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Capitolazione greca, ancora documenti incompleti?

Creato il 10 luglio 2015 da Zeroconsensus

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Ieri a mezzanotte scadeva l’ultimatum della Commissione Europea e dell’Eurogruppo che ha presentato la sua nuova proposta di accordo che dovrebbe, se accettata dai creditori, portare alla firma di un nuovo Memorandum con le istituzioni europee.
Da stamane sta circolando sui più importanti organi di stampa europei un documento dal quale si evince che il governo Tsipras abbia completamente capitolato di fronte alle richieste della Trojka dichiarandosi disposto, in cambio del nuovo prestito, ad accettare una manovra draconiana da 12 miliardi di euro con inasprimenti fiscali e tagli alle pensioni. Sulla base di questi documenti filtrati alla stampa le borse europee si stanno producendo in un poderoso rialzo, pregustando la resa completa del “comunista greco”.
Ma ad analizzare con un po’ di attenzione il documento senza trascurare la forma (che quando si tratta di comunicazioni tra istituzioni nazionali e internazionali diventa sostanza) si nota una anomalie veramente enorme:

– Le prime sei pagine del pdf che circola sono in lingua greca quindi ben difficilmente traducibili dagli operatori di mercato.
– La settima pagina del pdf è la lettera nella quale il governo greco fa richiesta di un prestito al “fondo salva stati” ESM, ed è datata 8 Luglio 2015. Essa è pubblica già da avanti ieri e nel corpo della lettera non si fa riferimento ad alcun allegato o bozza.
– Nelle ultime tredici pagine sono indicati in dieci punti tutti i provvedimenti che il governo greco è disposto ad adottare e che attestano inoppugnabilmente la resa del governo greco ai creditori.

La prima anomalia e che in alto a destra si legge la dicitura “Draft”, ovvero “bozza”. Dunque questi documenti non sono definitivi per ammissione dello stesso estensore. Sorge spontanea la prima domanda: è mai possibile che un documento di importanza capitale per il destino stesso dell’Unione Europea e della moneta unica sia presentato con la dicitura “bozza” in bella vista? Veramente improbabile (eufemismo).

Non solo, sorge un’altra domanda: è possibile che questo documento denominato draft/bozza sia presentato senza alcuna lettera di accompagnamento su carta intestata del governo greco e controfirmata dal capo del governo? Direi che è un’ipotesi sostanzialmente impossibile. Ma proviamo a far finta di credere che il governo greco si sia prodotto in un simile errore di forma. In questo secondo caso si noterebbe che il documento non è comunque su carta intestata dello stato greco e mancano le firme degli estensori.
Comque a scanso di equivoci è giusto comunque ricordare che nelle precedenti proposte fatte ai creditori dal governo greco si nota che le tabelle dove vengono indicati i provvedimenti promessi sono sempre accompagnati da una lettera di accompagnamento, debitamente su carta intestata, controfirmata dal Primo Ministro e dove, soprattutto, si condiziona l’implementazione dei provvedimenti promessi all’accettazione da parte della Trojka di un haircut del debito pregresso.

Strano dunque che questa volta il governo greco non abbia condizionato a nulla il proprio impegno ad effettuare l’ennesima manovra lacrime e sangue sulla pelle dei cittadini greci. Strano ancor di più che non venga scritta manco una lettera di accompagnamento puramente formale come la prassi suggerirebbe.

Vedremo presto se dietro queste strane anomalie si nasconde l’ennesima bufala fatta filtrare da qualche “manina” interessata a far salire le borse e a spargere un ottimismo quantomeno esagerato.

PS Magari l’accordo si fa lo stesso, ma è veramente prematuro parlare di capitolazione totale del governo greco sulla base di questi strani documenti misteriosamente filtrati alla stampa.



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