Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda
Sai sempre che è li ad attandere, ad attenderti; silenziosa e imperscrutabile, ti osserva da lontano, ovunque tu vada sai che è li ad aspettarti.
Però questa volta l’ho sentita, ho sentito una scossa; è stato un terremoto, la terra ha tremato, la terra ha chiamato e lo ha fatto più forte del solito. Ha ruggito, mi ha spaventato, messo in riga, riportato all’ordine, mi dato l’ultima scossa di adrenalina che mi permetterà di non prolungare ancora a lungo il rientro a Casa.Cosa occorre:
Per 4 persone
- 8 capesante (vanno bene anche surgelate)
- 3 rape rosse
- 100 grammi di nocciole tritate o in granella
- 4 frutti di cappero
- olio e.v.o q.b
- sale & pepe
Come procedere: