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Capito?

Creato il 27 novembre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
CAPITO?Capito cosa? Dal mio punto di vista, non c'é niente da capire; con i partiti, con questi partiti, ho chiuso. Le cose stanno succedendo ed è chiaro il perché. Sempre nei momenti di transizione le cose succedono, devono succedere; saranno poi gli storici a raccontarcela , noi qui, adesso, ora non possiamo fare altro che vivere il presente per quello che è.
No, non penso a situazioni particolari, dall'Alpi a Lampedusa è tutto un rimescolamento in perdita di credibilità della politica ...
A ben vedere, siamo tornati al '94: lì  la magistratura, scegliendo nel mazzo, gli aveva fatto fuori tutti i concorrenti e Occhetto, l'ultimo segretario del Partito Comunista Italiano (dal 1988) e il primo segretario del Partito Democratico della Sinistra, doveva vincere le elezioni.
Non andò così.
Ricordo bene... la suggestione del partito liberale di massa, Berlusconi, Forza Italia, la prima grande manifestazione a Bologna che riempiva via Indipendenza e oltre; c'era anche Palmizio, che adesso è senatore e s'è ridotto a mettere la firma dove gli dice Pantano; ricordo all'annuncio del risultato elettorale la faccia di Bersani, allora presidente della giunta regionale emiliana... poveretto, aveva già le valigie pronte per andare a Roma a fare il ministro... e poi, ultimamente, gli è di nuovo capitato...
Ricordo, quando mi sono iscritto a Forza Italia. Il governo Berlusconi, con Alfredo Biondi, Ferrara, Sgarbi e Antonio Martino, tradito dalla Lega e dall'abilità di D'Alema, rimase in carica dal 10 maggio 1994 al 17 gennaio 1995, poco dopo chiesi la tessera di Forza Italia al segretario provinciale di allora, il notaio Bocelli che ben conoscevo avendo insieme militato nella Gioventù Liberale in via Farini.
Altri tempi.
Ricordo anche quando nel 2009 vincemmo le elezioni amministrative a Fidenza: Mario Cantini sindaco, io nominato assessore. Durai poco, per l'esattezza 9 mesi. La prima a chiedere pubblicamente la mia cacciata fu Francesca Gambarini;  fu Luigi Giuseppe Villani a pretenderla pochi giorni prima delle elezioni regionali del 2010.
Tanto che c'era, Villani mi tolse anche la tessera del partito. Migliore sintesi di quel tempo fu il titolo di un post di Nave Corsara: " è Cantini che traccia il solco e Francesca che tira l’aratro, ma è di Luigi Giuseppe la spada che li difende (e taglia le teste)".
Poi cambiò tutto.
Passato un anno, la tessera mi viene restituita, nel frattempo inizia la guerra di Luigi Giuseppe Villani contro Cantini. Arriviamo al 2012, da mesi la pagina fidentina della Gazzetta di Parma è perennemente occupata da lettere, comunicati, interviste, dichiarazioni degli oppositori interni del sindaco Mario Cantini, a cui si aggiungono i commenti redazionali a firma Gianluigi Negri. E' crisi vera. Cantini, non molla, prima manda a casa gli assessori Callegari e Comerci, entra Pantano ma dura 4 mesi, al suo posto arriva Aiello, nel frattempo mi viene affidata da Luigi Giusepe Villani una consulenza al gruppo del Pdl in regione; 700 euro al mese per controllare tutte le delibere della Giunta regionale e segnalare quelle da contestare con interrogazioni, in più lavoro al testo della legge  per la riforma del sistema parchi della regione e agli emendamenti di altri progetti di legge della Giunta regionale...la consulenza dura poco. Vengo "licenziato" dopo qualche mese da un urlante Beppe  Pantano, il portaborse per oltre un decennio di Luigi Giuseppe Villani in Regione,  perché non condividevo la "guerra" a Cantini.
A seguire arriva il ciclone giudiziario che coinvolge a Parma Luigi Giuseppe Villani;  il resto è storia di questi mesi, compreso il tradimento, coltivato da anni,  di Beppe Pantano, uno che, approfittando disgrazie giudiziarie di Villani,  trafficava per prenderne il posto.Na schifezza, un comportamento inqualificabile;  non riuscendo a trovare sostegni alla sua candidatura, a giochi fatti, se la prende con la Gambarini: pochi voti,  più bassi della media regionale e la sua immagine politica  molto appannata...  per poi proporsi lui, Beppe detto Pantano, come l'uomo del cambiamento... si... tò surèlla cävala a 'n òppi!
Nel dopo elezioni, di questi giorni, Pantano commenta, anzi tuona contro l’offerta politica  molto appannata... e,  , scrive che "il collegio elettorale della provincia di Parma con il 7,9 % è sotto la media regionale dell’8,4 %, mentre in qualsiasi tornata elettorale è sempre stato al di sopra". Al di sopra di che?   Proprio lui che, candidato alle ultime amministrative a Parma, portò a casa un misero 4% e dispari... e, coprendosi d ridicolo scrive: "Ora si deve ricostruire tutto con un rinnovamento che si fondi sul merito del lavoro, del consenso e dell’onestà e che non può essere quello gattopardesco e improvvisato della lista alle regionali".
Ma con quale faccia, chi vuole prendere in giro? Rinnovamento?
L'unico rinnovamento possibile è che gente così si ritiri in convento.
E la Gambarini? Lei, pur conoscendone i rischi, c'ha messo la faccia, e non si è mai, purtroppo anche nell'errore, non si è mai tirata indietro e sa prendersi le sue responsabilità.
Su molte questioni la pensiamo diversamente ma per il centrodestra che verrà può diventare un valore aggiunto. Auguri.
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