Magazine Società

Cara fukushima, ti scrivo...

Creato il 29 aprile 2011 da Alessandro @AleTrasforini
A quasi due mesi dal terremoto che ha devastato il Giappone, quasi nessuno parla e scrive più della situazione e degli sviluppi attorno alla martoriata Fukushima.
Salvo titoli di coda o microscopici trafiletti di giornale, pochissime sono le luci che gettano maggior chiarezza sull'immenso cono d'ombra che pervade l'evolversi di questa tragedia.
Straparlando di matrimoni reali destinati a sconvolgere il mondo, si perde tempo senza fare informazione chiara ed obiettiva su temi davvero importanti per il futuro dell'intero pianeta.
Sorvolando sull'ennesimo scandalo alla luce del sole, sembra che i livelli di radioattività attorno alla centrale della morte siano ancora di massima allerta. Di fronte ad un rischio inevitabile, la stessa Tepco sta disponendo per il mese di giugno piani dettagliati di decontaminazione delle acque, potendo favorire una sorta di purificazione dei mari circostanti.
Rimangono tutt'ora in mare emissioni altamente nocive, dovute all'acqua marina utilizzata a pieno regime dalla Tepco per tentare un disperato raffreddamento degli impianti impazziti.
Saranno messi in opera due robot, al fine di sostituire parzialmente lo sforzo umano che senza sosta si adopera eroicamente per rallentare l'inevitabile.
Nel mentre, giungono voci che provano anche a fare luce su tutto ciò che sarà il dopo Fukushima.
E' il caso di Mycle Schneider, studioso francese e consulente indipendente internazionale sulla politica energetica e nucleare. E' uno degli autori del report Nuclear Power in a Post-Fukushima World, capace di riassumere le sue opinioni personali riguardo al futuro del nucleare:
"A Fukushima la situazione è un incubo, i tecnici giapponesi sono andati avanti improvvisando, non avevano nessuna preparazione per un evento del genere: prima hanno cercato di proteggere le strutture, poi si sono decisi a provare a raffreddarli con l'acqua, ma lo hanno fatto troppo tardi e troppo a lungo. Un mio amico, un ingegnere locale, mi ha detto: 'Su queste cose il Giappone è un paese del Terzo Mondo'. E la sua non era una battuta."
Secondo l'opinione dell'autore, il futuro del nucleare è stato segnato con la data del terremoto giapponese:
"[...]L'11 marzo sarà ricordato come 'l'11 settembre' per l'industria nucleare, un settore che è sempre stato consapevole di non potersi permettere una 'nuova Chernobyl' e che invece deve affrontare una crisi a Fukushima che avrà un impatto anche peggiore.[...]"
Fukushima peggio di Chernobyl, dunque? Si tratta di verità o solo di puro complottismo e terrorismo allarmista?
Sono purtroppo domande a cui solo il tempo saprà dare risposte precise e concrete.
Ciò che conta, ad oggi, è fare luce e continuare a descrivere la molteplicità di voci ed interpretazioni che cercano di diradare la nebbia calata su questo cono d'ombra.
La differenza con la strage del 1986 si ricollega, secondo Schneider, ad una semplicissima osservazione:
"mentre a Chernobyl c'è stato un 'effetto camino' che è durato una decina di giorni e si è diffuso ai paesi vicini, in Giappone c'è un effetto di 'rilascio' che colpisce un'area più ristretta ma in maniera più forte."
Sarà una situazione in evoluzione, dunque. Su un'emergenza che è destinata a durare mesi od anni, è ancora presto per trarre definitive conclusioni.
Altre delucidazioni riguardo al deposito di La Hague, con un messaggio poco speranzoso per un futuro di maggior sicurezza e migliori prestazioni di affidabilità per l'energia nucleare:
"[...]"È ridicolo pensare che in pochi anni si potranno avere miglioramenti sul fronte della sicurezza, è solo un pio desiderio”, commenta Schneider. Ad ogni modo, conclude l'esperto, non saranno i governi a dire l'ultima parola sul nucleare ma piuttosto le aziende del settore che dovranno prendere in prestito denaro a costi sempre più elevati. “E dopo Fukushima, per le banche prestare soldi per costruire centrali nucleari è diventato davvero troppo rischioso.[...]"
Il Premier Naoto Kan ha fissato, per il mese di maggio, l'istituzione di un Comitato indipendente che sappia adoperarsi appieno per fare altra luce su questa tragedia.
Su questi fronti, l'obiettivo fondamentale rimane quello di lottare per non distrarsi.
Colpevolezza dei mass media inclusa, si intenda.
CARA FUKUSHIMA, TI SCRIVO...
Per saperne di più:
http://www.ecoo.it/articolo/energia-nucleare-radiazioni-ancora-su-livelli-massimi-a-fukushima/14295/
http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti/fukushima_disastro_nucleare_schneider.html

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :