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Carloforte: dal 14 al 17 giugno Creuza de Ma’

Creato il 31 maggio 2012 da Yellowflate @yellowflate
Carloforte: dal 14 al 17 giugno Creuza de Ma’

Creuza de Ma- foto EugenioSchirru ì

Musica e cinema a Carloforte dal 14 al 17 giugno
con la sesta edizione del festival Creuza de Ma’.
Fra gli ospiti Nicola Piovani, Antonello Salis, Gavino Murgia,
il gruppo Sikitikis, Giuliano e Giovanna Taviani.
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Quattro giornate di film, concerti, incontri con musicisti, compositori, registi, per indagare lo strettissimo rapporto tra cinema e musica. Si rinnova per il sesto anno consecutivo l’appuntamento con Creuza de Ma’, il festival ideato e organizzato dall’associazione culturale Backstage con la direzione artistica del regista Gianfranco Cabiddu, che quest’anno cambia periodo di svolgimento e da settembre anticipa l’estate andando in scena a metà giugno, da giovedì 14 a domenica 17. Formula e qualità degli ingredienti sono invece quelli consueti, così come la location, Carloforte, il delizioso paese sull’isola di San Pietro, a mezz’ora di nave dal sud-ovest della Sardegna, con i suoi inconfondibili scorci, la parlata e le tradizioni in cui si riconoscono ancora le origini liguri. Un retaggio richiamato dal titolo del festival, preso in prestito da una delle più belle canzoni di Fabrizio De André, anche lui genovese in terra sarda come i pescatori di Pegli che fondarono Carloforte nel 1738.

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Il palinsesto, come sempre, si snoda dal pomeriggio alla sera inoltrata attraverso una serie di appuntamenti in programma principalmente nei due cinema “storici”, il Cavallera e il Mutua, luoghi deputati alle proiezioni e agli incontri, e sul palcoscenico allestito nella suggestiva cornice di Porta Leone per i concerti. Nel “cast” di questa sesta edizione del festival, compositori di musiche per il cinema come Nicola Piovani, Andrea Farri e Giuliano Taviani, i jazzisti Antonello Salis e Gavino Murgia, il gruppo Sikitikis, i registi Matteo Rovere, Giovanna Taviani e Luca Percivale, il critico musicale Enzo Gentile e il giornalista Curzio Maltese, con il musicologo e musicista Riccardo Giagni e lo studioso di musica per il cinema Luca Bandirali impegnati anche quest’anno a condurre gli incontri con gli ospiti e i momenti di approfondimento.

Si comincia giovedì 14
Creuza de Ma’ si inaugura giovedì 14 giugno alle 17.30 al Cinema Mutua con la proiezione di una clip che ripercorre le precedenti edizioni del festival, seguita dal primo dei tanti incontri incorniciati nel titolo “Master Musica per Cinema” che scandiscono il programma della manifestazione. Gli ospiti che aprono la serie, intervistati dal giornalista Enzo Gentile e da Luca Bandirali, sono il regista Luca Percivale e i Sikitikis, la band cagliaritana per la quale il filmaker ha firmato le tre clip musicali che saranno proiettate in sala.

Alle 18.30 l’altro cinema di Carloforte, il Cavallera, ospita l’incontro di Luca Bandirali e di Riccardo Giagni con Matteo Rovere e Andrea Farri, rispettivamente regista e autore delle musiche de “Gli sfiorati”, recentissimo film, tratto da un romanzo di Sandro Veronesi, in visione al termine della chiacchierata.

I Sikitikis tornano protagonisti alle 22, sul palco di Porta Leone, per il primo concerto di questa edizione di Creuza de Ma’. Il gruppo (che ha spesso rivisitato le colonne sonore di film, in particolare quelle dei B-movies italiani degli anni settanta) propone una recente produzione realizzata su richiesta del Palazzo delle Esposizioni di Roma: la sonorizzazione dal vivo de “L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov, film muto del 1929 da collocare tra i capolavori del cinema d’avanguardia sovietico.

La chiusura di serata è all’insegna del relax e dell’informalità con Round midnight, il Sound Reboot VJ Set di Luca Bandirali in programma sul Lungomare, a partire dalle 23.

Venerdì 15
La seconda giornata (venerdì 15 giugno) si apre (alle 17 al Cinema Mutua) e si chiude (alle 23.30 sul Lungomare) con la visione, introdotta e curata da Enzo Gentile, di “George Harrison: Living in the material word”, il recente documentario di Martin Scorsese dedicato alla vita dell’indimenticabile Beatle scomparso quasi undici anni fa.

Tra una proiezione e l’altra, due appuntamenti particolarmente significativi. Alle 18.30, al Cinema Cavallera, l’attenzione è puntata sull’ultimo successo firmato dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani, “Cesare non deve morire”, la pellicola realizzata con i detenuti del carcere di Rebibbia, e ispirata al “Giulio Cesare” di William Shakespeare, che ha vinto l’Orso d’Oro all’ultimo festival di Berlino e, poche settimane fa, ben cinque David di Donatello, tra cui quelli al miglior film e per la migliore regia. Prima della proiezione, Luca Bandirali e Riccardo Giagni intervistano Giuliano Taviani, autore delle musiche del film, e, in collegamento video dall’isola di Salina, suo padre Vittorio.

Alle 22, a Porta Leone, ancora una sonorizzazione dal vivo di un altro capolavoro del cinema del passato, “L’Uomo di Aran”, di Robert Flaherty, un film datato 1934 che, mescolando realtà e finzione, racconta la vita di una comunità di pescatori irlandesi delle isole Aran. A regalare il commento musicale ad hoc per questa produzione originale di Creuza de Ma’ 2012, un duo di jazzisti sardi di fama internazionale: il sassofonista Gavino Murgia e il pianista e fisarmonicista Antonello Salis.

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Sabato 16
Sabato (16 giugno) Creuza de Ma’ riserva i suoi momenti clou a Nicola Piovani, l’ospite più atteso dell’intero festival. Il compositore e musicista romano è un emblema del rapporto strettissimo che lega musica e immagini nel cinema. Premio Oscar per la colonna sonora di “La vita è bella” di Roberto Benigni, Piovani ha ricevuto nella sua carriera anche tre David di Donatello (per “Ginger e Fred” di Federico Fellini, “Caro diario” e “La stanza del figlio” di Nanni Moretti), quattro premi “Colonna sonora”, due Nastri d’argento e due Ciak d’oro e un Golden Globe alla carriera.

Alle 18.30, al Cinema Cavallera, Piovani racconta – in una conversazione con Luca Bandirali e Riccardo Giagni – la sua feconda collaborazione con Paolo e Vittorio Taviani. Il felice connubio artistico coi due fratelli per antonomasia del cinema italiano è testimoniato da ben otto film (tra i quali “La notte di San Lorenzo” e “Good morning Babilonia”) e viene, al termine dell’incontro, rinfrescato dalla proiezione di “Kaos”, lungometraggio a episodi diretto nel 1984 dai registi toscani e musicato dal compositore capitolino.

Nicola Piovani è il grande protagonista anche del concerto serale, in programma alle 22 sul palco di Porta Leone. Il musicista, al pianoforte, si presenta alla testa del suo quintetto (con Marina Cesari al clarinetto, Pasquale Filastò al violoncello e alla chitarra, Andrea Avena al contrabbasso e Cristian Marini alle prese con batteria, percussioni e fisarmonica) per un’esibizione in gran parte ispirata dalla musica per il cinema attraverso indimenticabili brani appositamente rivisitati e arrangiati dal maestro.

A incorniciare la giornata, alle 17 al Cinema Mutua e in replica alle 23.30 sul Lungomare, è lo spazio dedicato ai documentari musicali che presenta un omaggio a David Byrne e ai Talking Heads con la visione di “Stop making sense”, il celeberrimo film-concerto girato da Jonathan Demme durante una storica esibizione della band a Hollywood nel 1983.

Domenica 17
La quarta e ultima giornata di Creuza de Ma’ si apre alle 11 al Cinema Mutua con un momento di confronto a più voci: il musicista Giuliano Taviani e la sorella Giovanna Taviani, regista, insieme al giornalista di Repubblica Curzio Maltese e a Luca Bandirali e Riccardo Giagni, ragionano di musica e cinema in una tavola rotonda intitolata “Tutte le lingue del mondo”. A seguire viene proiettato il documentario “Fughe e approdi, ritorno alle Eolie tra cinema e realtà” firmato proprio dai due Taviani presenti al festival: Giovanna per la regia, Giuliano per le musiche.

Il finale di Creuza de Ma’ è tutto in musica. Prima, alle 20, sulla scogliera di Capo Sandalo, va in scena il consueto momento di “cinema naturale”, il concerto che fa da colonna sonora al tramonto del sole sul mare e che accompagna ogni edizione del festival verso il suo epilogo. Il compito spetta ad Antonello Salis, già protagonista due sere prima con Gavino Murgia, stavolta en solitaire con la sua fisarmonica, fra le rocce di quello che è uno degli scorci più belli e selvaggi dell’isola di San Pietro.

Poi, alle 22 al Cinema Cavallera, via alla festa finale con la Banda musicale Città di Carloforte impegnata nella rilettura di pagine tratte da celebri colonne sonore cinematografiche.

Anche quest’anno faranno da cornice al festival due diverse mostre fotografiche: “Sguardi nel tempo”, realizzata in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena e per concessione del fondo Angelo Novi della Cineteca di Bologna, propone per le vie del paese una galleria di immagini raccolte sui set di film storici; “Creuza de Ma’ a Carloforte” ripercorre invece il cammino del festival attraverso gli scatti realizzati nelle precedenti edizioni dal fotografo Eugenio Schirru.

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Le Isole del Cinema
Con lo spostamento a giugno, quest’anno è Creuza de Ma’ a inaugurare una nuova edizione de “Le Isole del Cinema”, il consorzio dei quattro festival che si tengono in altrettante isole della Sardegna, ciascuno contraddistinto da un proprio tema specifico: la scrittura e la sceneggiatura per Pensieri e Parole dell’Asinara (in programma subito dopo Creuza de ma, dal 18 al 24 giugno), la messa in scena e la regia per Una notte in Italia di Tavolara (dal 18 al 22 luglio); la recitazione per il festival La valigia dell’attore di La Maddalena (dal 24 al 29 luglio).

Creuza de Ma’ si avvale del contributo dell’Unione Europea (dal POR FESR 2007-2013 della Regione Sardegna), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Carloforte, della Provincia di Carbonia-Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.


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