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Capitale verde europea 2017, anche quest’anno nessuna città italiana in lizza

Creato il 05 novembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

È scaduto il termine per la presentazione delle candidature al concorso Capitale verde europea 2017. Queste le città che si sono presentate: Bursa (Turchia), Cascais (Portogallo), Cork (Irlanda), Essen (Germania), ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi), Istanbul (Turchia), Lahti (Finlandia), Lisbona (Portogallo), Nimega (Paesi Bassi), Pécs (Ungheria), Porto (Portogallo), Umeå (Svezia).

Bristol, la capitale verde europea 2015 (bristol-culture.com)

Bristol, la capitale verde europea 2015 (bristol-culture.com)

Il marchio di eccellenza per le città europee che hanno a cuore l’ambiente. Janez Potočnik, Commissario europeo responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: “Il titolo di Capitale verde europea è un marchio di eccellenza assegnato alle città che hanno a cuore l’ambiente. Siamo già all’ottava edizione di questo concorso e constato con soddisfazione il folto numero di grandi città europee che si candidano, alcune addirittura per la seconda volta. Le vincitrici delle edizioni passate hanno fornito esempi edificanti di come le città sappiano trasformarsi. Faccio i miei auguri a tutte le città che concorrono nell’edizione 2017.”

Il riconoscimento “Capitale verde europea” premia le città che si distinguono perché particolarmente rispettose dell’ambiente nella gestione urbana. Sono città in cui lo sviluppo urbano è improntato a standard più alti di sostenibilità, che sono più di altre all’ascolto dei cittadini e adottano soluzioni innovative pionieristiche per far fronte alle sfide ambientali.

Gli indicatori della giuria per la valutazione. Un gruppo di esperti internazionali effettuerà una valutazione tecnica dettagliata sulla base di dodici indicatori che riguardano i seguenti aspetti: qualità dell’aria, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai medesimi, ecoinnovazione e occupazione sostenibile, prestazione energetica, aree urbane verdi e uso sostenibile del territorio, gestione ambientale integrata, trasporto locale, natura e biodiversità, qualità dell’ambiente acustico, produzione e gestione dei rifiuti, trattamento delle acque reflue, gestione delle risorse idriche. In base all’esito della valutazione tecnica sarà stilata la rosa delle città che si contenderanno il titolo per il 2017.

Mentre Bristol ha vinto l’edizione 2015, si lavora per il 2017. Nel giugno del 2015 le città selezionate saranno invitate a presentarsi davanti a una giuria internazionale che ne valuterà l’impegno a continuare a migliorare le proprie prestazioni ambientali, il livello di ambizione degli obiettivi futuri, le attività di comunicazione rivolte ai cittadini nonché la capacità di fungere da modello e promuovere le migliori prassi in altre città europee. Oltre a porsi come esempio per altre realtà urbane, la città vincitrice vedrà crescere la propria visibilità e la propria attrattività sotto il profilo turistico, lavorativo, ricreativo e abitativo. La città vincitrice sarà annunciata in occasione della cerimonia di premiazione che si terrà nel giugno del 2015 a Bristol, detentrice del titolo di Capitale verde europea per il 2015.

Il concorso “Capitale verde europea” nasce da un’iniziativa intrapresa da alcune città dotate di coscienza ecologica. L’idea ha preso inizialmente forma durante un incontro tenutosi a Tallinn il 15 maggio 2006 su iniziativa dell’ex-sindaco della città Jüri Ratas, quando 15 città europee e l’Associazione delle città estoni hanno siglato un memorandum di intesa per istituire un riconoscimento di questo tipo.

Dalla prima edizione del concorso, nel 2010, sette città hanno potuto fregiarsi del titolo di “Capitale verde europea”. Stoccolma è stata la prima vincitrice, seguita da Amburgo nel 2011 e da Vitoria-Gasteiz nel 2012. Il titolo è andato a Nantes per il 2013, a Copenaghen per il 2014 e a Bristol per il 2015. Quest’ultima lo passerà Lubiana nel 2016. La giuria è composta da rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo, del Comitato delle regioni, dell’Agenzia europea dell’ambiente, dell’ICLEI (Governi Locali per la Sostenibilità), dell’Ufficio del Patto dei Sindaci e dell’Ufficio europeo dell’Ambiente.

Oggi l’Europa è una società prevalentemente urbana dove tre quarti degli abitanti vivono in città di medio-grandi dimensioni. È nelle realtà urbane che hanno origine molte delle sfide ambientali che la nostra società deve affrontare, ma è proprio lì che nascono anche l’impegno e l’innovazione necessari per risolverle.

(fonte: arpat.toscana.it)


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