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Canottaggio: Guido Gravina, il campione della Cerea che corre sull’acqua

Creato il 27 maggio 2013 da Sportduepuntozero

Trakai, Mondiali Under 23 - FOTO DETLEV SEYBIl tratto del Po compreso tra la traversa dei Murazzi e la diga di Moncalieri è lungo circa sette kilometri. Su questo braccio di fiume si affacciano almeno una decina di circoli di canottaggio; tra questi la Reale Società Canottieri Cerea, fondata nel 1863 nei pressi del Castello del Valentino. Qui Guido Gravina si sente a casa e passeggiando tra la palestra e il deposito delle imbarcazioni racconta: “Ho cominciato quasi per caso molti anni fa. Mia nonna mi vedeva troppo magro e mi portò a provare questo sport; da allora non l’ho più abbandonato”.

Dalle cadute in acqua che caratterizzarono l’esordio nella disciplina, il quasi 21enne torinese ha percorso moltissima strada. Per descriverlo sportivamente basterebbe nominare la cittadina lituana di Trakai, dove il 15 luglio dello scorso anno ha conquistato l’oro nel quattro senza pesi leggeri ai Mondiali under 23, in formazione con Alin Zaharia, Gianluca Sapino e Matteo Pinca. “È sicuramente la più grande soddisfazione sportiva che ho vissuto finora. Arrivò dopo un mese e mezzo di allenamenti molto impegnativi, che ci avevano instillato un’incredibile voglia di vincere”. Una gara dominata dal principio, con il primo posto in batteria e in semifinale; poi la festa: “Quando tagliammo il traguardo ci sentimmo liberati da tutta la tensione accumulata nelle settimane precedenti; in Italia il canottaggio è uno sport che regala sempre medaglie e tutti si aspettano ottimi risultati in ogni occasione”.

E poco tempo dopo l’argento nel doppio ai Campionati Italiani under 23, raggiunto con il compagno di squadra Luca Lovisolo: “Un bel piazzamento, ottenuto contro coppie di età e peso maggiori dei nostri”. Anche la stagione in corso è cominciata all’insegna dei successi: “Ho gareggiato a Piediluco in tre occasioni, compreso un meeting internazionale, raggiungendo sempre il podio nel 2 senza, nel 4 senza e nell’8”. Il prossimo week end Guido sarà a Siviglia per i Campionati Europei Assoluti, nonostante sia ancora un under 23: “Nel canottaggio il top della forma si raggiunge generalmente verso i trent’anni ed essere a questo livello alla mia età è molto positivo. Per il nuovo quadriennio olimpico in vista di Rio 2016, i tecnici federali hanno intensificato gli allenamenti, speriamo di raccogliere i frutti già da subito”.

Non solo canottaggio nella vita di questo giovane campione: “Sono iscritto a economia aziendale; è  molto difficile conciliare agonismo e università, per i lunghi raduni della nazionale lontani da Torino e per il dispendio fisico e mentale degli allenamenti. In ogni caso voglio laurearmi per aprirmi una seconda strada lavorativa. In un futuro prossimo proverò il concorso per entrare nella Forestale”. Altra grande passione sportiva è da sempre la corsa, parte integrante della preparazione di ogni canottiere, in cui Guido è un vero fenomeno, con rilievi cronometrici degni di uno specialista. Un campione completo insomma, guidato da una filosofia vincente: “Il talento è indispensabile per arrivare ai massimi livelli ma deve essere allenato continuamente. Per vincere ci vuole anche un po’ di fortuna, l’importante è saperla cercare ed essere pronti ad accoglierla”.

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