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Canzoni come poesie: «Tu no», «Fragili» e «Ricominciamo tutto» da Sanremo 2024

Creato il 01 marzo 2024 da Gliscrittori
Canzoni come poesie: «Tu no», «Fragili» e «Ricominciamo tutto» da Sanremo 2024

Musica Di Tamara Marcelli. Dai versi alle note, quando le canzoni sono poesie: Tu no di Irama, Fragili di Il Tre e Ricominciamo tutto dei Negramaro. Tra rap, pop, ballate rock, testi emozionanti che parlano della fine di un amore, della lotta contro i propri demoni per non allontanare chi amiamo e della rinascita di una storia. In comune, una luce di speranza.

Dal Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2024, tra cantanti della nuova generazione e antiche glorie, tra rap, pop, ballad e rock vi propongo alcuni testi che mi hanno lasciato un segno, mi hanno evocato un'emozione. Al di là delle classifiche, perché la musica non ha bisogno di numeri.
Le canzoni scelte e proposte di seguito hanno testi che raccontano le varie sfaccettature di un amore, verso gli altri e verso se stessi. Hanno una luce di speranza, nonostante tutto. E di speranza, in questo periodo, ne abbiamo bisogno.

Tu no di Irama

Irama, nome d'arte di Filippo Maria Fanti – e infatti Irama è l'anagramma di Maria –, esordisce nel 2016 a Sanremo Nuove Proposte con la canzone Cosa resterà. Due anni dopo vince l'edizione del Talent show Amici di Maria De Filippi e nel 2019 partecipa al Festiva di Sanremo come big con la canzone La ragazza dal cuore di latta e si classifica settimo. Nel 2021, nell'edizione del Festival di Sanremo in piena pandemia, Irama partecipa con la registrazione della prova in teatro della canzone La genesi del tuo cuore, non potendo presentarsi sul palco a causa della positività al virus di un suo collaboratore: arriverà quinto nella classifica finale. Nel 2022 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo con la canzone Ovunque sarai, classificandosi al quarto posto. Quest'anno si è piazzato al quinto posto.
La canzone Tu no è una ballata sulla fine di un amore, intrisa di ricordi ed emozioni ormai lontane, annegate nella nostalgia e nel dolore. Un grido che nasce dall'anima e vibra ripercorrendo il passato, una carezza ruvida e struggente. Una grande prova, artistica ed emotiva.
Ma tu no
Tu no
Tu no
Tu no
Quando non c’eri
E non stavo in piedi
Avrei voluto aggrapparmi a un ricordo
Soltanto per vivere
E griderò forte
Ma non starò meglio
Cado ma in fondo me lo merito
Il fondo è così gelido
No
Tu no
Tu no
Tu no

Tu sorridevi
Cercavi un modo per proteggermi
Però non c’eri
Quando volevo che tu fossi qui
Bastasse
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me
Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te
Di te
Quando non c’eri
Passavano i mesi
E in un secondo tutto intorno era invisibile
E dimenticherò chi sei
Mi dimenticherò di te
E non lascerò
Non ti lascerò
Ancora una volta vedermi crollare
E mi innamorerò di lei
Ma tu non saprai mai chi è
Cado ma in fondo me lo merito
Il fondo è così gelido
No
Tu no
Tu no
Tu no
Tu sorridevi
Cercavi un modo per proteggermi
Però non c’eri
Quando volevo che tu fossi qui
Bastasse
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me
Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te
Di te
Di te

Non posso riportarti da me

Tu sorridevi
Cercavi un modo per proteggermi
Però non c’eri quando volevo che tu fossi qui
Bastasse
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me
Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te

Fragili di Il Tre

Il Tre, nome d'arte di Guido Luigi Senia, ha esordito nella trasmissione One shot game nel 2015. Nel 2022 l'album Ali vince il "Premio Lunezia" al Festival della luna. Il "Premio Lunezia", teso alla valorizzazione musicale-letteraria delle canzoni italiane, è stato fondato ad Aulla nel 1996 dall'autore Stefano De Martino, alla presenza di Fernanda Pivano e Fabrizio De André.
Quest'anno ha partecipato per la prima volta al Festival di Sanremo classificandosi al dodicesimo posto.
La canzone Fragili, un mix tra rap e pop, racconta la difficoltà di un amore, tra le naturali fragilità, i sensi di colpa, la paura di fallire, di riconoscere le proprie "crepe" che, in fondo, rendono ognuno unico. Non è facile amarsi e basta poco per rompere un equilibrio. I demoni delle proprie insicurezze rischiano di farci commettere errori che feriscono e allontanano chi amiamo. Un inno alla parte più nascosta che abita ognuno di noi. E con cui dobbiamo fare pace.
Le tue pupille sembrano pallottole, se mi guardi mi ferisci
Ho dei pensieri che alzano la voce ma vorrei farli stare zitti
Tu sai che avevo bisogno d'aiuto, potevi pure mandarmi a fanculo
Invece mi hai detto che gli occhi che indosso non sono mai stati più tristi
Ma se un giorno il vento, ti portasse indietro
Dalle mie promesse, come se piovessero
Da un cielo nero, lacrime di vetro
Perché ancora sento, il tuo rumore dentro
E siamo fragili
Come la neve, come due crepe
E so che non è facile
Volersi bene, stare in catene
Scusami ma può succedere
E scusami se ti ho fatto del male
Ma siamo fragili
Come la neve, come due crepe

Odio convivere con i demoni fissi nella mia testa
Il senso di colpa mi fa sentire una bestia
Vorrei dirti resta, sì ti prego resta, ma grido, "Vattene"
Perché sento la tempesta sotto le palpebre
E tu sei libera-a, sei come un'isola-a
Nessuno ti abita, mi rubi l'anima
E vorrei tornare indietro nel tempo
Sei la sete nel mio deserto
Sei come le fiamme che bruciano nell'inferno
Adesso mi sento come un naufrago in mare aperto
E se potessi scapperei da ricordi che sono vipere
Perché mi fanno male e mi potrebbero uccidere
Voglio averti ancora addosso però non posso
Non voglio lasciarti andare, non sono pronto

Ma siamo fragili
Come la neve, come due crepe
E so che non è facile
Volersi bene, stare in catene
Scusami ma può succedere
E scusami se ti ho fatto del male
Ma siamo fragili
Come la neve, come due crepe

In questo mare nero ci sei solo tu
Sei la mia isola ah, forse mi ucciderai ma
Volevo solo restarci di più

Ma siamo fragili
Come la neve, come due crepe
E so che non è facile
Volersi bene, stare in catene
Scusami ma può succedere
E scusami se ti ho fatto del male
Ma siamo fragili
Come la neve, come due crepe

Ricominciamo tutto dei Negramaro

I Negramaro sono il gruppo pop-rock salentino composto dal grande cantautore Giuliano Sangiorgi e da Emanuele Spedicato, Andrea Mariano, Ermanno Carlà, Danilo Tasco e Andrea De Rocco. Giuliano Sangiorgi è autore e compositore anche per altri cantanti, vanta numerose collaborazioni artistiche di rilievo. Tra i migliori cantautori presenti nel panorama internazionale, unico nel suo genere che, come si dice nell'ambiente, è il "genere Negramaro". Non ha eguali. Da ascoltare e riascoltare.
I Negramaro hanno esordito nel 2000 affermandosi presto nel panorama musicale italiano. La prima partecipazione al Festival di Sanremo risale al 2005 tra le Nuove Proposte con la canzone Mentre tutto scorre che vince il "Premio della critica radio e tv". Nello stesso anno partecipano al Festivalbar e vincono il "Premio Rivelazione Italiana" con la canzone Estate, poi nel 2006 con la canzone Nuvole e lenzuola vincono il "Premio best performer". L'album Mentre Tutto Scorre vince il "Premio Lunezia" e ottiene il disco di diamante, mentre nel 2008 lo vincono con il brano Via le mani dagli occhi e nel 2024 con Ricominciamo tutto.
La canzone Ricominciamo tutto è stata scritta durante una vacanza in Abruzzo, tra la neve, con la sua famiglia. Una ballata rock che è un inno alla rinascita di un amore. Alla speranza. Discese e risalite tra emozioni che tolgono il fiato. L'Arte si forma così.
Quanto tempo ti manca per esser pronta?
Io sono sotto che ti aspetto
Così ti porto al mare
Quanto è passato dall'ultima volta
Che mi hai detto, sì, mi hai detto
Che ti manca il sale
Che brucia le ferite?
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca
Eravamo ghiaccio che si scioglie in mezzo al nulla
In mezzo a tutta quella neve
Dio, com'eri bella? (Dio, com'eri bella?)
E ogni volta che sembra essere tutto perfetto
C'è sempre un pezzo che ci manca anche sotto il tetto
Non rifacciamo il letto

E allora piove da quel buco sulle teste
Sì, ma non fa niente
Tanto si riparte
Non so nemmeno dove
Tu dici, "Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente"
E non fa niente, non fa niente
Basta saper andare, andare, andare
Chi se ne frega dove
Quanto è rimasto addosso di quella rincorsa
Che tu hai preso, sì, mi hai preso
Solo per poi cantare "Discese e risalite"
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca
Eravamo una canzone di Battisti all'alba
Anche senza bionde trecce
Dio, quanto sei bella

E allora piove da quel buco sulle teste
Sì, ma non fa niente
Tanto si riparte
Non so nemmeno dove
Tu dici, "Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente"
E non fa niente, non fa niente
Basta saper andare, andare, andare
Chi se ne frega dove

Ma a me importa solo di poter restare
Fermo sulle mie gambe, qui, ad aspettare
E che sia al mare, che sia dove soffia il vento
Non mi importa
Ricominciamo tutto

E chi se ne fotte di tutti quei sogni
Di una canzone o uno stupido testo
Io, qui, ti aspetto
Dici che poi ti trovo in un cassetto
Intatto come quel sogno mai fatto
Uoh-oh-oh-oh-oh, scendi, che ti aspetto
Ricominciamo tutto


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Immagine di copertina: screenshot dai video.


Tamara Marcelli


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