo ho scoperto le calze cosiddette americane, che sono dei collant  in microrete molto spessi, quasi contenitivi, che sono utilizzati per la danza o il pattinaggio. Ti svelo un piccolo segreto:…le trovo un ottimo sostituto delle autoreggenti, perché tagliandole e arrotolandole sulle gambe riescono a mantenersi  da sole e non hanno bisogno del reggicalze…e si adattano benissimo ai movimenti.  Ora sto cercando una calza americana a rete nera con la riga dietro… allora poi comincerò a usare queste… Non amo invece le autoreggenti, non mi piacciono e non sono facili da gestire sul palco, per via della balza in silicone, mentre con il reggicalze e i ganci si crea un gioco di attesa molto stuzzicante.

Che tipo di calze preferisci invece nella tua vita privata? Assolutamente calze da reggicalze.

Calza nera o anche colorata? Io il colore non lo amo, per me la calze è nera o carne, effetto nude look. Al massimo blu e qualcosa di inverno con gonne molto corte, calze coprenti color bordeaux o petrolio. Per la sera solo nero.

Clicca per vedere lo slideshow.

Come vi divertite nel Burlesque con le calze? Ci divertiamo a prendere tempo e far aspettare il pubblico. L’effetto teasing..l’arte di creare l’attesa. Ed  per noi una delle godurie maggiori.

Qualche consiglio per chi vuole provare a indossare il reggicalze o qualcosa di sexy ma non trova il coraggio…  Non c’è infatti una cultura del reggicalze, io lo noto quando faccio la prima lezione, quasi tutte arrivano con le autoreggenti.. Un consiglio che posso dare è essere curiose e saper osare…come facevamo da bambini.. senza chiederci perché, senza avere paura. Osare anche nella vostra sfera privata, nel vostro modo di porvi, di vestirvi…essere curiose e allontanarsi dai propri schemi mentali. Quindi via i collant e indossate un reggicalze!

Dove possiamo venirti a vedere?  A Roma al Micca Club dalla prossima stagione, da ottobre. E quest’estate sarò in giro in tutta Italia e a Roma il 3 luglio presso Roma Vintage. Seguitemi sulla mia pagina FB.  



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