I dischi dell'anno. I migliori?
No, soltanto quelli preferiti da Pensieri Cannibali. Quindi sì, i migliori.
Dopo aver dato un'occhiata e magari un ascolto alle posizioni dalla 20 alla 11, cercate di trattenere l'emozione e scorrete la lista per scoprire chi si è guadagnato il primo posto della classifica degli album di questo 2015.
Ah, prima un'altra cosa. Il palmares degli anni passati:
2008 - Vampire Weekend "Vampire Weekend"
2009 - The Horrors "Primary Colours"
2010 - Kanye West "My Beautiful Dark Twisted Fantasy"
2011 - Zola Jesus "Conatus"
2012 - Fiona Apple "The Idler Wheel"
2013 - Daft Punk "Random Access Memories"
2014 - Damon Albarn "Everyday Robots"
10. Lana Del Rey “Honeymoon”
Una classifica musicale di Pensieri Cannibali senza Lana Del Rey è come una Lana Del Rey senza un'espressione triste o imbronciata sul volto. Una cosa semplicemente impossibile.
"Eppure ricordo di aver riso.
Una volta."
9. BØRNS “Dopamine”
Una delle rivelazioni musicali dell'anno. Ancora non ho ben capito chi sia o da dove sia uscito. So solo che nella sua musica ci mette dentro un qualcosa, un non so che, che alle mie orecchie la fa suonare irresistibile. Dev'essere lo stesso ingrediente segreto che mettono nella Coca-Cola.
8. Libertines “Anthems for Doomed Youth”
I Libertines sono di nuovo liberi. Dalle droghe e dall'alcol, non penso proprio. Liberi di fare grande musica, direi di sì.
7. Jamie xx “In Colour”
Jamie xx fa parte del gruppo The xx, l'avreste mai detto? La sua musica, notturna e intrippante, è però roba così bollente da meritarsi una tripla x.
6. Wolf Alice “My Love Is Cool”
Nel Paese delle Meraviglie dell'indie-rock non ci trovate Alice. Ci trovate i Wolf Alice.
5. Adele “25”
Adele vende così tanti dischi che c'è gente che ha comprato “25” anche se in casa non ha più manco un lettore CD.
Cosa rende il suo successo tanto travolgente, al punto che il secondo album più venduto dell'anno ha venduto circa un decimo o forse anche meno rispetto a lei? L'immagine o il marketing?
No, una cosa semplice: la voce. Riuscirebbe a rendere bella persino una canzone scritta da Gigi D'Alessio insieme a Kekko Silvestre dei Modà.
4. Florence + the Machine “How Big, How Blue, How Beautiful”
Non so se l'ultimo disco di Florence sia più o meno bello rispetto ai due precedenti. È come chiedere a un cristiano se preferisce Papa Francesco, Padre Pio o Gesù Cristo. Quello che so è che, ancora una volta, va venerato incondizionatamente.
3. Blur “The Magic Whip”
Attendevo un nuovo disco dei Blur come un bambino attende Babbo Natale la notte della Vigilia. E i ragazzi - va beh, ormai non più tanto ragazzi - non mi hanno deluso, facendomi un regalo migliore di qualunque cosa mi possa portare Santa Claus. Robot-Alicia Vikander escluso.
2. Kendrick Lamar "To Pimp a Butterfly"
“To Pimp a Butterfly” di Kendrick Lamar non è solo un disco hip-hop. È un disco di jazz-hop e pure di hip-soul. E lui non è solo un rapper. È un cazzo di poeta.
1. Grimes “Art Angels”
"Art Angels" di Grimes, un disco che fa eiaculare le orecchie.