Pisa. Il 25 marzo in Toscana è una data ricca di festeggiamenti, infatti oltre ad essere la data del capodanno fiorentino, è anche la data del capodanno pisano.
Secondo il Calendario pisano (calendario usato in alcune zone della Toscana nel Medioevo), il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione secondo il calendario liturgico, iniziava l’anno civile. Questo tipo di calendario non deve essere confuso con quello utilizzato a Firenze e in molte altre città dell’Italia medioevale, che indicava anch’esso con il 25 marzo l’inizio dell’anno, ma posticipandone l’inizio di 2 mesi e 24 giorni rispetto all’uso moderno.
Anche il capodanno pisano, come quello fiorentino, venne abolito nel 1749 con il decreto emesso dal Granduca Francesco III di Lorena che spostava anche per Pisa il capodanno al 1° gennaio.
Negli anni Ottanta del Novecento si tornò a parlare di questa festa e ogni anno alle ore 12:00 del 25 marzo, un raggio di sole penetra nel Duomo da una finestra rotonda della navata centrale, e colpisce un uovo di marmo sopra una mensola posta sul pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano sul lato opposto. L’evento è preceduto dal corteo storico della Repubblica Marinara e dai gonfaloni dei comuni pisani e celebrato con una brave cerimonia religiosa che termina alle 12 esatta.
Negli ultimi anni la festa è sempre più sentita, tanto che vengono organizzate delle manifestazioni e delle mostre.
http://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_pisano
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