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Capitolo 1 All’Inferno -

Da Perlabianca63

Capitolo 1 


All’Inferno

Nel Marzo 1976, mentre stavo pregando a casa mia, Il Signore Gesù Cristo mi
venne a trovare. Solo dopo svariati giorni di costante preghiera in Spirito, sentii
all’improvviso la presenza di Dio. La Sua potenza e la Sua gloria riempirono tutta la
casa. Una luce splendente illuminò la stanza dove stavo pregando e una sensazione
dolce e meravigliosa mi riempì.
Vidi come delle onde di luce che si giravano e si ripiegavano l’una nell’altra e
l’una sopra l’altra. Fu un’apparizione spettacolare! Poi la voce del Signore iniziò a
parlarmi.
Mi disse: “Io sono Gesù Cristo, il tuo Signore, e desidero darti una rivelazione al
fine di preparare i credenti al Mio ritorno e condurre molti alla giustizia. La potenza delle
tenebre è una realtà e il Mio giudizio è vero”.
“Figlia mia, ti porterò con il Mio Spirito attraverso l’Inferno, e ti mostrerò molte
cose che voglio che il mondo conosca. Mi manifesterò sovente a te. Prenderò la tua
anima dal tuo corpo e ti porterò con Me nell’Inferno”.
“Voglio che tu scriva un libro e tenga in mente tutte le visioni e tutte le cose che
Io ti rivelerò. Tu ed Io cammineremo insieme attraverso l’Inferno. Farai una lista delle
cose che furono, che sono e che saranno. Le Mie parole sono veritiere, fedeli e
credibili. IO SONO COLUI CHE SONO e oltre a Me non vi è nessun altro”.
“Oh Signore”, gridai, “cosa vuoi che io faccia per te?”. Tutto il mio essere voleva
gridare a Gesù per trattenere la Sua presenza. La forma migliore per descrivere questa
percezione è che l’amore mi riempiva. Era in assoluto l’amore più bello, più pacifico, più
gioioso e più potente che io avessi mai provato.
Cominciai a lodare Dio con tutto il mio corpo. All’improvviso volli darGli tutta la
mia vita, per servirLo e aiutarLo a salvare le persone dai loro peccati. Riconoscevo per
mezzo dello Spirito Santo che in quella stanza c’era veramente Gesù Cristo, il Figlio di
Dio.
Non trovo parole per descrivere la Sua presenza Divina, sono però
assolutamente certa che era il Signore.
Gesù disse: “figlia Mia, ti porterò con Me in spirito all’Inferno. Dopodiché
riporterai la realtà che avrai visto in un libro, per poter dire al mondo che l’inferno esiste.
In questo modo, i perduti saranno condotti alla luce dell’Evangelo di Gesù Cristo”.
In quello stesso istante, la mia anima uscì dal corpo. Mi elevai con Gesù e uscii
dalla stanza movendomi verso il cielo. Ero pienamente consapevole di quello che stava
accadendo. Guardai in basso e vidi mio marito e i miei figli mentre dormivano.
Era come se fossi morta, abbandonando il mio corpo nel letto e librandomi in
spirito con Gesù attraverso il tetto. Era come se il tetto fosse stato spostato, e riuscivo a
vedere tutta la mia famiglia mentre dormiva, ognuno nel proprio letto.
Gesù rassicurandomi mi disse: “Non temere, sono tutti al sicuro”. Conosceva i
miei pensieri.
Proverò nel migliore dei modi, passo per passo, a raccontare quello che ho visto
e vissuto. Alcune delle cose non le compresi. Il Signore mi spiegò il significato della
maggior parte delle cose, ma per alcune non parlò.
Sapevo allora e so adesso che, queste cose sono accadute davvero e che solo
Dio poteva farmele vedere. Lodato sia il Suo santo nome. Caro lettore, credimi, l’Inferno
esiste! Durante la preparazione per la stesura di questo libro fui più volte condotta in
spirito all’Inferno.
Presto fummo alti in cielo. Mi voltai e guardai Gesù. Era pieno di gloria e potenza
e una gran pace usciva da Lui. Mi prese la mano e disse: “Io ti amo. Non temere,
perché Io sono con te”.
Mentre salivamo sempre più in alto vedevo la terra sotto di me. In diversi luoghi
della terra emergevano tubi a forma d’imbuto. Ruotavano a forma di spirale
incontrandosi in un punto centrale e ritornavano verso l’esterno. Questi imbuti giravano
alti sopra la terra, erano tubi enormi, ripugnanti e sporchi, in continuo movimento.
Spuntavano da ogni parte della terra.
“Che cosa sono?”, chiesi al Signore mentre ci avvicinavamo ad uno di essi.
“Sono le porte d’ingresso per l’Inferno”, mi disse, “Entreremo nell’Inferno attraverso una
di queste porte”.
Subito entrammo in uno di questi imbuti. All’interno sembrava un tunnel che
girava a spirale restringendosi verso il centro.
Una profonda oscurità scese su di noi, portando con sé un puzzo ripugnante che
mi bloccò per un attimo il respiro. Imprigionate nelle pareti del tunnel c’erano delle
creature viventi. Avevano un colore grigio scuro, si muovevano e gridavano ad alta
voce quando noi passavamo. Sapevo, senza che nessuno me lo dicesse, che erano
creature diaboliche.
Queste creature si potevano muovere, ma erano legate ai muri. Emanavano un
odore bestiale e le loro grida erano raggelanti. Percepivo un’invisibile forza diabolica
che si muoveva all’interno del tunnel.
A volte riuscivo a vedere queste creature nell’oscurità. Erano circondate da una
nebbia immonda. “Signore, che cosa sono?”, chiesi a Gesù, mentre stringevo forte la
Sua mano.
Mi disse: “Questi sono demoni, che aspettano l’ordine di satana per essere
mandati sulla terra”.
Discendendo il tunnel, i demoni ci chiamavano ridendo. Cercavano di toccarci
ma non potevano, grazie alla potenza emanata da Gesù. L’atmosfera era totalmente
sudicia e maleodorante, e solo la presenza di Gesù mi impediva di gridare
istericamente davanti alla vista dell’orrore assoluto.
Oh si, in quel posto avevo tutti i miei sensi: potevo sentire, odorare, vedere,
toccare e persino assaggiare il sapore dei demoni. I miei sensi divennero così sensibili
che mi sentivo male dalla puzza di quelle creature. Man mano che ci avvicinavamo alla
fine del tunnel, grida di tormento riempivano l’aria. Dall’oscurità del tunnel provenivano
grida agghiaccianti. Urla dai suoni più svariati riempivano l’aria. Potevo sentire la paura,
la morte e i peccati attorno a me.
Era il puzzo peggiore che avessi mai sentito. Da ogni direzione giungeva l’odore
di carne in putrefazione. Non avevo mai percepito sulla terra una tale malvagità e grida
così brutali di disperazione. Appresi ben presto che queste erano le grida dei morti che
riempivano l’Inferno con i loro gemiti.
Percepii un vento d’orrore e davanti a noi un’enorme forza di attrazione
demoniaca. Luci come fulmini o frecce intermittenti penetravano l’oscurità, gettando
sulle pareti ombre indistinte. Riuscivo a fatica a vedere i contorni di ciò che mi stava
davanti. Terrorizzata saltai indietro, vedendo che un grosso serpente si muoveva
davanti a noi. Era spaventoso, e scivolava ovunque.Gesù mi disse: “Stiamo per arrivare nella gamba sinistra dell’Inferno. Vedrai una
gran sofferenza, una commovente tristezza e un orrore indescrivibile. Resta vicina a Me
durante il cammino, ti rafforzerò e proteggerò”.
“Le cose che vedrai sono un avvertimento” mi disse. “Il libro che scriverai salverà
molte anime dall’Inferno. Quello che vedrai è vero. Non avere paura, perché Io sono
con te”.
Poco dopo Gesù ed io arrivammo alla fine del tunnel, entrando nell’Inferno.
Proverò nel migliore dei modi a raccontare in ordine quello che Dio mi mostrò.
Davanti a me, fino dove riuscivo a vedere, c’erano oggetti a forma di freccia che
volavano in ogni direzione. Sofferenze, toni di rancore e grida riempivano l’aria. Da
lontano vedevo una luce opaca, verso la quale ci muovevamo. Il sentiero era arido,
polveroso e sporco; eravamo quasi arrivati all’entrata di uno stretto tunnel buio.
Mi viene difficile riportare alcune cose su carta, in quanto sono semplicemente
troppo orribili da descrivere. Potevo quasi toccare la paura che premeva l’Inferno, e so
che se Gesù non fosse stato con me, non avrei più trovato la via del ritorno. Nello
scrivere questa mia esperienza c’erano molte cose che io vidi ma che non capii. Il
Signore però, che sa ogni cosa, mi aiutò a capire la maggior parte di esse.
Ascolta il mio consiglio: non andare in questo posto. È un luogo terribile, pieno di
afflizione, tormenti indicibili e incessante sofferenza. La tua anima andrà o in Paradiso o
all’Inferno.
Se pensi che l’Inferno è qui sulla terra, hai ragione: è proprio qui! L’Inferno è al
centro della Terra, e vi si trovano anime tormentate giorno e notte. Là non vi sono feste.
Non c’è amore. Non c’è comprensione. Non c’e pace. Solo un posto con inimmaginabile
dolore.

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