Il 29 Dicembre 2014 alle 23.05, dopo lunga e, nelle ultime settimane, sempre più dolorosa malattia, muore mia nonna Teresa, raggiungendo dopo 7 anni il suo amatissimo marito, compagno di una vita intera, la gran parte serena. Aveva 88 anni, una bella età.
Era una donna devotissima al marito, piena d'amore per i due figli ma totalmente ed assolutamente dedita ai suoi 4 nipoti e, negli ultimi 3 anni, alla sua pronipote. Un amore viscerale e, direi ricambiato, specie poi, dai 2 nipoti più "vecchi", in quanto avevano solo lei come nonna e sono cresciuti con lei: ogni momento bello, ogni ricorrenza, ognbi festa, ogni vacanza, c'erano presenti i 2 nonni materni, e da sette anni, la sola nonna Teresa.
Io, il nipote più grande, ho perso molto con lei. Tanti ricordi che resteranno tali, senza più alcun rinnovo. Più nessuna festa con lei. 88 anni, un'età dove la morte diviene "normale", ma il suo amore per me non era normale e quindi la sua perdita per me non è una perdita a cui facilmente riuscirò a rassegnarmi.
Ieri 31 Dicembre, in un pomeriggio gelidissimo, si sono svolti i funerali e domani mattina, alle 9 avverrà la tumulazione.
La serata della vigilia di capodanno 2015 è finita in fretta per la mia famiglia. Tornati a casa esausti abbiamo cenato alla bene in meglio, senza alcuna voglia, ed alle 23 circa eravamo già a letto, per addormentarci in pratica istantaneamente tutti e 3.
Svegliati poco dopo dai festeggiamenti di ragazzi nel vicinato, alcuni anche piuttosto ubriachi credo, il sonno ha ripreso il suo corso dopo pochi minuti. Troppa la stanchezza, troppo a terra il morale, nessuna voglia di ascoltare niente e nessuno.
Inizierà un anno non facile per me, sull'onda lunga degli ultimi 2 terribili anni. Ma spero che in questo lunghissimo buio riesca finalmente ad intravedere una luce là in fondo. Perchè mi sento troppo stanco, ed ho troppa voglia di ridere, e soprattutto di ritornare a guardare in faccia il mondo con serenità, cosa che non faccio da troppo tempo ormai.
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