Caricare il cellulare camminando

La “sorprendente” ma neanche tanto invenzione viene non da fanatici scienziati statunitensi, ma da un giovane kenyota di 24 anni che ha presentato il suo innovativo caricatore alla Kenyan Science Technology and Innovation Week.

Il principio di funzionamento è semplice, già abbondantemente studiato e provato in passato: si tratta di sfruttare l’energia che il nostro corpo trasferisce regolarmente alle scarpe con la pressione delle piante dei piedi. Nel piano delle “energie alternative” o meglio, del  recupero di energia e conversione in altre forme, questo progetto rientra a tutti gli effetti nello sfruttamento dell’uomo come macchina dissipatrice di energia per eccellenza. E così, dopo le discoteche illuminate grazie all’energia derivante dalla pressione degli scatenati frequentatori sul pavimento, adesso arriva un’opportunità di autoconsumo per sopperire alla sempre più grande richiesta di energia da parte dei nostri cellulari.

Il dispositivo, già brevettato, consiste di un microchip da inserire nella propria scarpa (nell’attesa di modelli ad hoc) e da collegare a una batteria o direttamente al proprio cellulare o qualsiasi altro dispositivo portatile. Camminando o correndo, la pressione esercitata dalla pianta del piede sarà convertita dal chip in energia elettrica e potrà così essere “conservata” in una batteria oppure utilizzata dal proprio cellulare, lettore mp3…

E’ già stato formulato il prezzo di listino, 46 dollari ovvero circa 35 euro, assieme all’annuncio della messa in vendita a breve. Produrre energia non è mai stato così semplice e, per certi versi, “pulito”.