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Carciofi fosforescenti. Lo Pseudomonas Syringae negli alimenti e le scie chimiche

Creato il 19 febbraio 2011 da Nonvotarechitiavvelena
Carciofi fosforescenti. Lo Pseudomonas Syringae negli alimenti e le scie chimicheCome sta accadendo sempre più spesso, continuano a ripetersi decine di casi  nei quali vengono riscontrate nel cibo delle strane caratteristiche. Un repertorio colorato   di mozzarelle a pois, ricotte blu, breasole fosforescenti. L'elenco sarebbe lungo e variopinto. Questi casi  hanno in comune la presenza del batterio pseudomonas syringae. Non bisogna dimenticare nemmeno i danni di questo batterio alle coltivazioni.E' la volta dei carciofi. Questo post contiene nulla di nuovo per chi è a conoscenza dell'argomento, ma può essere informativo per chi ha mai letto nulla di tutto ciò. In ogni caso  sono riportati due casi recenti, il primo tratto da un articolo del giornale L'Adige, datato il 27 Gennaio 2011.In tavola ci sono i carciofi fosforescenti:"Non si dovrebbe trattare di cibo avariato. Sulla busta era stampata la scadenza del 5 aprile 2010.Calavino -Dopo i vari casi di mozzarella blu, bresaola fosforescente, la ricotta e le zucchine rosse, ecco i carciofi verdi fosforescenti. Curioso quanto accaduto ad una famiglia di Calavino, che di prima mattina, nel preparare il pranzo da lavoro, s'imbatte in una partita di carciofi diventati in parte di un colore verde fosforescente. Li aveva acquistati da un venditore a domicilio. Ad onor del vero l'accaduto potrebbe non destare timori visto che si potrebbe trattare di un semplice caso di cibo andato a male o di una banale reazione chimica, ma vista la freschezza della confezione (scadenza il 5 aprile 2010), dopo il gran parlare riguardo le mozzarelle di Flavè, diventate blu, e gli episodi di altri cibi che assumono colorazioni alquanto strane (pensiamo alla ricotta blu trovata a Bergamo lo scorso ottobre o la mozzarella a pois scoperta in settembre a Salerno), inevitabile soffermarsi a parlare anche di questo argomento. Che la causa di tutto questo sia lo Pseudomonas ritrovato anche nelle mozzarelle di Flavè?Che sia un caso anche questo di problemi di macchinari obsoleti che confezionano il prodotto?O che sia semplicemente la reazione chimica su un alimento qualsiasi?La famiglia ha deciso di mettere sotto analisi il prodotto per poter far chiarezza sull'origine di tale colorazione.[..]"

E ancora, un articolo più recente del 12 febbraio:

Mozzarelle blu, Guariniello fa controllare tutti i caseifici. Negli stabilimenti sotto inchiesta sette latticini su dieci sono risultati contaminati dall'acqua di conservazione."SI AVVIA alle battute conclusive l’inchiesta sulle mozzarelle blu del pm Raffaele Guariniello. Sulla sua scrivania è arrivata la consulenza di due esperti, un microbiologo e un chimico dell’Università di Torino, che riepiloga i risultati dell’indagine che ha coinvolto tutta l’Italia: sono stati controllati una decina di stabilimenti (i cui responsabili sono stati iscritti nel registro degli indagati) e analizzati 1027 campionamenti di latticini. E ben il 67 per cento è risultato positivo a contaminazioni di batteri. Tra i vari stabilimenti di produzioni ci sono stati livelli di positività che andavano da un minimo di 27 per cento dei casi, a un massimo di 87 per cento.Il batterio in assoluto più presente è stato proprio lo pseudomonas fluorescens, responsabile della colorazione blu che ha tanto impressionato i consumatori l’estate scorsa, (anche se non è responsabile di problemi per la salute), ed è risultato assai diffuso anche il bacillus cereus. Ma è stata riscontrata anche la presenza di enterobatteri, di escherichia coli, di stafiloccocus aureus, e di salmonella, che possono invece creare disturbi seri e intossicazioni. In alcuni campioni analizzati dal punto di vista chimico, sono stati addirittura scoperti residui di piombo. Il rapporto è stato subito inviato per conoscenza al Ministero della Salute, e intanto in procura continuano ad arrivare sempre nuovi casi di mozzarelle blu«La contaminazione microbiologica - è la tesi dei consulenti - non può essere fatta risalire al latte, ma deriva dal raffreddamento della cagliata con l’acqua fredda». E’ proprio l’acqua di governo infatti la principale sospettata di inquinamento.[..]"Carciofi fosforescenti. Lo Pseudomonas Syringae negli alimenti e le scie chimiche

A tali esperti, pur avendo individuato tra gli elementi contaminati proprio acqua, è venuto nessuno dubbio riguardo ai modi in cui lo pseudomanas syringae potrebbe esserci finito.

Diversi studi confermano che lo pseudomonas syringae è utilizzato nelle operazioni di cloud seeding, ovvero per l' inseminazione artificiale di nubi, insieme allo ioduro d'argento per provocare precipitazioni di neve e di pioggia, dunque a scopo di manipolazione climatica. Infatti per la sua caratteristica denominata Ice Minus risulta utile per facilitare la cristallizzazione o nucleazione del ghiaccio, ovvero Ice nucleators. Gli Ice Nucleators del ghiaccio, furono scoperti 40 anni fa nel corso di  ricerche dove si intendeva capire il motivo per cui alcune piante fossero danneggiate dal gelo e altre no. I ricercatori scoprirono che quelle piante erano ricoperte di quei fitobatteri, in grado di assorbire l'umidità contenuta nell'aria e di trasformarla in ghiaccio a soli -2 gradi Celsius. In pratica lo pseudomons innalza la temperatura di congelamento ed infatti è utilizzato per produrre neve artificiale e anche per accellerare il surgelamento nell'ambito dell'industria alimentare.

In "Rain making bacteria", J. Hardy parla dei vantaggi dell'utilizzo del batterio per la sua capacità di creare velocemente nuclei di aggregazione, indispensabili per la creazione del ghiaccio. Ed è possibile che il batterio sia stato modificato in laboratorio allo scopo di ottenerne più vantaggi. Ne risultano diversi ceppi, capaci di far ammalare determinate tipi di vegetali.


L'uso dello ioduro d'argento e dello pseudomonas, nelle pratiche di inseminazione artificiale di nubi, sono argomenti persino trattati da corsi universitari di Fisica dell'Ambiente:
"L'applicazione principale della fisica dei nuclei di ghiacciamento riguarda indubbiamente l'inseminazione artificiale delle nubi [Mason (1971)]. Tale pratica consiste nel disperdere all'interno delle nubi, tramite razzi o aerei, sostanze aerosolizzate che facilitano la nucleazione del ghiaccio. Come spiegano C.Knight e N. Knight (1973), nelle nubi è molto frequente trovare goccioline sopraffuse, cioè acqua allo stato liquido a temperature inferiori ai 0°C, ciò significa che, in confronto ai nuclei di condensazione (CCN), i nuclei di ghiacciamento (IN) sono relativamente scarsi. Inseminando artificialmente queste nubi con particelle efficienti come IN si formano molti cristalli di ghiaccio che crescono a spese delle goccioline d'acqua sopraffuse per effetto Bergeron-Findeinsen. Crescendo i cristalli di ghiaccio raggiungono dimensioni tali da non poter essere più sostenuti dalle correnti d'aria ascensionali, quindi cadono al suolo. Durante questa fase i cristalli attraversano zone a temperature superiori a quelle a cui si sono formati, quindi in parte sublimano e se la temperatura supera i 0°C cominciano a sciogliersi.[..] Finora la sostanza più usata nell'inseminazione artificiale delle nubi è lo ioduro d'argento (AgI) le cui ottime proprietà come IN furono scoperte da Vonnegut nel 1946 [Mason (1971), Malkina et al.(1996)].[..] Sempre Szyrmer e Zawadzki (1997) riferiscono che è stato trovato un batterio, chiamato Pseudomonas Syringae, efficientissimo nelle nucleazione del ghiaccio e, come sostiene anche Vali (1996), ciò può implicare una connessione tra i fenomeni biologici e i fenomeni atmosferici. Tale batterio, grazie alle sue proprietà, viene impiegato nei cannoni per la produzione di neve artificiale con notevoli vantaggi economici nel campo del turismo, e se ne sta studiando anche l'utilizzo nell'industria della conservazione degli alimenti al fine di rendere più rapido il processo di surgelamento. La caratteristica di questo batterio non è però sempre vantaggiosa, infatti quando esso infesta le piante fa crescere enormemente i rischi di danni da gelo, cosicché molti scienziati stanno cercando di modificarlo geneticamente in modo da inibire le sue eccezionali proprietà nella nucleazione del ghiaccio."
Carciofi fosforescenti. Lo Pseudomonas Syringae negli alimenti e le scie chimiche
Come si accennava prima, i risultati a cui è giunto Guariniello, che la contaminazioni da pseudomonas dei latticini sarebbero derivate dall'acqua, presupporrebbe una spinta a capire perchè lo pseudomonas arriva a colorare i nostri cibi e oltretutto perchè ne pagano le conseguenze anche le coltivazioni. Ma le indagini in tale direzione, come nel peggiore dei casi si fermano a queste sole risposte, presenti sui giornali, in questo modo si "contenta" la popolazione, la quale non chiede di più. Ovviamente ci si guarda bene dal fare collegamenti tra la diffusione nell'ambiente del batterio con le operazioni di manipolazione  climatica e d'induzione artificiale di nubifragi. Queste irrorazioni clandestine dei cieli, utilizzate per il controllo del tempo meteorologico, hanno il nome di scie chimiche. Non ci stanchiamo mai di citare  l' Accordo Italia-Usa sulla modificazione del clima.Mentre è provato che le operazioni di aereosol non sono un fenomeno mondiale recente, anzi sono una una realtà storica, nonchè una scienza ufficiale, mentre paesi come la Thailandia, ammettono "allegramente" un regale utilizzo di cloud seeding per provocare la pioggia, mentre nel mondo esistono "aziende"   che sono in grado tecnicamente di adoperarsi, ad ordinazione, su operazioni localizzate manipolazione climatica, noi dobbiamo sorbirci l'occultamento della verità, le giornaliere operazioni di irrorazione clandestina e qualchè ingrediente colorato in più nei nostri piatti.Si ringraziano Manuel e Ron, lettori di Tankerenemy, per le segnalazioni degli articoli dei giornali.

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