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Caro @beppe_grillo dai la fiducia al Governo per cambiare l’Italia. #GrilloDammiFiducia. La petizione

Creato il 28 febbraio 2013 da Antonioriccipv @antonioricci

Ora il M5S è alla prova dei fatti in parlamento.

Io personalmente ho sempre ritenuto questo movimento sottovalutato e soprattutto portatore di istanze politiche importanti.

Penso che uno schema di collaborazione con il MoVimento sia l’unica strada che il PD debba e possa portare avanti.

In queste ore, dal web piombano sul M5S molte forme di pressione in questo senso.

Su change.org è partita la raccolta di firme per una petizione (sotto) con cui chiedere a Grillo di votare e sostenere il nuovo governo, per cambiare l’Italia e scongiurare un accordo Pd-Pdl.

Caro @beppe_grillo dai la fiducia al Governo per cambiare l’Italia. #GrilloDammiFiducia. La petizione

Ma gira anche un appello ai neo parlamentari del Movimento 5 Stelle. A firma del giornalista Federico Mello, la richiesta è esplicita: “E ora? Fate decidere tutto da un comico che nessuno ha eletto? Lui vuole andare a parlare al Quirinale, decide lui se dare o meno un voto di fiducia al governo. E poi? Cosa altro vi deve dire? Quando fare colazione e quando andare alla vostra lussuosa buvette in Parlamento?”. Mello conclude: “Siete 162 là dentro. Centosessantadue! Fatevi sentire!”.

Il testo della petizione:

“Caro Beppe,

scrivo a te e intendo parlare a tutti i nuovi parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Mi chiamo Viola, ho 24 anni. Ho votato, e l’ho fatto con molta speranza, il M5S. Sono tra quei milioni di giovani che credono in una rivoluzione gentile: in un Paese solidale, più pulito e giusto, capace di tutelare i cittadini, il loro lavoro, l’ambiente in cui vivono. Io vorrei un’Italia in cui le persone tornino a essere cittadini e smettano di essere sudditi, un’Italia che rispetti i nostri sogni e li sostenga. Vi ho votati con queste speranze nel cuore.

Il M5S ha ottenuto una vittoria alla quale in pochi credevano. Ma un sistema elettorale malato ha prodotto un risultato che non garantisce  governabilità. Il mandato del Presidente della Repubblica Napolitano è in scadenza, le Camere non possono essere sciolte, non da lui: non si può tornare subito alle urne. Questo Parlamento avrà forse vita breve, ma non brevissima.

Ti scrivo, e spero saranno in tanti a sottoscrivere questo mio appello, perché gli eletti del M5S hanno un’occasione storica. Da ciò che decideranno dipenderà un pezzetto di storia della Repubblica che può aprirci al futuro o consegnarci per sempre al passato. Dobbiamo scongiurare qualsiasi ipotesi di alleanza PD-PdL, e non permettere alla minoranza di Monti di condizionare gli equilibri parlamentari. Possiamo respingere il ritorno di Berlusconi e costringere Bersani ad accettare le sfide che i suoi stessi elettori vorrebbero raccogliesse.

Si possono fare poche cose, prima di tornare alle urne, in poco tempo:

1. Una nuova legge elettorale;

2. Una legge contro la precarietà e l’istituzione del reddito di cittadinanza;

3. La riforma del Parlamento, l’eliminazione dei loro privilegi, l’ineleggibilità dei condannati;

4. La cancellazione dei rimborsi elettorali;

5. L’abolizione della legge Gasparri e una norma sul conflitto d’interessi;

6. Una legge anticorruzione che colpisca anche il voto di scambio; e l’istituzione di uno strumento di controllo sulla ricchezza dei rappresentanti del popolo (il “politometro”);

7. Il ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola;

8. L’istituzione del referendum propositivo senza quorum;

9. L’accesso gratuito alla Rete;

10. La non pignorabilità della prima casa.

Lo so, non sono tutte le cose che il M5S vorrebbe realizzare. Sono alcune, quelle che mi sembrano più urgenti e realizzabili in tempi brevi.

Trasformatele in realtà e tra pochi mesi l’Italia sarà già un Paese pronto per ripartire. Sono impegni, caro Beppe, che possono raccogliere il consenso di molte persone che come me hanno a cuore il futuro, i più deboli, il Paese. E non tutte hanno votato M5S.

Al PD sarà quasi certamente dato mandato di provare a formare un nuovo Governo. Non ci sono molte possibilità: se i senatori del M5S si astengono o votano contro, sarà paralisi, o peggio, vedremo un qualche Monti bis. I senatori del Movimento potrebbero anche uscire dall’aula, al momento delle votazioni, e così consentire forse la nascita di un Governo di minoranza: ma questa sarebbe vecchia politica, un patto di governo silenzioso che non renderebbe giustizia alla trasparenza che vogliamo portare nelle Istituzioni.

Allora poniamo noi le giuste condizioni al partito di Bersani: in cambio dovranno presentare in Parlamento quelle riforme che ci stanno a cuore e che possono far diventare l’Italia migliore.

Queste elezioni sono costate quasi 400 milioni di euro. Non è difficile capire ciò che gli elettori chiedono. A voi, che siete i nostri dipendenti, è stato dato un mandato. Raccogliete questa sfida e cominciamo subito a cambiare l’Italia, per il bene di tutti.

Caro Beppe, non sprecare il mio voto. L’ho dato con la testa e con il cuore.

Ti saluto con amicizia,

Viola”



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