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Carlo Conti: ''Riporterò Sanremo alle origini, penso a quelli di Baudo''

Creato il 20 agosto 2014 da Digitalsat

Carlo Conti: ''Riporterò Sanremo alle origini, penso a quelli di Baudo''«C'è da allestire uno spettacolo che sappia tornare alle origini». Carlo Conti sintetizza così, in una intervista al Messaggero, la filosofia con la quale affronterà la prossima edizione del Festival di Sanremo.

Esempi da seguire? «Penso a quelli di Baudo. I Sanremo di oggi sono figli del rilancio che Pippo fece negli anni 80, quando costruì un evento televisivo attorno alla gara musicale», afferma Conti. Alla domanda se inviterà il 'veterano' Baudo, Conti risponde poi «ci penseremo. La prima cosa è lavorare sulle canzoni, poi si penserà al resto con la mia abituale pignoleria».

Se gli si ricorda quanto sia rischioso il palcoscenico dell'Ariston il conduttore replica «e cosa ho da perdere? L'importante è trovare 16 belle canzoni. Non classici pezzi da Sanremo, ci deve essere di tutto. Del resto, all'Ariston, sono stati lanciati Bocelli con le sue romanze e l'anno scorso Rocco Hunt con il rap. E ci vogliono brani scanzonati come quelli di Elio e le storie tese. Quanto agli 8 giovani, devono saper dimostrare il loro valore».

Quanto alla presenza femminile sul palco, singola o doppia come appunto con Baudo, Conti dice «non mi dispiace. E in ogni serata voglio un grande comico». Alla domanda se sia un caso il suo arrivo a Sanremo proprio ora, con i toscani che dilagano, Conti risponde: «Si va a stagioni. Ma era già successo. Ricordo quando Pieraccioni diceva: basta che dici che sei di Firenze e ti fanno subito fare un film. Infatti lo chiesero anche a me, quando conducevo Aria fresca». L'intervistatore, infine, sottolinea che Conti ha chiamato suo figlio Matteo e lui replica: «Ma non per il premier. Quel nome vuol dire dono di Dio».


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